Il trainer dell’Avellino Giovanni Bucaro, nella conferenza stampa della vigilia, presenta il prossimo impegno dei lupi contro la Regia di Mangone: “Vincere per il nostro morale e per portare entusiasmo alla tifoseria!”

Giovanni Bucaro

Il Tecnico dell'Avellino, GIOVANNI BUCARO

Nella consueta conferenza stampa della vigilia, prima della rifinitura, il tecnico dell’Avellino, Giovanni Bucaro, presenta la gara contro la Reggiana di Mangone. Un match delicatissimo per il campionato di entrambe le formazioni, separate da un misero punto e con la zona play out dietro l’angolo. Uno scontro diretto che vale doppio e che ancora di più testerà il reale valore dell’Avellino e il livello di crescita mostrato dalla formazione biancoverde nelle ultime uscite. Dopo la debacle di Vercelli, l’Avellino ha lentamente risalito la china non tanto nei risultati ma quanto nel gioco, nella determinazione e nella voglia di lottare che a Foggia è venuta fuori alla grande.

La Reggiana è il primo passo di un mese di sicuro non decisivo ma fondamentale nel campionato dei biancoverdi. Ne è consapevole anche il trainer siciliano: “Tutti i punti sono importanti – esordisce cosi Giovanni Bucaro, proseguendo nell’analisi a lungo termine – In questo mese ci attendono, compreso la Coppa Italia, 5 partite; sarà quindi un mese importante e determinante che insieme al finale di girone di andata può essere fondamentale per il nostro campionato. E’ importante cominciare a cambiare marcia anche a livelli di risultati. Come detto già in passato, la squadra è in crescita partita dopo partita; è normale però che per fare bottino pieno dobbiamo metterci qualcosa in più, già da domani (domenica 06 novembre ndr), dove incontriamo una squadra (la Reggiana ndr) che nelle ultime trasferte ha sempre fatto bene. Poi leggo sempre che la Reggiana è in emergenza: bisogna capire quali sono i titolari visto che a Foggia, ne mancavano 8, ma hanno vinto facile 2 a 0; a Benevento la stessa cosa, su un campo difficile hanno pareggiato 2 a 2 e sono stati raggiunti nel finale con un dubbio calcio di rigore, nonostante l’emergenza. Emergenza ovviamente tra virgolette, perché bisogna capire di che emergenza si tratta.  Quindi non c’è un avversario facile, sono tutte partite difficili, dove i punti valgono e valgono anche parecchio, dove al di là dei nostri miglioramenti dobbiamo cominciare a pensare che la vittoria è importante e, questo, già da domani dove mi auguro che questo possa avvenire anche in base ai miglioramenti mentali e, anche, sotto il profilo del gioco che abbiamo evidenziato nelle ultime uscite e, spero che con questi due fattori si riesca a fare bottino pieno contro gli emiliani”.


La Reggiana, malgrado l’ultima sconfitta in trasferta nel derby emiliano contro il Carpi (3-1), fuori casa(come ricordato dallo stesso tecnico dei lupi), non è un avversario da sottovalutare; nonostante i continui allarmismi che giungono dall’Emilia, Benevento e Foggia sono un monito sul quale la squadra biancoverde deve riflettere. Contro la Regia vietato rilassarsi, bisogna continuare sulla strada intrapresa dall’Avellino nelle ultime settimane. Bucaro su questo è chiaro: “Si, dobbiamo continuare su questa strada, dobbiamo essere sempre compatti, abbiamo dei singoli anche molto bravi, ma per fare bene devono mettersi al servizio della squadra. Questo perché, se siamo organizzati,  se siamo equilibrati, se ci mettiamo la giusta cattiveria agonistica possiamo di sicuro fare bene. Come nel primo tempo di Foggia, anche nel secondo non abbiamo fatto male, nonostante siamo entrati all’inizio un po’ sottotono. Dopo la prima occasione del Foggia siamo un po’ calati a livello mentale, ci siamo preoccupati un po’ troppo e abbiamo concesso i fianchi agli avversari. Questo nel primo quarto d’ora della ripresa, ovviamente non si deve ripetere, però in ogni partita può capitare il momento difficile, l’importante è non scomporsi e restare sempre uniti come abbiamo fatto sia contro il Foggia ma anche, nonostante il risultato avverso, contro la Ternana.  Quindi la ricetta giusta per fare bene e portare a casa buoni risultati è continuare in questi miglioramenti, restare sempre uniti e metterci il cuore perché queste partite si vincono anche con il cuore. Mi auguro che domani mettendoci questi elementi riusciamo a vincere la partita, perché ne abbiamo bisogno per il morale e per dare un po’ di entusiasmo alla tifoseria”.

L’Avellino in queste prime dieci giornate di campionato oltre ai soliti problemi difensivi, soprattutto su calci piazzati ha peccato anche di cinismo in fase realizzativa: “Si è vero, questo (il cinismo ndr) un po’ ci manca, però secondo me ci arriveremo perché la squadra è in netto miglioramento. Siamo quasi alla dodicesima giornata e anche i ragazzi che provenivano da campionati inferiori e non avevano la giusta esperienza, stanno pian piano migliorando e questa caratteristica si acquista solo con il tempo. Abbiamo De Angelis, oramai recuperato fisicamente, visto che a Foggia è partito dall’inizio e contro la Ternana è subentrato a partita in corsa, quindi con lui acquistiamo un po’ più di esperienza che di sicuro ci può dare una mano in più”. Dopo l’attacco, capitolo difesa: la coppia LabriolaCardinale a Foggia non si è comporta male, anzi ha disputato una buona gara, contro la  Reggiana si va verso una riconferma:”  E’ probabile che vengano riconfermati. – il tecnico però ovviamente si coccola anche Porcaro e per la prima volta apre al rientro di Puleo Però sono contento anche di Porcaro, abbiamo 3 centrali di ottima qualità ai quali prossimamente si aggiungerà anche Puleo; non penso già in questa settimana ma dalle prossime di sicuro potrà dare il suo prezioso e importo contributo. Quindi contro la Reggiana credo che confermo la coppia centrale che ha giocato a Foggia (Cardinale-Labriola ndr). Questo ovviamente non è una bocciatura per Porcaro; sono tutti e 3 validi elementi, ci possono stare partite dove fai bene e altre dove fai meno bene, è normale che questo è un ruolo dove serve una certa continuità e quindi domani penso di dare quella continuità anche proseguendo quello che di buono è stato fatto a Foggia”.

Dopo un precampionato quasi da protagonista, il biondo ex Pescara, Calvarese, non ha trovato tanto spazio. In queste prime 10 giornate di campionato, prima gli è stato preferito De Gol poi Zappacosta, in seguito  il decentramento di Labriola ed infine l’arrivo di Zammuto. Sull’out basso di destra, per il baby classe 1992,  non c’è stato molto spazio, tanto che ha collezionato solo due gettoni di presenza, subentrando sempre a gara in corso per un complessivo di solo 25 minuti giocati. Contro la Regia ci sarà un’opportunità  per Calvarese di partire nell’undici titolare? :“Siamo in tanti, Calvarese è un terzino destro, in quella posizione giocano lui e Zammuto, quindi li provo sempre tutti e due. Però vale lo stesso discorso fatto per la coppia centrale: ho bisogno di dare alla squadra una certa continuità, abbiamo la fortuna di non avere grossi problemi fisici in quel ruolo e quindi possiamo e dobbiamo dare continuità in un reparto, soprattutto quello difensivo, dove la continuità è importante. In questa ottica mi spiace che ci sia Ricci squalificato, però, ripeto, non possiamo cambiare ogni domenica uno o due elementi perché diventa difficile. In fase difensiva bisogna assimilare dei concetti fondamentali e questi li si assimilano giocando con una certa continuità insieme”.


In settimana s’è fatta l’ipotesi di un avanzamento di Stigliano sulla corsia di sinistra: “Si lui (Stigliano ndr) ha anche quelle caratteristiche perché ha corsa, ha buona gamba ed è normale che potrei riproporlo in versione più avanzata. Però domani con la squalifica di Ricci ho un buco sull’out basso di sinistra ed è difficile che Stigliano possa giocare davanti perché ho bisogno di coprire quel ruolo. Ovviamente però il ragazzo, per le qualità che ha, si può adattare bene a giocare in posizione più avanzata rispetto a quella dove gioca attualmente. Giocare in posiziona più avanzata può anche essere un ruolo per lui; è un giovane classe 1992 e magari a livello fisico deve crescere ancora rispetto ad altri e quindi potrà avere qualche difficoltà iniziale. La politica nostra è proprio questa, dobbiamo far cresce questi giovani mettendo in conto gli errori che essi comunque possono commettere. Quindi la politica di quest’anno dell’Avellino è questa. Ovviamente ci sono dei pro e dei contro, è normale che un giocatore più esperto possa dare qualcosina in più, però questi ragazzi devono crescere. Secondo me, Stigliano fino ad oggi ha fatto bene e può continuare a crescere, ovviamente questo lo può fare solo continuando a giocare, perché più gioca più acquisisce personalità ed esperienza”.

A Foggia si è rivisto il 4-3-3 accantonato dopo le prime e non brillanti prestazioni della squadre per il più equilibrato 4-4-2 con il quale la squadra sembrava esprimersi meglio. Contro i dauni, l’Avellino giocando con il 4-3-3 non s’è comportata male tutt’altro ha disputato una buona prova generale, è facile rivedere questo modulo anche contro la Regia?: “Per domani ancora non ho deciso quale modulo userò. Stiamo lavorando su entrambi i moduli. La squadra ha le caratteristiche per giocare indipendentemente con l’uno o con l’altro senza grosse difficoltà. Generalmente scelgo il modulo anche in base all’avversario. Su questo punto devo vedere un po’, perché la Reggiana cambia spesso il suo modo di giocare. Gioca o con i 3 o con i 4 centrocampisti non ha un andamento specifico, non utilizza sempre lo stesso modulo e quindi non gioca sempre alla stessa maniera. Quindi prima di scegliere il modulo si devono studiare per bene le caratteristiche dell’avversario. Ripeto ancora, non ho deciso quale dei due preferire, questo lo farò domani prima di redigere la formazione da mandare in campo dal primo minuto. In settimana abbiamo lavorato su entrambi i moduli e vedremo nel corso della partita se preferire l’uno o l’altro”.

Infine Bucaro illustra le armi per battere la Reggiana e per tornare ad instaurare sul manto erboso del Partenio-Lombardi la vecchia e cara  <<Legge del Partenio>> che in queste prime 5 uscite stagionali, non è stata applicata con la giusta continuità, infatti ha visto l’Avellino uscire, per ben 3 volte su 5,  sconfitto davanti ai propri sostenitori: “Sicuramente dobbiamo proseguire sulla strada intrapresa e continuare a migliorarci partita dopo partita.  Poi è normale che giochiamo in casa dove abbiamo già perso tre partite e non possiamo continuare a seguire questa pericolosa consuetudine.  Non è facile venire a giocare da avversario al Partenio, anche io ne so qualcosa quando venivo da avversario. Quindi dobbiamo essere più scaltri e più cattivi anche a livello agonistico perché il Partenio è la nostra casa e deve diventare il nostro fortino. Non ci possiamo più permettere di regalare tra virgolette le vittorie agli avversari, quindi ci vuole senz’altro più cinismo ma anche più presenza in campo a livello fisico, di voglia e di cattiveria agonistica.  Perché ripeto per gli avversari non è facile venire a giocare al Partenio e noi dobbiamo essere bravi a sfruttare questa arma che ci può dare tanto da qui alla fine del campionato”.

Pietro Esposito

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