Ennesimo divieto per i tifosi rossoblu in questa stagione davvero travagliata per quanto riguarda il tifo a San Benedetto del Tronto.
“…chiede che l’incontro di calcio ‘Jesina-Sambenedettese’ in programma per domenica 13 novembre 2011 alle ore 14:30 allo stadio ‘Carotti’ di Jesi venga disputato senza la presenza dei tifosi ospiti”.
La notizia era già ufficiosa, si attendeva a giorni l’ufficialità. Questa volta i tifosi rossoblù non sono stati colti di sorpresa, la trasferta a Jesi si presentava come un’occasione troppo ghiotta per la Questura di Ancona. Pertanto il popolo sambenedettese si trova costretto, per la terza volta, a seguire la propria amata da San Benedetto. Seppur con tutti gli acciacchi iniziali, ed i continui colpi di negligenza, i rossoblu di Mister Palladini venivano dalla conquista dei 7 punti consecutivi, e sicuramente avrebbero avuto bisogno del sostegno della Curva Nord in campo in quel di Jesi.
Eppure, a distanza di un anno, lo stesso divieto. Una punizione come quella di far giocare un match come Samb – Civitanovese a porte chiuse, risultava già pesante. Ma evidentemente si stava sottovalutando la situazione. I tifosi hanno più volte chiesto alla società d’intervenire a riguardo. Cosa che, in realtà, è avvenuta in occasione della squalifica dello stadio Riviera delle Palme, senza però alcun esito positivo. Imponendo il divieto di trasferta per “i tifosi ospiti” , si impedisce a tutti i cittadini residenti nella Provincia di Ascoli Piceno ad assistere ad una manifestazione sportiva pubblica. I tifosi rossoblu si dicono stanchi di pagare per colpe altrui.
Viene sempre più spesso da chiedersi come mai una squadra di serie D, senza un recente motivo, venga costantemente punita con queste restrizioni. Il divieto di trasferta è però un problema con cui la Samb si trova a lottare già da anni senza vedere via d’uscita. Il tutto ha recato danni non solo alla tifoseria e alla squadra (che scende spesso in campo senza il sostegno dei propri tifosi) ma, in occasione dell’incontro con la Civitanovese, disputato a porte chiuse, si è recato un danno anche e soprattutto alle casse della società.
“L’anno scorso non ci hanno mandato a Jesi quindi non possiamo aver fatto niente che giustifichi quest’ultimo divieto”, esclama esasperato un tifoso rossoblu. “Io sono sconvolto da Samb-Civitanovese. Un gemellaggio come il nostro, considerando anche la festa dell’anno scorso, non può non far pensare a una punizione mirata contro la Samb e noi tifosi. Paghiamo sempre noi!”, commenta un altro.
I ragazzi di Mister Palladini, pertanto, dovranno vedersela con gli jesini davanti ad una curva ospiti vuota. Da San Benedetto si incrociano le dita, sperando di riuscire a conquistare altri 3 punti, a dimostrazione che, seppur con tutto contro, la Samb ha ancora da dire la sua. Tutti i sambenedettesi sono quindi pronti a sintonizzarsi, come meglio possono, domani alle ore 14:30 per seguire l’amata squadra, come sempre con il cuore in gola. Si soffre sugli spalti, ma per un sambenedettese, a casa, si soffre doppio.
Giada Pignotti