Zlatan Ibrahimovic ai tempi del Barça (foto dalla rete)
Dal 28 agosto 2010, giorno in cui Zlatan Ibrahimovic ha fatto ritorno a Milano, questa volta sponda rossonera, uno dei maggiori assilli per lo svedese sarà con ogni probabilità diventato quello di tornare da avversario al Camp Nou e prendersi una piccola, grande rivincita nei confronti del Barcellona e di Pep Guardiola. Chissà cosa deve aver pensato l’attaccante rossonero quando circa un anno più tardi, il 25 agosto scorso, l’urna di Montecarlo ha voluto che il Milan finisse proprio nello stesso girone dei suoi vecchi compagni di squadra (cosa che gli era già successa due stagioni fa, quando con il Barça incontrò nei gruppi prima, in semifinale poi, l’Inter, squadra dalla quale proveniva).
Il destino, tuttavia, lo sappiamo bene, a volte dà e a volte toglie; e tutto ciò lo compie con disarmante facilità. Così, a un solo giorno dal grande match di Champions League tra Milan e Barcellona, Zlatan Ibrahimovic si è dovuto arrendere ad un problema muscolare accusato durante l’allenamento di rifinitura di stamani, infortunio che lo mette a serio rischio anche per la trasferta napoletana di domenica sera. Lo svedese non è partito neanche per la città catalana, mentre in campo verrà sostituito da Antonio Cassano, apparso in splendida forma nell’esordio in campionato contro la Lazio. Accanto al barese, invece, agirà Alexandre Pato, tenuto a riposo nell’incontro di venerdì.
Un match come Barcellona-Milan non può certo perdere fascino per il forfait di un singolo giocatore, ma è vero anche che ogni appassionato avrebbe seguito con estrema curiosità il comportamento e la prestazione di Ibra al Camp Nou. “L’Assenza di Ibrahimovic? La sua assenza non toglie importanza alla partita, è un peccato che lui non ci sia. Mi risulta che lui avesse molta voglia di giocare qui e diciamo che toglie interesse, un minimo“, ha detto Andres Iniesta. In uno sport come il calcio, fatto anche di incroci, rivincite, coincidenze, quel minimo d’interesse – come lo definisce il campione spagnolo – a volte, può davvero diventare molto più di un’inezia.
Emanuele Mastrangeli
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