Zdenek Zeman torna ad attaccare la classe arbitrale dopo quanto accaduto nella gara di serie B tra il Modena e il suo Pescara. Gli abruzzesi, che hanno terminato l’incontro in 9 uomini, hanno protestato per la prima espulsione e per un rigore negato nel corso della ripresa.

Zdenek Zeman

Zdenek Zeman

Dopo le parentesi Stella Rossa (Superliga serba) e Foggia (Lega Pro Prima Divsione), Zdenek Zeman è tornato in serie B, a cinque anni di distanza dall’ultima esperienza nella cadetteria con il Lecce, durata solamente 6 mesi. Il tecnico boemo ha sposato il progetto del Pescara, portando in Abruzzo il suo intramontabile 4-3-3, caratterizzato dalla qualità e dalla intensità dei movimenti offensivi e da una linea difensiva altissima, spesso perforata fin troppo facilmente. I “Delfini” sono partiti benissimo in questa serie B 2011/2012, ottenendo 6 punti nelle prime due giornate, in virtù delle vittorie ottenuto contro il Verona (1-2 al Bentegodi) e l’Empoli (3-2 all’Adriatico).

Durante l’ultimo turno, giocatosi la scorsa domenica, il Pescara di Zeman è incappato nella prima sconfitta stagionale, rimediata al Braglia di Modena: gli abruzzesi si sono ritrovati per due volte in vantaggio ma, anche a causa di due espulsioni, una per il portiere Anania (al 20’, sul punteggio di 0-1), una per Verratti (all’86’, sul 2-2), non sono riusciti a strappare neppure un punticino in Emilia-Romagna, puniti dalla rete di Dalla Bona poco oltre il 90’.

Il tecnico boemo, famoso in passato anche per le sue accuse nei confronti della classe arbitrale e della Juventus, si è ripresentato al mondo della cadetteria con la stessa vena polemica di sempre. “Secondo me – ha detto Zeman – soprattutto in serie B ci sono direttori di gara non all’altezza, o forse inesperti. A Modena ci sono state sviste arbitrali che hanno influito sul risultato. Credo che tutti abbiano visto quello che è accaduto. Gli arbitri possono sbagliare, così come i giocatori, ma quando gli errori sono solo da una parte, il discorso cambia”.

In casi come questi, facile cadere nel fascino delle supposizioni, ad esempio quella che vuole la presenza di un accanimento dei direttori di gara nei confronti dell’allenatore ceco (“Io non parto prevenuto, e non dico assolutamente questo. Giudico però i fatti e quello che succede in campo. L’anno scorso a Foggia di cose strane ne sono successi diverse”, il pensiero di Zeman), mentre nelle vie di Pescara comincia a circolare il timore che l’uomo seduto sulla panchina dei “Delfini” possa provocare effetti negativi sugli arbitraggi: “Mi auguro di no – la risposta del boemo –. Le strumentalizzazioni non le ho mai fatte. Io parlo per quello che accade in campo. Mi piacerebbe solo vedere arbitri più preparati”.

Emanuele Mastrangeli

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