I molossi mancavano dalla cadetteria da ben 32 anni!
Al triplice fischio di Foggia-Nocerina il mondo per un istante è diventato silenzioso. È stato un secondo impercettibile, invisibile, infinitesimale, in cui quelli a cui batte il cuore dinanzi al rosso e al nero sono rimasti interdetti di fronte alla storia che stava accadendo. L’emozione in quell’istante ha impedito l’affiorare della voce. Poi il boato, che ha abbracciato la squadra, in un vortice di suoni e grida che aprivano le porte del Paradiso. La serie B, il regalo che tutti aspettavano con ansia è arrivato come il fuoco che incendia la notte: improvviso, fragoroso, duraturo.
Quella lettera appena otto mesi fa nel giorno del ripescaggio in Prima Divisione era un miraggio nel deserto, un allucinazione irraggiungibile. Ma il calcio è uno sport imprevedibile fatto di cuore più che di calcoli e il campionato della Nocerina ne è la dimostrazione. Il duro lavoro silenzioso del campo che pian piano ha alimentato la fame di vittoria, i successi maturati nel corso della stagione hanno accresciuto il valore di una squadra a cui non era stato assegnato il favore del pronostico e che per questo ha sorpreso ancora di più, fino ad esplodere in tutta la sua infinita lucentezza.
Probabilmente quella di Auteri sarà ricordata come la squadra più forte della centenaria storia molossa, meglio della Nocerina di Giorgi che pur aveva conquistato la serie B trentatré anni fa, ma non con questa potenza e questo dominio assoluto. “ Il duro lavoro paga sempre” ama dire il tecnico siciliano ai suoi alla fine di ogni allenamento, proposizione che ha il sapore di profezia visto l’andamento di un campionato entusiasmante, fatto di giorni indimenticabili e gesta che rimarranno impresse nella memoria dei posteri.
Questa Nocerina è l’orgoglio di due città che sono scese in strada per festeggiare i campioni al ritorno da Foggia, una gigantesca massa di corpi che portava in trionfo i suoi idoli come i fedeli che con devozione portano il santo al tempio. Non stupisca l’infinita esplosione di gioia che di qui in poi avvolgerà le due Nocera: la Nocerina 2010/2011 è già leggenda. “ La storia siamo noi, nessuno si senta offeso” canta De Gregori, perché in una sera di aprile il cielo si è colorato di rosso e di nero.
(tratto da: asgnocerina.it)
Il tifo della Nocerina
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