Ancora una gara al cardiopalma per l’Avellino che recupera prima dallo 0-2 al 2-2 e poi con una rovesciata di D’Angelo al 90’ riesce a trovare il goal del definitivo pareggio. Avellino-Como 3 a 3 pirotecnico.
Anticipo di campionato sul manto erboso del “Partenio-Lombardi” tra l’Avellino di Giovanni Bucaro e il Como di Ernestino Ramella. Biancoverdi al 10° posto, 15 punti, con la speranza di continuare la mini striscia positiva e di racimolare altri punti preziosi in ottica salvezza. Nonostante la discreta posizione in classifica con i play off a 5 punti di distanza, Bucaro aveva ribadito nella conferenza stampa della vigilia che l’obiettivo resta immutato. Il Como precede i lupi di una posizione in classica, 9° posto con 19 punti (sarebbero 20 senza il punto di penalità). Più 4 sull’Avellino e meno uno dalla zona play off occupata dalla sorpresa Pro Vercelli e dal Sorrento (a quota 20). Per i lariani la vittoria è d’obbligo per continuare la scalata (verso le posizioni di vertice) più volte interrotta nel corso dell’altalenante stagione biancoazzurra.
Avellino-Como ritorna al Partenio-Lombardi quasi 8 anni dopo l’ultima volta (Serie B stagione 2003/2004 risultato di 0-0). E’ una sfida che riporta alla mente, nei ricordi dei tifosi di entrambe le formazioni, un glorioso passato fatto di tanti scontri in serie A, un passato che per entrambe è oramai solo un dolce ricordo visto il presente tutt’altro che glorioso. Il Como rispetto all’Avellino ha ben altre aspettative dal campionato attuale ma si trova lì, solo un gradino sopra i lupi che invece stanno dimostrando, da qualche gara a questa parte, una discreta crescita e quella mentalità giusta che il tecnico chiede per raggiungere l’obiettivo sperato. Il pronostico sulla carta dice Como, ma l’Avellino già a Benevento ha dimostrato come sia possibile sovvertire le previsioni.
LE FORMAZIONI: Clamorosa novità in casa Avellino, il tecnico biancoverde Giovanni Bucaro sorprende tutti e, tra Zammuto e Porcaro, per sostituire lo squalificato Cardinale sceglie il reintegrato Puleo (prima convocazione nel campionato di Prima Divisione Girone A). L’ex capitano non gioca una partita in campionato dalla finale play off di ritorno della Seconda Divisione dello scorso anno. Per il resto nessuna novità: resta immutata la formazione che bene ha fatto con il Benevento 5 giorni fa, con Zappacosta, Herrera e Stigliano inizialmente in panchina. Con il camaleontico 4-3-3 di Bucaro, davanti a Fumagalli come centrali difensivi c’è l’inedita coppia Puleo–Labriola, esterno basso di destra Zammuto, a sinistra preferito Ricci. A centrocampo con Malaccari playmaker, D’Angelo e Millesi rispettivamente interno di destra e sinistra. Tridente d’attacco con Falzerano esterno destro e Thiam a largo sinistra a supporto del bomber De Angelis.
Sul versante lariano mister Ramella è costretto a rinunciare sia a Giambruno che a Toledo. 4-3-3 confermato per la formazione lombarda. Non ci sono novità di rilievo rispetto alle previsioni della vigilia. In porta la spunta Twardzik, difesa a 4, coppia centrale Zullo–Urbano con il sannita che ha vinto il ballottaggio con Diniz, che non è in perfette condizioni di salute e va in panchina. Esterno basso di destra Ghidotti mentre a sinistra c’è il camerunense Som. Centrocampo a 3 con Ardito davanti la difesa, completato dal duo Lulli e Salvi. Tridente d’attacco con Ripa centrale, Ciotola (l’ex) a destra e il bomber Filippini a sinistra. Panchina per Tavares.
PRIMO TEMPO – Partita vivace fin dai primi minuti. Le due squadre si affrontano a viso aperto senza inutili tatticismi. L’Avellino prova da subito a prendersi il pallino del gioco favorito anche dall’atteggiamento attendista del Como che aspetta i lupi e prova a colpire in contropiede. A rompere gli indugi è il Como con Ciotola che, su un errore di Puleo, si invola verso la porta biancoverde ma conclude clamorosamente fuori. L’Avellino risponde un minuto dopo. Al 11’, palla dentro di Zammuto, colpo di tacco di De Angelis, Thiam pescato in fuorigioco è anticipato dall’uscita di Twardzik. L’Avellino preme al 14’: De Angelis su invito di D’Angelo semina il panico nella difesa lariana e mette in mezzo, pallone deviato dal giovane estremo difensore tedesco e liberato con affanno dalla difesa lombarda. E’ un momento favorevole all’Avellino, che gioca egregiamente cercando spesso la verticalizzazione. Il Como controlla con attenzione e, quando può, prova a colpire in contropiede.
17’ VANTAGGIO DEL COMO CON RIPA: alla prima vera azione il Como passa. Palla nel corridoio di Lulli per Filippini che supera agevolmente Zammuto e la mette dentro. Velo di Salvi, pallone che arriva a Ripa che dal limite dell’area, con un preciso rasoterra, supera Fumagalli per il goal del 1 a 0. Vantaggio a sorpresa dei lariani che alla prima occasione passano. Lupi ancora una volta puniti alla prima distrazione. L’Avellino ci mette qualche minuto per riprendersi e il Como prova ad approfittarne. 19’ è l’ex Ciotola a bruciare Ricci ed andare pericolosamente vicino al 2-0, la sua conclusione attraversa tutto lo specchio della porta e finisce di poco a lato. L’inerzia del gioco dopo il goal è passato nelle mani del Como che gioca con scioltezza e prova ad approfittare del momento di sbandamento dell’Avellino.
Al 22’ si risveglia l’Avellino, grande palla di D’Angelo che mette Thiam solo davanti al portiere lariano Twardzik, il senegalese sbaglia lo stop e si fa rubare palla dall’estremo difensore in uscita. I lupi non riescono a sfondare, il Como che gioca con il 4-3-3, in fase difensiva si chiude ermeticamente in una sorta 4-1-4-1, per i padroni di casa non ci sono spazi e spesso si ricorre al lancio lungo. 27’ bell’azione del Como, con l’ex Ciotola che, spostatosi sulla sinistra, riesce a penetrare in area di rigore biancoverde e servire al centro Ripa, l’ex Nocerina non riesce a girarsi e viene fermato dai difensori biancoverdi. L’Avellino prova una timida reazione cercando di riprendere la partita ma, nonostante la buona volontà dei lupi, ancora una volta, si pecca in fase di costruzione e si è poco cinici sotto porta. E sulle fasce che il Como sta avendo la meglio.
36’ altra fiammata Avellino. Percussione di Puleo, lancio lungo per De Angelis che viene anticipato da Twardzik in presa aerea, esce male il portiere tedesco del Como che perde malamente palla, l’ex stabiese (De Angelis ndr) prova a portargliela via, ma viene leggermente trattenuto dall’estremo difensore lariano. Per il direttore di gara è tutto regolare nonostante le vibranti proteste dei calciatori irpini. L’Avellino ritorna alla carica e in 5 minuti conquista due ottimi calci piazzati al limite dell’aria lariana, ma in entrambe le occasioni De Angelis prende in pieno la barriera. Nel finale Bucaro allarga De Angelis sulla sinistra e mette Thiam centrale creando qualche grattacapo alla difesa lombarda praticamente impenetrabile per tutto il primo tempo. La prima frazione di gioco si conclude al 45esimo esatto senza neanche un secondo di recupero.
Si va negli spogliatoi con il Como in vantaggio per 1-0 grazie al goal messo a segno da Ripa al 17’. L’Avellino ha giocato un discreto primo tempo cercando prima dello svantaggio di fare la partita. In seguito alla rete di Ripa c’è stato qualche minuto di sbandamento chiusosi con un crescendo finale. Ancora una volta la formazione biancoverde pecca di cinismo ma soprattutto commette errori banali in fase difensiva. Il Como dopo il vantaggio ha gestito con attenzione senza correre grossi pericoli e rischiando in qualche occasione di far davvero male ai lupi. La differenza nella prima frazione tra le due squadra è stata la maggiore qualità dei lariani soprattutto sulle fasce: il duo Som-Filippini sulla sinistra dell’attacco comasco (la destra della difesa irpina) ha avuto sempre la meglio sul duo irpino Zammuto-Falzerano costantemente in appressione e spesso perdenti negli scontri con gli opposti lariani.
SECONDO TEMPO – Bucaro ancora una volta ridisegna la squadra negli spogliatoi. Come 5 giorni prima a Benevento, il trainer siciliano cerca la scossa per recuperare lo svantaggio. Di nuovo doppio cambio, di nuovo fuori Zammuto in difficoltà incredibile contro Filippini e un evanescente Thiam la cui prestazione è stata abbastanza mediocre. Dentro (come a Benevento) Zappacosta sull’out basso di destra e Lasagna nel tridente d’attacco largo a sinistra, un po’ a sorpresa resta ancora in campo uno deludente Falzerano. Il Como di Ramella invece rientra in campo con lo stesso undici di partenza. I cambi sono come quelli di Benevento, ma la ripartenza dei lupi non è di pari intensità. Il Como continua a gestire senza troppi affanni.
52’ RADDOPPIO DEL COMO, CON FILIPPINI SU CALCIO DI RIGORE: Ingenuità di Zappacosta (uno degli eroi del derby) che, nel tentativo di fermare un’incursione di Filippi, riesce a recuperare palla ma sfortunatamente scivola e per fermare l’attaccante lariano lo stende al limite dell’area piccola. Per Manganiello di Pinerolo è calcio di rigore. Alla battuta va lo stesso Filippini che, al momento di battere, ferma la propria ricorsa, attende il movimento di Fumagalli e poi lo spiazza per il goal del 2-0. Per l’ex attaccante del Padova è il 6° goal stagione, il 4° dal dischetto. L’Avellino accusa il colpo, il doppio cambio operato da Bucaro non sembra dare i frutti sperati come invece avvenuto a Benevento.
Il Como sornione controlla e sembra pronto a triplicare con un Avellino incapace di reagire. Bucaro allora si gioca anche l’ultima carta tentando il tutto e per tutto. 58’ fuori un impalpabile Falzerano dentro l’ex Milan Zigoni. E’ la classica carta della disperazione, Zigoni va al centro a far coppia con De Angelis, con Lasagna largo a sinistra e Millesi sulla parte opposta. L’Avellino passa dal 4-3-3 al 4-2-4 modulo a trazione anteriore per rimettere in carreggiata il match. Il Cambio di Zigoni inizialmente non sembra dare i frutti sperati, il Como continua a gestire con relativa calma non concedendo nulla alla formazione irpina; anche se l’ingresso in campo dell’ex Milan porta un po’ di brio all’attacco biancoverde.
65’ MILLESI CON UNA PUNIZIONE FANTASTICA RIAPRE IL MATCH: Zullo ingenuamente stende De Angelis. La distanza è siderale: circa 30 metri dalla porta difesa da Twardzik, posizione centrale, leggermente defilata sulla sinistra. Alla battuta va Millesi. Il Capitano, come contro la Ternana, disegna una parabola stupenda che non lascia scampo al portiere lariano Twardzik. Rispetto alla gara contro la Ternana, Millesi cambia lato, questa volta il pallone è alla sinistra del portiere ospite. L’esecuzione è diversa, il risultato no, l’Avellino riapre il match (1-2) quando oramai tutto sembrava volgere al peggio. 68’ GOAL ANNULLATO A ZULLO: 3 minuti dopo il goal di Millesi, il Como ha l’occasione per richiudere il match. Punizione dalla destra di Lulli per la testa di Ripa, preciso il colpo di testa dell’ex Nocerina che trova un super Fumagalli a dirgli di no, sulla respinta del numero 1 biancoverde il tap-in vincente è di Zullo che sigla il goal del 3 a 1 per il lariani. Goal che viene annullato tra le proteste dei calciatori lombardi perché il difensore lariano è stato pescato in sospetta posizione di fuorigioco. L’Avellino scampato il pericolo ritorna a spingere, il Como ha tanti spazi per attaccare in contropiede ma soffre le folate offensive dei biancoverdi. Ramella capisce le difficoltà dei suoi sull’assalto irpino e prova a coprirsi un po’. 71’ fuori l’ex Ciotola dentro Diniz. Il Como passa dal 4-3-3 al 4-4-2 con Diniz sull’out basso di destra e Ghidotti che si sposta più avanti.
72’ L’AVELLINO PAREGGIA CON ZIGONI: l’Avellino sfrutta appieno il momento di confusione della difesa lariana che, con l’ingresso di Diniz, sta passando dal 4-3-3 al più coperto 4-4-2. Sulla ripartenza del Como, grande recupero di D’Angelo che ruba palla e serve in profondità Zigoni. L’ex Milan scattato sul filo del fuorigioco raccoglie il passaggio filtrande, controlla e batte imparabilmente Twardzik per la rete del pareggio(2-2). Per Zigoni è il secondo goal stagionale, il primo al Partenio-Lombardi. Il goal del pari galvanizza l’Avellino e fa esplodere di gioia l’impianto sportivo irpino.
75’ NUOVO VANTAGGIO DEL COMO, SECONDO RIGORE CONCESSO AI LOMBARDI E TRASFORMATO DA FILIPPINI: Su una respinta della difesa irpina, Diniz di testa rimette la palla nell’area di rigore, sale male l’Avellino, dietro resta D’Angelo che nel tentativo di spazzare nuovamente la palla si scontra con Ghidotti. L’esterno lariano finisce platealmente per terra e per Manganiello è nuovamente calcio di rigore tra le accese proteste della formazione biancoverde. Dal dischetto va nuovamente Filippini. L’attaccante lombardo batte nuovamente Fumagalli con un lezioso cucchiaio che fa imbestialire l’estremo difensore biancoverde. Il Como va sul 3 a 2 e crede di aver messo definitivamente la parola fine al match. Per Filippi è il settimo goal stagionale, il 5° dal dischetto. L’Avellino stavolta però non accusa il colpo e non vuole perdere assolutamente. I lupi si spingono con veemenza in avanti alla ricerca del nuovo pareggio. Il match vive la sua fase cruciale.
Il Como al 83’ ha la palla del 4 a 2 che potrebbe chiudere definitivamente il match. Salvi in contropiede, a tu per tu con Labriola, lo mette a sedere con un dribbling secco e poi solo davanti a Fumagalli in uscita conclude incredibilmente alto. Un minuto dopo (84’) l’Avellino prova ad applicare la legge del calcio, “goal sbagliato, goal subito”. Combinazione D’Angelo-Zigoni; il centrocampista riesce a sfondare nell’area lariana e calcia di prima intenzione, la sua conclusione sfiora di poco la traversa tra la disperazione generale. La partita entra nel clou, la terna arbitrale a stento riesce a controllarla. L’Avellino è lanciato all’assalto del fortino lariano, il Como s’affida oramai solo al contropiede ma comincia a vacillare sulle folate biancoverdì.
90’ L’AVELLINO PAREGGIA CON UNA ROVESCIATA DI D’ANGELO: 89’ De Angelis se ne va, Ardito lo stende. Per Manganiello è punizione per l’Avellino e secondo giallo per il centrocampista lariano. I lombardi protestano con il direttore di gara facendo cosi passare qualche secondo. Alla battuta va nuovamente Millesi, questa volta la distanza è notevole e il capitano opta per la palla dentro. Il cross di Millesi trova la spizzata di Zigoni che diventa un assist per D’Angelo che, tutto solo al limite dell’aria piccola, in rovesciata fa esplodere il Partenio-Lombardi.
L’Avellino agguanta il pari (3-3) ancora una volta con Angelo D’Angelo che dopo aver ripreso il Benevento si ripete con il Como. Per l’ex Turris è il terzo goal stagionale. La partita volge al termine. Nei 3 minuti di recupero accordati dal direttore di gara saltano tutti gli schemi. L’Avellino galvanizzato dal pari e con l’uomo in più prova a far sua l’intera posta in palio, il Como è alle corde. Ma al 94esimo oltre i 3 minuti di recupero c’è l’ultimo brivido per l’Avellino. Da una punizione dalla destra svetta in piena aria di rigore Filippini, il colpo di testa dell’attaccante lariano lambisce il palo e termina fuori. L’Avellino può tirare un sospiro di sollievo. Il match termina qui, Avellino e Como pareggiano per 3- 3.
Il risultato statisticamente (come segno) più atteso visto che l’Avellino aveva un percorso equamente diviso in casa dopo 6 partite (3 vittorie e 3 sconfitte). Per il Como percorso quasi analogo in trasferta dove in 5 gare aveva raccolto 3 successi e 2 sconfitte. Anche il direttore di gara, Manganiello di Pinerollo, è alla terza direzione con l’Avellino, nelle due precedenti una sconfitta e una vittoria per i lupi. Per l’Avellino è la seconda clamorosa rimonta dopo quella di Benevento. E se al Ciro Vigorito erano serviti 45 minuti per trovare 2 goal, contro il Como l’Avellino fa di meglio visto che dopo 58’ minuti si era trovata sotto di due goal. Sono serviti 7 minuti per riprendere il match con il 2 a 2 di Zigoni. Solo 3 minuti per ritrovarsi di nuovo sotto e giusto al 90° la grande rovesciata del solito D’Angelo a regalare un’altra gioia ai tifosi biancoverdi.
Un pareggio tutto sommato buono sia in ottica classifica (relativamente all’obiettivo prefissato ad inizio stagione), sia per la continuità (4° risultato utile consecutivo, la migliore striscia stagionale dell’Avellino) e sia perché ottenuta contro un avversario tutt’altro che abbordabile (visto gli elementi del calibro di Ripa, Ciotola Diniz e Filippini che militano nella formazione lombarda). Non è stato l’Avellino di Benevento. Il Pareggio nel derby, come temeva Bucaro, ha un po’ svuotato l’Avellino che soprattutto nella prima frazione nonostante l’impegno e la dedizione ha un pagato dazio non riuscendo ad esprimersi al meglio. Il Como approfittando della maggior qualità sulle fasce, specialmente con il duo Filippini-Som, ha atteso l’Avellino e senza troppo patire ha colpito ogni volta che i lupi commettevano un’ingenuità. Como che sul 2a0, forse credeva di aver fatto sua la partita senza calcolare la veemente reazione irpina. Ancora una volta l’Avellino ci ha messo il cuore(oltre l’ostacolo) e per ben due volte ha raggiunto il pari, dimostrando di essere si una squadra giovane, di aver poca qualità e di commettere tanti errori di ingenuità, ma di essere anche una squadra fatta di lottatori e soprattutto di avere un grande Cuore, UN CUORE MATTO…
L’unica nota stonata di questa gara è stata l’ammonizione rimediata dall’estremo difensore Fumagalli. Per l’ex Juve Stabia è il quarto cartellino giallo stagionale, bomus raggiunto e quindi verrà squalificato per un turno dal giudice sportivo. Una grave assenza per l’Avellino che nel prossimo match interno (domenica 27 novembre) si troverà di fronte il temibile Lumezzane.
IL TABELLINO:
AVELLINO vs COMO 3-3
Marcatori: 17’ Ripa(C), 52’ rig. e 75’ rig Filippini(C), 65’ Millesi(A), 72’ Zigoni(A), 90’ D’Angelo(A)
AVELLINO (4-3-3): Fumagalli; Zammuto (46’ Zappacosta), Puleo, Labriola, Ricci; D’Angelo, Malaccari, Millesi; Falzerano (58’ Zigoni), De Angelis, Thiam (46’ Lasagna). A disp.: Fortunato, Porcaro, Arcuri, Herrera. All.: Giovanni Bucaro.
COMO (4-3-3): Twardzik; Ghidotti, Zullo, Urbano, Som; Salvi, Ardito, Lulli; Ciotola (71’ Diniz), Ripa (79’ Tavares), Filippini. A disp.: Conti, Ambrosini, Vicente, Doumbia, Romano. All.: Ernestino Ramella.
ARBITRO: Gianluca Manganiello di Pinerolo.
Guardalinee: Michele Pennacchio di Faenza e Filippo Valeriani di Ravenna.
ESPULSO: al 89’ Ardito (C) per doppia ammonizione.
AMMONITI: Puleo (A), Ghidotti (C), Zappacosta (A), Labriola (A), Ripa (C), Fumagalli (A), Salvi (C).
NOTE:
Spettatori 2000 circa.
Angoli: 3-1 per l’Avellino.
Recupero: 0’ pt e 3’ st
Pietro Esposito
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