Al calciatore della Nuova Cosenza, dopo aver ricevuto il Daspo per tre anni, è arrivata anche la squalifica.

Arcidiacono

Pietro Arcidiacono mostra la maglia pro Speziale (foto dalla rete)

Continuano ad arrivare nuove notizie sul conto di Pietro Arcidiacono, attaccante della Nuova Cosenza, formazione militante nel girone I di Serie D. Dopo essere stato raggiunto dal provvedimento di Daspo per ben tre anni da parte del questore di Catanzaro per aver mostrato una maglietta pro Speziale e quale vi abbiamo ampiamente riferito in un precedente articolo, è stato raggiunto dalla squalifica comminatagli dal Giudice Sportivo il che lo ha fermato addirittura fino al prossimo 20 luglio 2013! Una punizione durissima.

Questa la motivazione che si legge nel comunicato:  “Dopo aver realizzato una rete raggiungeva la propria panchina per ricevere gli abbracci dei compagni di squadra e dei componenti la panchina stessa. Si dirigeva, quindi, verso la postazione di una emittente televisiva nazionale esibendo una maglia recante, a caratteri cubitali, una scritta (SPEZIALE INNOCENTE) esaltante l’autore di un gravissimo episodio di violenza (verificatosi al termine di una gara di calcio) nei confronti del quale è intervenuta sentenza irrevocabile di condanna per omicidio preterintenzionale di un Funzionario della Polizia di Stato.


Sanzione così determinata sia in considerazione della estrema gravità della condotta, desumibile anche dalle particolari modalità di esecuzione, sintomatica dell’assenza nel suo autore di quei principi e valori, delineati nell’art. 1 del C.G.S., che devono, sempre e comunque, soprintendere ad ogni attività sportiva; sia in considerazione della oggettiva idoneità di tale condotta, stante la ripresa in diretta TV della gara, a raggiungere un elevato numero di persone ed a sollecitare nei soggetti più deboli ed influenzabili riprovevoli ed aberranti spiriti di emulazione“.

Il Giudice Sportivo ha fatto, quindi, cadere ogni ipotesi che era stata fatta nei primi giorni di questa settimana in merito alla possibilità da parte dell’attaccante di poter scendere in campo nonostante la procedura di Daspo. A questo punto è probabile che il calciatore si appelli contro questa decisione. Vedremo se e quali saranno gli sviluppi di questa vicenda.

Enrico Tassotti