L’esplosione di Alcantara blocca il trasferimento di Fabregas. Aspettiamo pure Deulofeu, il nuovo Messi. Che guadagno con Afellay!
A volte per vincere tutto e salire sul tetto del mondo alcune squadre hanno semplicemente messo mano al portafogli acquistando campioni già fatti, pronti per essere sfruttati e pagati a suon di milioni. E’ capitato, però, di vedere squadre che hanno costruito le proprie vittorie step dopo step, spendendo pochissimo ma puntando sui talenti fatti in casa. E’ senza dubbio il caso del Barcellona, riuscito a vincere a ripetizione tutto negli ultimi anni grazie ad un progetto a lungo termine che va avanti da una decina di anni ed è pronto a continuare all’infinito.
I blaugrana, dopo anni di insoddisfazione, hanno cominciato ad allevare al meglio i calciatori del proprio vivaio impiantandoli in un sistema organizzato nei minimi particolari che prevede prima l’ingaggio dei migliori prospetti nazionali ed internazionali attraverso l’impeccabile scouting, e poi la crescita nella Cantera e lo svezzamento che potrebbe essere gradualmente in prima squadra o in prestito in attesa della definitiva consacrazione. Il Barcellona ha fatto la propria fortuna con questo sistema organizzativo, che gli ha permesso di scovare e formare calciatori tra i migliori al mondo come Puyol, Piquè, Iniesta, Xavi, Pedro e Messi, gente che non lascerebbe la Catalugna neanche per tutti i soldi attualmente in circolazione nel non più floridissimo mondo del pallone. Il Barcellona è al corrente delle difficoltà economiche del calcio e sta preparando altri talenti da lanciare nel football che conta.
Il più importante tra questi è Thiago Alcantara, figlio dell’ex calciatore del Lecce Mazinho: il centrocampista blaugrana, che pur essendo nato in Italia non potrà mai giocare con la maglia Azzurra, è entrato stabilmente in prima squadra già l’anno scorso e solo in questo precampionato ha fatto intravedere tutto il suo potenziale. L’erede di Xavi e Iniesta potrebbe giocare questa stagione proprio al fianco dei due Campioni del Mondo. Per dargli spazio il Barcellona è pronto ad evitare l’acquisto di Cesc Fabregas, altro talentissimo prodotto del vivaio catalano emigrato in Inghilterra (come Piquè, riacquistato in seguito dallo United).
Con l’acquisto di Sanchez per oltre 40 milioni tra parte fissa e bonus, si sono chiuse le porte per molti attaccanti. Bojan è andato alla Roma, Jeffren allo Sporting Lisbona, mentre Afellay, chiuso a centrocampo da Alcantara e in attacco da tutti quei calciatori eclettici di grande valore, potrebbe finire sul mercato. Sul talentissimo olandese costato al Barça due milioni di euro lo scorso gennaio (sarebbe andato in scadenza di contratto a giugno) ci sono gli occhi di Liverpool e Tottenham, pronti a portarlo in Inghilterra per non meno di 15 milioni. L’astuzia di questa operazione ci fa capire che il Barcellona non è solo la squadra più forte al mondo, ma anche la più intelligente. E prepariamoci a deliziarci tra uno o due anni con le giocate spettacolari di Gerard Deulofeu, classe ’94 che nella Cantera ha guadagnato l’appellativo di nuovo Messi. Chapeu, Barça!
Gianluca Pepe