Home Calciatori e Club Notizie calcio Allenatori Arbitri Campioni Marcatori Albo d'oro Contatti
 ITALIA
  Serie A
  Serie B
  Serie C - A
  Serie C - B
  Serie C - C
  Serie D
  Primavera 1
  Primavera 2A
  Primavera 2B
  Eccellenza Emilia Romagna A
  Eccellenza Emilia Romagna B
  Eccellenza Liguria
  Eccellenza Lombardia A
  Eccellenza Lombardia B
  Eccellenza Lombardia C
  Eccellenza Marche
  Eccellenza Abruzzo
  Eccellenza Puglia
  Eccellenza Calabria
  Eccellenza Toscana A
  Eccellenza Toscana B
  27/05/2006 - ADESSO C'E' DA RICREDERSI



L'inchiesta sulle intercettazioni procede, le telefonate al centro dello scandalo fra Moggi Giraudo Mazzini e Pairetto sono storia già di un mese fa. Poi si è appreso del coinvolgimento di Carraro, l'altro designatore arbitrale Bergamo, Franco Zavaglia (operatore Gea), Alessandro Moggi figlio di don Luciano, per non parlare della schiera arbitrale (metà degli arbitri di Serie A coinvolta). Notizia di giovedì l'inserimento nel registro degli indagati di Davide Lippi, Andrea Calleri, Chiara Geronzi e . Dalle inchieste delle Procure di Napoli e Roma emerge la fitta rete di contatti di Luciano Moggi con designatori, dirigenti, presidenti, ufficiali della Guardia di Finanza e Ministri del vecchio governo. Una rete fitta e intricata di favori, raccomandazioni e ricchi premi per il compitino da svolgere. " E' stata una operazione chirurgica", di questo si parla in una intercettazione, e di questo si tratta: azioni studiate bene, mirate a raggiungere l'obiettivo pro Juventus.
Con Moggi la Gea: gestiva centinaia di giocatori, ma anche allenatori e addirittura presidenti.
Viene quindi messa in dubbio principalmente la regoralità degli ultimi due campionati, vinti dalla Juventus di Capello. Le continue telefonate fra Moggi e i designatori focalizzate ad elaborare "griglie",collegate alle clamorose (ora non più) sviste arbitrali sempre a favore della medesima squadra, le commistioni fra giocatori allenatori dirigenti (su tutti Fabrizio Lucchesi ex Fiorentina e Roma) gestiti dalla Gea danno l' idea chiara di illecito sportivo e nel caso della Gea dei < figli di > un gravoso conflitto d' interesse.
Per questo sorge la naturale esigenza di ricredersi su alcune persone del putrefatto mondo calcistico ma soprattutto dei risultati sportivi decisi a tavolino degli ultimi 2 e 3 campionati.
Partendo infatti dall'annata 2003/2004 considerata regolare, si può sottolineare la abbattente stagione della vecchia Ancona Calcio di Ermanno Pieroni, ex-dirigente del Perugia di Gaucci che fece perdere uno scudetto alla Signora nel 2000 nel celebre diluvio vincendo 1-0 e dando alla Lazio il tricolore. Ad Ancona infatti ricordano alcuni grossolani errori arbitrali a danno dei biancorossi: Pieroni stava pagando lo sgarbo. E gli sarebbe accaduto di peggio (fallimento della società e il carcere).
Venendo alle stagioni sotto accusa, con gli elementi del poi si possono sollevare nutriti dubbi, oltre che sulle vittorie del campionato, su salvezze e retrocessioni.
Acclarate ormai le sviste pro-Juve, fanno riflettere la clamorosa retrocessione del Bologna, squadra discreta che alla fine del girone d'andata era in Coppa Uefa e che si giocò alla fine lo spareggio-salvezza (perdendolo) col Parma. Una caduta verticale architettata "chirurgicamente" per infliggere danno a chi combatteva il sistema, nel caso Giuseppe Gazzoni Frascara, proprietario del Bologna, uno dei pochissimi a gestire con serietà una società di calcio e prendere lo Sport per quello che è; "A differenza degli altri, ioi pago le tasse" diceva riferendosi a chi aveva bisogno dell'aiuto governativo ( Decreto Legge 282/2002 ), dei falsi in bilancio di chi era stato salvato perchè riconosciuta come realtà troppo grande per essere perseguito ( Roma e Lazio). Dirà " ci hanno fatto retrocedere", si stentava a credergli, soprattutto quelli che amavano il calcio. Era tutto vero, Bologna spedito in serie B, e giù turpiloqui contro Mazzone...
E le miracolose salvezze di Messina e Siena alla luce dei fatti sembrano meno miracolose; la colonia senese dei giocatori juventini, l'allenatore De Canio uomo-Gea (a Gigi Simoni fu dato il benservito senza ragione) e il presidente De Luca ( filo-oggiano e filo-geologo). Il Siena in 6 confronti con la Juve ha perso sempre.
I rapporti fra Franza e la Juve sono stati rilevati come stretti ma quest'anno non sono serviti. Bisognerà vedere come saprà gestirsi senza più il sistema-Moggi.

Del passaggio di Cannavaro dalla Juve all'Inter si è scritto all'infinito, si è scherzato molto e ci si è interrogati ancora di più. Ma il mistero è spiegato: l'illecito è applicato anche in materia contrattuale. Moggi faceva forte pressione anche sui procuratori, inducendoli a portare gli assistiti a casa Juve. Il controllo era totale.
Per tutti l'accusa è < illecita concorrenza con minacce e violenza>.

Si è saputo anche che don Luciano gestiva in prima persona un traffico di omaggi o vendita scontata di auto Fiat. O che fomentava l'assenso alle dichiarazioni del Ministro dell'Interno in tema di violenza negli stadi. Il potere sul calcio italiano, dunque, non estingueva il suo dominio.