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  01/09/2007 - SERIE A: EMPOLI-INTER 0-2


Ibra mette le ali all'Inter

Con una doppietta dello svedese, la squadra di Mancini passa a Empoli pur soffrendo nella ripresa il dinamismo dei toscani. Risolve l'ingresso di Figo che mette ordine e avvia l'azione del raddoppio. Adriano a casa e probabile escluso della lista Champions

EMPOLI, 1 settembre 2007 - L'Inter a piccoli passi, Ibra di corsa. Due reti dello svedese all'Empoli, una facile facile, l'altra da domatore del pallone, permettono ai nerazzurri di rompere il ghiaccio in questa stagione cominciata con un pareggio interno. Non una vittoria facile, perché l'Empoli è quello dello scorso anno che aspetta solo d'aver integrato i tanti giovani con i veterani per dire la sua. Mancini, intanto, si gode il buon ritorno dal 1' di Cambiasso e i progessi di Samuel in prospettiva Champions dove mancheranno Materazzi e Burdisso. Per non parlare di Adriano: oggi a casa e probabilmente fuori anche dalla lista per l'Europa.

MEGLIO COPERTI - Il pari all'esordio con l'Udinese ha come primo effetto quello di aggiungere un centrocampista e togliere un attaccante aggiunto all'undici nerazzurro. Così Stankovic (o l'annunciato Figo) da trequartista si trasforma in vassallo di Cambiasso, che pur essendo in ritardo di condizione, non ha nulla da invidiare a Dacourt in termini di generosità. A sinistra Cesar, davanti, Suazo al posto di Cruz. Empoli in formazione tipo, la stessa che ha perso 3-1 a Firenze.

KARATE IBRA - Tocca a Ibrahimovic da una parte e Vannucchi dall'altra movimentare la serata con qualche numero: missione compiuta. Per l'interista il gol: al 13' Maicon danza sulla destra e crossa in faccia ad Antonini. Per tutti è una palla destinata a spegnersi sul fondo, per Ibra un lancio su cui gettarsi in calcio volante. L'esterno morbido è un piacere per gli occhi e per l'Inter che passa in vantaggio. L'Empoli si riorganizza con un 3-4-3 in fase d'attacco che diventa difesa a cinque quando i nerazzurri premono. Saudati è toccato da Cordoba e reclama il rigore: l'episodio finisce nel dimenticatoio, il dolore no ed è una tortura fino al 45'. Anche per questo la classe di Vannucchi non è assistita a dovere. Per non parlare dell'imbeccata di Giacomazzi per Antonini (35'): l'esterno stoppa bene, ma il tiro ravvicinato è da dimenticare.

PAURA DEL PARI - Cagni lo aveva detto, "non abbiamo nulla da perdere". E allora l'Empoli se la gioca fino alla fine, rivoluzionando l'attacco nei primi 20' della ripresa: Pozzi sostituisce Saudati, Giovinco rileva Antonini e Abate prende il posto di Adani: il 4-2-3-1 diventa un 4-4-2 quando a 10' dal termine anche Vannucchi va a fare l'attaccante. E l'Inter? Un tiro di Suazo a inizio ripresa, nulla più. I ragazzini dell'Empoli incutono paura. Toldo fa il miracolo sul colpo di testa ravvicinato di Pozzi e la serpentina di Abate non ha fortuna. Ci pensa Figo: entra, fa ordine, tiene palla e quando la serve è per il raddoppio nerazzurro: da Cesar a Ibra che sul filo del fuorigioco batte Balli. Primo successo in campionato, anche l'Inter ha rotto il ghiaccio.

GASPORT