A San Siro gli uomini di Guardiola si impongono per 3-2 ed il Milan si qualifica come seconda forza del girone. Gran gol di Boateng
Una gara altamente spettacolare, condita da cinque gol e tantissime emozioni, che ha confermato lo strapotere del Barcellona ma, allo stesso tempo, ha anche dato grandissime certezze al Milan. Il big match del “Meazza” è terminato con il risultato di 3-2 in favore dei catalani, ma i rossoneri hanno fornito una buonissima prestazione, rimontando per ben due volte il vantaggio della formazione allenata da Guardiola. Per il Milan, però, il sogno del primato si infrange nel momento del terzo gol spagnolo.
Allegri manda in campo un undici abbastanza offensivo, preferendo Robinho al rientrante Pato. Torna dal primo minuto anche Boateng, dopo la squalifica che gli ha fatto saltare due giornate di campionato, mentre a centrocampo Aquilani vince il ballottaggio con Ambrosini. Oltre all’ex juventino, la diga di centrocampo è composta anche da Seedorf e Van Bommel, mentre in difesa giganteggia la coppia Nesta–Thiago Silva, con l’esperienza di Zambrotta preferita alla corsa di Antonini. Dall’altra parte, invece, Guardiola manda Piquet in panchina e piazza Mascherano al centro della retroguardia. Il giovanissimo Thiago Alcantara viene preferito all’ex Udinese Sanchez.
L’avvio di gara è subito entusiasmante, con il Milan che parte a spron battuto. A passare in vantaggio, però, è il Barca: al 14’, infatti, su un cross radente di Keita interviene goffamente Van Bommel che, nel tentativo di anticipare Xavi, beffa Abbiati. Passano appena due minuti ed i blaugrana potrebbero già raddoppiare, se non fosse per il miracolo del portiere rossonero su un tiro ravvicinato di Fabregas. Al 18’ si fa vedere anche il Milan: su un tiro-cross di Boateng la palla termina sui piedi di Robinho che, a mezzo metro dalla porta di Valdes, calcia clamorosamente alto. Due giri di orologio e i rossoneri pareggiano con Ibrahimovic che, servito in area da Seedorf insacca di piatto alle spalle dell’estremo difensore spagnolo. Al 22’, invece, Messi calcia sulla traversa da due passi, graziando Abbiati. Il portiere del Milan, poi, si supera al 25’ con un’uscita bassa sui piedi di Villa lanciato a rete. Il nuovo vantaggio ospite è nell’aria e arriva al 29’, quando l’arbitro decreta un rigore per un fallo di Aquilani su Xavi. Dal dischetto si presenta Messi che insacca alle spalle di Abbiati. Al 33’, ancora il portiere del Milan è chiamato alla grande parata su un tiro di Villa, ripetendosi al 39’ su Leo Messi. Al 40’ Robinho viene atterrato in area di rigore: l’episodio è dubbio, ma l’arbitro lascia proseguire. Il Milan si fionda in avanti e nel recupero sfiora il pari con Thiago Silva, il cui colpo di testa termina di poco a lato.
Nella ripresa, Allegri manda in campo Pato al posto di uno spento Robinho. La prima opportunità, però, è del Barca: al 5’, infatti, Messi calcia sull’esterno della rete da buonissima posizione. Il Milan reagisce e al 9’ pareggia grazie ad un gioco di prestigio di Boateng che, dopo aver saltato Abidal con uno spettacolare colpo di tacco, insacca prepotentemente sul primo palo. Al 18’ il Barcellona torna nuovamente in vantaggio: Messi serve Xavi che, liberatosi in area piccola, realizza il terzo gol blaugrana. La gara si addormenta e la squadra di Guardiola si dedica soprattutto al possesso palla. Al Milan non basta gettare il cuore oltre l’ostacolo nei minuti finali per evitare una sconfitta che, comunque, non fa molto male, visto che i rossoneri sono già qualificati agli ottavi di Champions.
TABELLINO MILAN (4-3-2-1): Abbiati 7; Abate 6, Nesta 6 (21’st Bonera sv), Thiago Silva 6.5, Zambrotta 6; Aquilani 6.5, Van Bommel 6 (27’st Nocerino sv), Seedorf 6; Robinho 5.5 (1’st Pato 5.5), Boateng 7.5; Ibrahimovic 6.5. A disp.: Amelia, Antonini, Ambrosini, Emanuelson. All: Allegri.
BARCELLONA (4-3-3): Valdes 6; Puyol 7, Mascherano 6.5, Busquets 6.5, Abidal 7; Xavi 7.5, Keita 7, Fabregas 7 (35’st Pedro sv); T.Alcantara 6.5 (46’st Dos Santos sv), Messi 8, Villa 6.5 (23’st Sanchez 6.5). A disp.: Pinto, Pique, Maxwell, Fontas. All: Guardiola.
Matteo Porfiri