La sconfitta casalinga con la Juventus ha confermato i neroazzurri in quartultima posizione. Per il mercato di gennaio qualcosa comincia a muoversi, a giugno la rifondazione
La sconfitta subita in casa contro la Juventus ha letteralmente tagliato le gambe e il morale all’Inter di Ranieri. I neroazzurri con l’arrivo del tecnico capitolino sembravano aver ritrovato la fiducia nei propri mezzi e la mentalità vincente. Invece l’intelligente prestazione dei bianconeri di Conte ha fatto riemergere tutti i problemi dello scorso anno. La colpa delle figuracce dei meneghini, attribuita ai vari Benitez, Leonardo e Gasperini, va forse allargata all’inadeguatezza di una rosa ultratrentenne puntellata con giovani ancora acerbi e calciatori che non hanno ancora dimostrato di essere da Inter.
La squadra non regge fisicamente, e questo è un dato di fatto. In più ci si mette una fragilità psicologica che non permette di reagire con orgoglio ai goal degli avversari. Per fare un esempio, sabato dopo un primo tempo da grande squadra l’Inter nella ripresa non è mai arrivata al tiro: vi siete chiesti dove arrivano i meriti della Juventus e dove cominciano i demeriti dei neroazzurri? Quest’anno i posti disponibili per qualificarsi in Champions sono tre. Milan, Juventus e Napoli sembrano le principali indiziate ad occuparli con Udinese e Lazio pronte a dargli filo da torcere. L’Inter invece sta lì, in quartultima posizione, in un’ipotetica lotta per la salvezza. Strano, incredibile. La squadra Campione del Mondo in carica che guarda tutti dal basso verso l’alto. E’ innegabile il fatto che i tifosi abbiano storto il naso per il modus operandi di Moratti e soci. Vendere, prima Balotelli e poi Eto’o, per comprare futuri campioni, prima Coutinho e poi Castaignos. Un ringiovanimento che però non coinvolge l’intera squadra, perché i giovani sono in panchina (o addirittura in tribuna come l’ex capitano della Primavera Caldirona) e i “vecchi” in campo a soffrire la forza fisica delle squadre avversarie.
Serve quindi un’ondata di forze fresche, una vera e propria rifondazione. Magari seguendo le orme della Roma, che ha investito sui migliori giovani disponibili sul mercato e tra qualche anno potrà fare fior di milioni coi vari Pjanic, Bojan e Lamela. All’Inter serve una ristrutturazione che non si fermi all’acquisto di tre discreti calciatori per ogni sessione di mercato. A gennaio probabilmente arriverà Kucka e si cercherà di portare a “San Siro” il giovane Kevin Strootman del PSV, centrocampista dall’ottima struttura fisica ma forse troppo lento per il calcio italiano. Per giugno il sogno è sempre lo stesso: l’arrivo in panchina di Pep Guardiola, in scadenza di contratto col Barcellona. Ma siamo sicuri che la dirigenza neroazzurra avrà la voglia, oltre che la possibilità, di mettere mano al portafogli per ringiovanire la squadra con calciatori di prima fascia?
Gianluca Pepe
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