Inter sempre più in difficoltà. Priva di un modulo definito, la squadra neroazzurra è incappata mercoledi sera nella seconda sconfitta consecutiva davanti al proprio pubblico che mostra un pò di disaffezione.
Considerate se questa è una squadra, che lavora nel fango di “San Siro”, che continua a fare magre figure davanti ad un pubblico amico sempre meno presente. La festa di Sant’Ambrogio, patrono di Milano, ha fatto il suo portando tanta gente lontana dall’impianto meneghino. Tuttavia anche il fatto che l’Inter fosse già qualificata per gli ottavi ha influito sul così basso numero di spettatori presenti per la gara col Cska. Tifosi sempre meno riconoscenti verso una squadra in costante difficoltà, indifferentemente dall’allenatore, indifferentemente dall’avversario, sia esso lo Shalke 04, l’Udinese o un Trabzonspor qualunque. Il problema non è l’allenatore, visto che l’Inter ne ha cambiati parecchi, bensì un gruppo di giocatori troppo in là con gli anni.
C’è un chiaro bisogno di un ricambio generazionale. Van bene i giovani, pagati poco (o addirittura comprati a parametro zero, come Faraoni) ma prima di pensare al futuro bisognerebbe pensare al presente. L’Inter ha in casa i campioni di domani, ma oggi non ha più calciatori in grado di fare la differenza. Quelli sono in infermieria. O sulla tabella degli acquisti delle concorrenti. La società neroazzurra non è più in grado di compiere grosse spese, e questo è un dato di fatto. Per cui i “Top Player” rimarranno sempre lontani da Milano, o al massimo arriveranno sull’altra sponda del Naviglio. Una scelta, quella di puntare al risparmio in un momento di crisi globale e in vista del Fair Play Finanziario, che non sta portando i risultati sperati. L’Inter riesce a trovare difficoltà contro chiunque.
Il centrocampo è il reparto meno efficiente, dove nessun giocatore può garantire corsa e atletismo. Urge intervenire per colmare queste gravissime lacune, ma le ultime interviste rilasciate dagli addetti ai lavori non fanno dormire sonni tranquilli a Claudio Ranieri, che in cuor suo si aspetterebbe due sacrosanti rinforzi per ogni reparto. Ed invece no. Arriverà un solo difensore e un solo centrocampista (Moratti dixit). Il mediano in questione forse non sarà Kucka, il cui agente ha dichiarato di essere in conflitto col giocatore. A gennaio, dunque, l’Inter cercherà di comprare calciatori utili ma poco conosciuti, a prezzo modico. Cedendo magari qualche calciatore in esubero, o che sta deludendo le aspettative, vedi Diego Milito, riuscito a sbagliare l’incredibile nella disfatta di Champions di mercoledi sera. Il Principe è recidivo in errori da pochi centimetri e quindi alla prima offerta potrebbe essere lasciato partire.
Gianluca Pepe
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