Il tecnico dell’Avellino Giovanni Bucaro prima dell’ultimo allenamento pre-derby, presenta in conferenza stampa la gara contro il Benevento: “Non è la gara della svolta ma onoreremo al massimo questo derby!”
Consueta conferenza stampa della vigilia per il tecnico dell’Avellino, Giovanni Bucaro, che, prima dell’ultimo allenamento pre-derby, presenta la gara contro il Benevento di mister Gianni Simonelli. Un derby, il secondo stagionale per entrambe le contendenti che hanno già affrontata l’altra squadra campana presente nel Girone A di Prima Divisione: il Sorrento di Maurizio Sarri. Derby salvezza molto sentito sul versante giallorosso, con i supporters sanniti in fermento per questa gara che ritorna dopo ben 7 anni. Per l’Avellino un ottimo banco di prova, anche se non classica gara della svolta. Un derby nel quale un risultato positivo potrebbe caricare in maniera super l’ambiente irpino e permettere al gruppo biancoverde di prendere, finalmente, coscienza della propria forza e ritrovare l’affetto e il supporto del tifo irpino che è ancora molto freddo (vedi ultime presenze) con la formazione allenata dal trainer biancoverde.
In conferenza stampa, si chiede al tecnico se questa partita (che non è una semplice gara perchè è un derby) possa essere considerata come la partita verità (se non definitiva), ma almeno della svolta per poter guardare al futuro con maggiore tranquillità e serenità: “Della svolta proprio no. – non è concorde Bucaro e spiega anche il perché – Noi dobbiamo continuare nei progressi e nel crescere. Per noi è un campionato che sarà difficile, molto difficile e non è la partita di domani che ci deve dare una svolta o meno. Sicuramente noi vogliamo onorare al massimo questo derby, tra virgolette, perchè è una gara importante ma sicuramente è più sentito dalle parti di Benevento rispetto ad Avellino, dove è più sentito quello con la Salernitana, che è considerato più derby. Però so che a Benevento lo sentono di più con l’Avellino. – il tecnico esprime il proprio pensiero sul Benevento – Da parte nostra sappiamo che incontriamo la squadra con l’organico più forte che c’è in questa categoria, al di là che hanno avuto una partenza non ottimale. Il Benevento, però, è stato costruito per vincere, anche se, giustamente, Vigorito dice che devono pensare a salvarsi perché con la penalizzazione e la partenza non ottimale la classifica del Benevento è un po’ deficitaria. Si sa e ne sono sicuro che il Benevento arriverà (a fine campionato ndr) tra le prime cinque e su questo credo non vi siano dubbi. Mi auguro che si possano riprendere in maniera positiva da lunedì o martedì prossimo e che noi domenica riusciamo una partita giusta e gagliarda. Però, ripeto, non sono queste le partite che ci devono dare una marcia in più per la salvezza o almeno per il nostro equilibrio. Sicuramente la vogliamo fare bene perché anche qui comunque non è sentito come altri derby ma la gente ci tiene. Ieri (venerdì 11 ndr) siamo stati incitati dai nostri tifosi, quelli più accesi che, per i problemi relativi alla tessera, non potranno seguirci a Benevento, ed è un peccato perché in passato ho giocato qualche derby contro il Benevento e da Avellino si muovevano in massa per questa gara. Ovviamente la loro presenza poteva essere una spinta in più, però sono convinto che quelli che verranno, faranno la loro parte e di sicuro ci daranno una mano anche se saranno in misura minore rispetto ai tifosi del Benevento”.
Le partite si vincono soprattutto sotto l’aspetto tecnico-tattico, cioè in base al valore di una squadra, ma anche le motivazioni giocano un ruolo fondamentale. Motivazioni che in casa giallorossa sono da vendere, invece in casa biancoverde?: “Anche da parte nostra le motivazioni sono massimali. Al di là che possa essere un derby o no, le nostre motivazioni devono essere sempre al massimo, a maggior ragione in queste gare dove sulla carta incontri un avversario che ti è superiore e quindi devi dare molto di più rispetto a quello che dai nelle partite normali, come per esempio può essere quella con la Reggiana; normale nel senso più alla portata. Quindi dobbiamo avere più motivazioni rispetto al Benevento perché a pari motivazioni perderemo di sicuro. Noi dobbiamo sicuramente dare oltre le nostre forze perché se no diventa un po’ difficile uscire indenni dal Ciro Vigorito. – il trainer biancoverde però ha piena fiducia nei propri uomini e nelle motivazioni che la squadra possa avere – Sono convinto che queste motivazioni i miei ragazzi le hanno, stanno crescendo e, ripeto, mi auguro domani di poter dare una grande soddisfazione ai nostri tifosi e di fare una bella figura contro il Benevento e sono sicuro che la faremo”.
L’Avellino arriva al derby con relativa tranquillità, i 14 punti in campionato rispettano a pieno l’obiettivo che ci si è prefissati all’inizio della stagione. Allora cosa si può chiedere a questa gara, Bucaro è chiaro: “La classifica ora non significa nulla, io non la guardo e non la devono guardare neanche i miei ragazzi. È corta! Da una domenica all’altra puoi trovarti più vicino ai play out o puoi avvicinarti ai play off. E’ un campionato difficile. Noi non dobbiamo pensare di aver vinto domenica e quindi essere diventati più bravi di quelli che siamo e allora andiamo a fare le scampagnate. Questo no, noi dobbiamo sudarcelo (il campionato ndr) partita dopo partita, perché questo per noi sarà un anno difficile. Dobbiamo saper soffrire, lavorare tutti insieme e migliorarci di continuo, perché non possiamo fare voli pindarici o pensare in questo momento di essere tranquilli perché si è vinto con la Reggiana: non esiste. Noi dobbiamo lottare palla su palla sia domenica sia tutte le domeniche successive senza mai accontentarci, solo così possiamo raggiungere l’obiettivo”.
Sicuramente il tecnico dell’Avellino ha studiato con precisione e attenzione il Benevento e quindi gli viene chiesto se può essere la velocità d’esecuzione e la precisione dell’ultimo passaggio una delle armi in più che i lupi possono usare nel derby contro gli stregoni. Bucaro ammette: “Sicuramente noi negli ultimi 20/25 metri dobbiamo migliorare. Dobbiamo migliorare molto, ancora non abbiamo i tempi giusti anche nell’esecuzione del passaggio. Domani questa può anche essere la nostra arma ma di sicuro va migliorata. Dobbiamo comunque guardare tutto il contesto, perché, ripeto, il potenziale del Benevento è superiore a tutte le altre squadre in questo girone, senza guardare la classifica che per loro può essere deficitaria in questo momento. La realtà dei fatti è questa e al di là degli ultimi 20/25 metri o dell’ultimo passaggio, dobbiamo essere bravi e concentrati in tutti i reparti, giocare da squadra e lottare su ogni pallone perché comunque se, dai campo e spazio al Benevento, sicuro con il loro potenziale ti possono far davvero male, anche perché loro in casa fino ad adesso hanno fatto la maggior parte dei punti. In casa hanno un rullino di marcia notevole e noi dobbiamo stare sempre super concentrati e giocare da squadra. Ci dobbiamo aiutare tutti e 11, 18 per chi andrà in tribuna; dobbiamo essere tutti uniti per portare a casa un buon risultato e fare una prestazione importante”.
In settimana uno degli elementi di maggior qualità della squadra, l’argentino Lucas Correa (che dopo un inizio campionato abbastanza deludente stava cominciando ad emergere), ha accusato qualche problemino in seguito ad una botta rimediata nel match vinto contro la Reggiana, quindi la domanda d’obbligo che viene rivolta al tecnico dell’Avellino riguarda proprio la condizione del centrocampista ex Varese (se se si può recuperare o meno per la gara contro gli stregoni): “Correa lo valutiamo domani prima della partita. Non è al massimo però domani lo valuteremo e decideremo, ancora non è stato deciso nulla”. Visto proprio le non perfette condizioni di Correa, anche se contro il Benevento ci vorrebbe un centrocampo da battaglia, non è meglio non rischiarlo?: ”Diciamo che è un rischio, tra virgolette, perché il problema che accusa è relativo ad una botta che ha ricevuto al polpaccio, radiograficamente non c’è nulla di importante, c’è un ematoma e il rischio non è un rischio notevole, cioè se avesse avuto una contrattura o qualcos’altro sarebbe stato più rischioso. – Bucaro non vuole rinunciare alla qualità dell’argentino in una gara importante come il derby contro il Benevento e farà di tutto per recuperarlo – Comunque lo valuteremo domani poco prima del match, dipende anche dal ragazzo da come si sente e poi decideremo. Queste so partite che tutti vorrebbero giocare, ricordo quando giocavo io: facevamo a cazzotti nello spogliatoio per giocare, anche con una gamba. Quindi è una decisione che prenderemo insieme al ragazzo a poche ore dal match, vedremo come si sentirà e decideremo”.
Quindi a parte la muscolarità del centrocampo, che farebbe da filtro alla difesa per il classico discorso che tutti i reparti giocano per la squadra, avere un giocatore in grado di dettare i tempi e di far giocare la squadra non rischiandolo inutilmente, può servire all’Avellino anche domani?: “Diciamo che ad ogni squadra serve. Noi a centrocampo per caratteristiche dei vari elementi che abbiamo l’unico che può dettare i tempi e ha qualità per fare quel ruolo è Correa. Gli altri non hanno queste caratteristiche quindi è normale che un giocatore come lui (Correa ndr) con la qualità che ha, sia importante per noi”. E l’attacco? : “L’attacco sta bene. Valuteremo domani, ma più o meno sarà quello di domenica scorsa”.
Il derby, sentito o meno, è pur sempre una gara particolare e Bucaro è abbastanza concorde: “Si, sono particolari per l’ambiente che c’è all’esterno”. Partite che si vincono con l’esperienza: “Si possono vincere con l’esperienza anche se poi naturalmente ognuno la pensa a proprio modo. – non è solo l’esperienza per Bucaro che conta – Oltre l’esperienza ci sono anche altre cose importanti, non è detto che l’esperienza possa bastare. E’ normale che rispetto a noi, il Benevento ha molta più esperienza e questo potrebbe essere un piccolo vantaggio perché i derby sono sempre derby. Noi però non dobbiamo pensare a questo, perché molti dei miei ragazzi non hanno mai giocato una gara del genere e domani quando scenderanno in campo se ne renderanno conto, il primo impatto sarà molto importante. Rispetto l’opinione di mister Simonelli, che è un’icona di questi campionati ed ha una certa esperienza in gara di questo genere, però ovviamente non condivido il suo pensiero”.
Il derby del Ciro Vigorito è comunque per classifica, obiettivi e tifoseria una gara importante, chi tra le due contendenti ha più da perdere da un eventuale insuccesso nel derby, Bucaro è sicuro: “Per l’Avellino di quest’anno non sono queste la partite importanti nel senso di andare a fare chissà quale tipo di partite, per esempio da ultima spiaggia o altro. – il trainer biancoverde sa che chi ha più da perdere è la squadra sannita che è partita per altri obiettivi e si trova immischiata in piena zona play out – Sicuramente hanno più da perdere loro. Ovviamente anche noi abbiamo da perdere, perché nel nostro campionato fare punti ovunque è importante. Però è normale che per loro è più importante per gli obiettivi che, tra virgolette, loro hanno, perché rispetto a noi hanno altre ambizioni. Quindi penso sia importante per loro perché hanno più da perdere – per chiudere Bucaro si lascia andare ad una battuta biblica sulla gara che attende domani l’Avellino – Per noi sarà una gara del tipo DAVIDE CONTRO GOLIA, SPERIAMO SOLO DI PRENDERE BENE LA MIRA…”.
Pietro Esposito
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