L’Udinese non è più una sorpresa. Male le milanesi, benissimo il Napoli. La Juve ritorna “grande”. Cagliari, Palermo e Atalanta le rivelazioni.

Serie A 2011-12

Serie A 2011/12

Il Campionato di Serie A vive una piccola sosta in virtù degli impegni delle varie Nazionali. A mente fredda possiamo dunque tracciare un primo bilancio sulle sei partite di campionato fin qui disputate. Il torneo, cominciato in ritardo a causa dei noti problemi tra Lega e Assocalciatori, ha presentato subito partite piene di goal e di spettacolo. La nuova Serie A ha riscosso consensi già dall’anticipo Milan-Lazio. Giornata dopo giornata abbiamo assistito a tante sorprese: dal rinato Osvaldo al folletto Maxi Moralez, dall’esplosione di Giovinco alla straordinaria vena realizzativa di Cerci.

Le gerarchie immaginate ai nastri di partenza non sono state rispettate. Il Milan, campione in carica, ha faticato più del previsto portando a casa la miseria di 5 punti. L’Inter ha fatto addirittura peggio, guadagnando un solo punto con Gasperini e tre con Ranieri. Le due squadre meneghine hanno dovuto chinarsi al cospetto dello strepitoso Napoli di Mazzarri. I partenopei, infatti, hanno battuto prima i rossoneri al “San Paolo” per 3 a 1 e poi i neroazzurri a domicilio per 3 a 0. Ha fatto benissimo anche la Juventus, che nel moderno stadio continua a macinare risultati. I bianconeri hanno assimilato al meglio lo spregiudicato 4-2-4 di Conte ed ora guidano la classifica con 11 punti in coabitazione con l’Udinese.


I friulani non sono più una sorpresa. Ma guardare la formazione di Guidolin battere chiunque seppur orfana di Zapata, Inler e Sanchez la dice lunga sulla bontà del progetto portato avanti dai Pozzo. Fermi a quota undici – oltre al sopra citato Napoli – ci sono il Cagliari e il Palermo. Le due compagini isolane sono delle autentiche rivelazioni e fanno del pubblico amico la propria arma in più. Salendo geograficamente ma scendendo nella graduatoria, troviamo le due capitoline. Roma e Lazio, che si incontreranno il prossimo 16 ottobre, hanno cambiato molto in estate portando a casa assoluti campioni. Con la giusta amalgama delle rose possono continuare a viaggiare forte.

Chievo, Fiorentina e Genoa sognano l’Europa. I clivensi hanno dimostrato di poter affrontare a viso aperto qualsivoglia avversario, i Viola e i Grifoni hanno nelle doti realizzative di Cerci e Palacio i rispettivi punti forza. Parma e Catania, che puntano ad una salvezza tranquilla, possono dirsi soddisfatti. Tra le fila dei ducali Giovinco è in grado di fare la differenza. Gli etnei segnano poco (anche se non si direbbe dopo lo scintillante 3 a 3 di Novara) ma riescono comunque quasi sempre a fare risultato. A proposito di Novara: la matricola piemontese, dopo aver battuto l’Inter, comincia a guardarsi intorno per la corsa alla salvezza.

Le principali concorrenti sono il coriaceo Siena di Sannino, l’Atalanta, il Lecce, il Cesena e il Bologna. A Bergamo più di questo non potevano chiedere: annullata in tre domeniche la penalizzazione senza la quale gli orobici sarebbero al secondo posto. Il Cesena di Mutu e Eder fatica a fare risultato pur mostrando un’organizzazione di gioco discreta. Il Bologna si affida alla cura Pioli per risalire la china.

Gianluca Pepe

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