Il Parma si è visto respingere la concessione della Licenza Uefa per una questione di contributi IRPEF. Per provare le sue ragioni fa ricorso all’Alta Corte del Coni.
Ad oggi il Parma sarebbe fuori dall’Europa e verrebbe ripescato il Torino. Per quale motivo il Parma rischia il diniego alla concessione della Licenza Uefa? Cerchiamo di capirci qualcosa in più.
La società di Patron Ghirardi ha la proprietà di 10 giocatori che ha trasferito in prestito ad altre società di Lega Serie B, Lega Pro e Campionati esteri. In questi trasferimenti gli emiliani hanno incentivato i giocatori a giocare in queste altre società con degli emolumenti: in pratica il differenziale tra quanto avrebbe percepito il giocatore giocando a Parma e quello che percepisce nella Società dove gioca è pagato dal Parma stesso. Se tal giocatore a Parma avrebbe percepito 100 mentre nell’altra societa percepisce 80 come da accordi, la società Parma entro il 30 Giugno 2014 deve dare al giocatore 20, per il conguaglio.
Il problema è sorto quando il Parma ha corrisposto in anticipo delle somme ai giocatori (cifra vicina alle 300 mila euro) che lo hanno richiesto, senza pagare le ritenute IRPEF nel trimestre di riferimento in quanto a suo dire le pagherebbe alla scadenza naturale ovvero al 30 Giugno 2014. Non è della stessa opinione la FIGC che nei due gradi di giudizio si è opposta, e ha sentenziato il diniego alla concessione della Licenza UEFA. In ogni caso il Parma appena è stato sollevato il caso ha pagato il dovuto (ritenute IRPEF) anche se riteneva di non essere in torto, questo è quanto trapela dalla società parmense.
IN PRIMO GRADO DI GIUDIZIO : La commissione ha analizzato i documenti senza sentire la controparte. Ha analizzato la documentazione dove i 10 giocatori accettavano il trasferimento con l’incentivo all’esodo, che pone come termine il 30 giugno 2014 per il pagamento dello stesso. La commissione ha rigettato la richiesta del Parma in quanto non ha pagato i contributi nel trimestre di riferimento. Questa la motivazione.
IN SECONDO GRADO DI GIUDIZIO : E’ stata sentita la controparte ovvero il PARMA nella persona del Direttore Generale Pietro Leonardi, che ha cercato di portare avanti le istanze della Società, ma a quanto pare si è trattato per la sentenza di formula copia-incolla della precedente commissione.
Ora al Parma spetta il ricorso al 3° grado di giudizio, l’ALTA CORTE DEL CONI un organo non della FIGC e ovviamente del Comitato Olimpico Nazionale. Il ricorso deve essere presentato entro il 22 Maggio, poi spetterà ancora alla FIGC fare le controdeduzioni. Ancora da capire se il Torino può entrare nel ricorso. Ci sono dei precedenti dove Lazio e Udinese si videro accogliere le loro istanze per la concessione della Licenza UEFA in 2° grado, ma si tratta di altre problematiche. Nessun problema per lo Stadio Tardini nel quale gli emiliani ci potrebbero giocare chiudendo alcuni settori dove ci sono da cambiare i seggiolini, come ci sono da rifare gli spogliatoi.
La società ha inserito come sede di gioco per l’Europa League Modena per superare questi problemi ma ha tempo per completare questi lavori prima dell’avvio della competizione.
Zaffaroni Fabio