In Sala Stampa il tecnico ospite De Patre mostra la sua rabbia per le discutibili decisioni arbitrali. Grassadonia contrariato dal rigore sbagliato con pallonetto da Galizia.

Gianluca Grassadonia

Gianluca Grassadonia allenatore della Paganese (foto dalla rete)

Al termine della gara vinta dalla Paganese ai danni del Giulianova, in Sala Stampa c’è lo ‘sfogo’ del tecnico giuliese Tiziano De Patre, che recrimina per alcune discutibili decisioni arbitrali:”Non so cosa dire. Anche questa domenica abbiamo giocato contro 14, e questa è l’ennesima partita fuori casa che veniamo penalizzati dalla direzione arbitrale. Faccio i complimenti ai miei ragazzi che hanno disputato un’ottima partita. Sono arrabbiato soltanto per l’espulsione di Terrenzio, giusta perché il ragazzo ha dato un pugno ad un avversario con la palla lontana cinquanta metri”.

Il goal decisivo è stato siglato da Pasqualino Siciliano, autore di un eurogoal dai 30 metri. Per il giovane attaccante partenopeo si tratta della seconda rete in tre settimane, bottino niente male se si considera il digiuno dell’intera scorsa annata. “Sono pieno di gioia e emozione. Il mister mi ha dato fiducia e mi ha fatto entrare, io penso di averlo ripagato al meglio. Mi chiede sempre di calciare in porta perché il tiro dalla distanza è una delle mie principali doti. Oggi alla prima occasione ho calciato e mi è andata bene”.

Il bomber azzurrostellato Luca Orlando, arrivato col goal contro il Giulianova a 7 realizzature, preferisce mantenere un profilo basso: ”Siamo contenti, abbiamo avuto un approccio positivo con la partita. Abbiamo avuto e sbagliato due rigori. Io in passato ero rigorista ma non me la sento di candidarmi. Quando hai davanti gente importante come Fava e Scarpa è normale che sia data a loro la responsabilità”. Il giovane terzino Errico, una delle tante note positive di questo inizio di stagione, riesce a farsi trovare sempre pronto:”Con gli abruzzesi abbiamo trovato qualche difficoltà ma l’arbitro ha fatto il suo lavoro. Se la squadra vince il merito è di tutti i singoli. Personalmente punto a farmi trovare sempre pronto. A L’Aquila ho saputo di dover scendere in campo ad un minuto dal fischio d’inizio. Non è stato facile, mi sono riscaldato approssimativamente negli spogliatoi ma penso di aver dato il mio onesto contributo”.


Mister Grassadonia rimpiange ancora il rigore sbagliato da Galizia, il quale aveva provato un cucchiaio sull’1 a 0. “Degli errori dal dischetto penso che si possono sbagliare anche tutti ma vanno tirati con rispetto degli avversari tenendo conto dell’importanza del match. Sono queste le cose che mi fanno arrabbiare di più ed in settimana non mancherà l’occasione per parlarne alla squadra e col diretto interessato”.

Gianluca Pepe