Davvero “gustoso” il lunch – match della sesta giornata della massima serie. La sfida tra Novara e Catania si è chiusa sul 3-3 al culmine di un susseguirsi di emozioni e sussulti. Per ben due volte in vantaggio, gli etnei si sono fatti riprendere dai padroni di casa, anche grazie alle reti degli ex Morimoto e Jeda, che hanno addirittura rischiato di vincere prima di subire la terza rete rossazzurra, quella che ha sancito il risultato finale, firmata dall’incontenibile Gomez, probabilmente il migliore in campo.
Sul green sintetico dello stadio Piola, il tecnico Attilio Tesser, che sul finire degli anni Ottanta ha vestito la casacca del Catania, si affida in avanti al tandem Meggiorini – Granoche con alle spalle Rigoni libero di inventare. Parte dalla panchina Morimoto, l’ex più atteso del confronto. Sul fronte siciliano, al centro della difesa si registra l’esordio in maglia rossazzurra di Le Grottaglie, in avanti mister Montella punta su Bergessio e Lanzafame con Maxi Lopez che si accomoda in panchina per la seconda volta consecutiva.
Primo tempo di marca rossazzurra. Gli ospiti partono con il piglio giusto e al 14’ sono già in vantaggio: su calcio d’angolo battuto da Lodi è Capuano a tentare il colpo di testa, il pallone arriva sul piede di Le Grottaglie che insacca alle spalle del portiere Ujkani. Miglior esordio per il difensore non poteva esserci. Le occasioni si susseguono, da una parte e dall’altra. Il pubblico si diverte. Al 19’ è Bergessio a mancare il bersaglio, due minuti più tardi Andujar si salva in corner sul tentativo di Porcari. Ma sono gli uomini di Montella a gestire il pallino del gioco, al minuto numero 25 è ancora Bergessio a sfiorare il raddoppio. Tesser cerca di correre ai ripari, manda in campo Pinardi al posto di Marianini e la manovra piemontese diventa più vivace. La prima frazione di gioco si conclude con la parata in tuffo di Andujar sulla botta dalla distanza di Rigoni.
Secondo tempo sconsigliato per i deboli di cuore. In avvio i padroni di casa pareggiano i conti, dagli undici metri è Rigoni a trasformare il penalty concesso dal direttore di gara per un tocco di braccio in area di Delvecchio. Il Catania non ci sta, è tanta la voglia di sfatare il tabù trasferta, entra in campo Suazo al posto di Bergessio per tentare di scardinare in velocità la difesa del Novara. Ma il gol del raddoppio siciliano arriva su calcio di punizione: è il minuto numero 11 quando Lodi, con un calibrato sinistro ad effetto, manda il pallone all’incrocio dei pali. Tesser risponde mandando in campo Morimoto per l’impalpabile Granoche mentre Suazo è costretto a lasciare il campo per un infortunio. La mossa del tecnico novarese si rivela vincente, è infatti l’ex attaccante catanese Morimoto a siglare al 20’ il gol del pari, su assist di Rigoni.
Il 2-2 non sembra accontentare nessuna delle due compagini che si lanciano in avanti alla ricerca del tris. Prima ci prova Gomez ma il suo destro viene respinto dal portiere avversario, diversa sorte tocca al 40’ a Jeda, altro ex del confronto subentrato al posto di Meggiorini, che depone di testa in rete la sfera dopo che Andujar aveva respinto la sua conclusione. Il Catania intravede all’orizzonte l’ennesima beffa in trasferta, a salvare i suoi ci pensa Gomez che in pieno recupero batte Ujkani con un morbido tocco di destro. 3-3 e applausi per tutti.
Antonio Longo
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