In attesa della Finale di Champions tra Real e Atlético che si disputerà domani, ieri sera a Lisbona si è giocata la Finale femminile.
Il calcio in rosa ha decretato le campionesse d’Europa 2014. Si è giocata ieri allo “Estádio do Restelo” di Lisbona la Finale di Women’s Champions League tra le svedesi del Tyresö e le tedesche del Wolfsburg. Hanno vinto le biancoverdi di Germania, che così si confermano leader continentali dopo il titolo conquistato lo scorso anno a “Stamford Bridge” contro il Lyon.
Match winner, nel 2013 come quest’anno, la trentaquattrenne attaccante Martina Müller, autrice dell’unico gol a Londra l’anno passato e del quarto gol a Lisbona ieri, al termine di una gara finita col pirotecnico punteggio di 4-3. Per le ragazze del Tyresö, alla prima finale, una gran delusione, avendo sprecato il 2-0 a favore del primo tempo firmato dalla coppia d’oro formata dalla spagnola Verónica Boquete e della brasiliana Marta.
Ed, effettivamente, dopo i primi 45’ sembrava che il sogno del Tyresö si trasformasse in una splendida realtà: al 28’ la ventottenne nº 10 Marta da Silva Viera (cinque volte Pallone d’Oro) riceve palla al limite dell’area, si incunea nella difesa tedesca ed incrocia il destro per l’1-0; solo due minuti più tardi, la centravanti statunitense Christen Press (29 gol in 26 gare nell’ultima stagione) crossa dalla sinistra per il tap-in della nº 9 Boquete.
Un 2-0 che forse aveva illuso la compagine svedese, stimolando al contempo le campionesse uscenti. All’8’ della ripresa, infatti, era già 2-2, frutto prima di un colpo di testa della ventitreenne Alexandra Popp, poi di un contropiede concluso dalla Müller. Un vantaggio durato, comunque, solo tre minuti, già che al 56’ la fenomenale Marta faceva 3-2, un altro gol spettacolare frutto di una classe e di un talento che sembra senza fine.
Invece la fine era vicina per il Tyresö. Il Wolfsburg, più squadra, meno affidato alle individualità, pareggiava al 68’ con Verena Faißt, difensore subentrato nella ripresa alla mezzapunta Selina Wagner. Poi, a dieci minuti dal termine, il gol partita di Martina Müller su assist del capitano Nadine Keßler (nominata MVP del match), per il 4-3 finale.
E, così, il Wolfsburg conquista il suo secondo titolo continentale, ottavo per una squadra tedesca in tredici edizioni. La UEFA Women’s Champions League, infatti, esiste solo dal 2009, quando prese il posto della UEFA Women’s Cup, fondata nel 2001. Da allora, si son proclamate regine d’Europa il Frankfurt (2002, 2006 e 2008), lo Umeå (2003 e 2004), il Turbine Potsdam (2005 e 2010), l’Arsenal (2007), il Duisburg (2009) e l’Olympique Lyon (2011 e 2012).
Per il Tyresö è la fine di un ciclo. Afflitto da problemi economici, il club rischia di sparire o, come minimo, di vedere ridimensionate le proprie aspirazioni. Molte stelle andranno via, iniziando da Verónica Boquete – che in estate emigrerà negli USA per giocare con i Portland Thorns (squadra in cui milita la Pallone d’Oro Nadine Angerer) – e Christen Press (che ha firmato per i Chicago Red Stars), ma anche Meghan Klingenberg e Whitney Engen (Houston Dash). Questa finale era per loro l’occasione di lasciare una traccia nella breve storia del calcio femminile europeo.
Tabellino
Tyresö: Soberg; Klingenberg (dal 69’ Klinga), Sembrant, Engen, Roddik Hansen; Dahlkvist (dal 83’ Thaisa); Diaz (dal 67’ Edlund), Seger, Boquete, Marta; Press.
Wolfsburg: Schult; Wensing, Fischer, Henning, Bunte; Blasse, Keßler, Goessling (dal 92’ Hartmann), Müller; Popp, Wagner (dal 46’ Faißt).
Reti: 28’ Marta (T); 30’ Boquete (T); 47’ Popp (W); 53’ Müller (W); 56’ Marta (T); 68’ Faißt (W); 80’ Müller (W).
Per ultimo, una nota sul passaggio delle italiane in questa edizione della competizione: le ragazze dell’UPC Tagnavacco (provincia di Udine) sono state eliminate ai Trentaduesimi di Finale dalle danesi del Fortuna Hjørring, mentre quelle dell’ASD Torres (Sassari) sono cadute ai Quarti di Finale, dove son state strapazzate dal Potsdam con un totale tra andata e ritorno di 1-12 (0-8 e 1-4).
Mario Cipriano