La sosta è terminata e alla vigilia del ritorno in campo dei lupi, il tecnico biancoverde, Giovanni Bucaro, presenta il prossimo impegno dell’Avellino: “Contro il Foligno inizia un altro campionato. Sarebbe bello ma anche molto difficile ripetere il girone di andata!”
Al termine dell’allenamento di rifinitura consueta conferenza stampa della vigilia per il trainer biancoverde Giovanni Bucaro. Il campionato riprende con la prima giornata del girone di ritorno (18a di campionato) e l’Avellino sarà ospite del fanalino di coda Foligno, allenato da Giovanni Pagliari. Nonostante l’ultimo posto in classifica gli umbri nelle ultime due uscite casalinghe hanno ottenuto 2 vittorie e proveranno contro l’Avellino a conquistare la terza vittoria consecutiva con l’obiettivo di provare un’insperata rincorsa salvezza.
RIPETERE IL GIRONE DI ANDATA – Bucaro fissa già l’obiettivo per il girone di ritorno. Le aspirazione sono quelle di ripetere la bella cavalcata del girone di andata mentre le certezze vanno costruite giornata dopo giornata :“Le aspirazioni sono almeno quelle di ripetere quello che abbiamo fatto nel girone di andata. Sarebbe veramente bello, nel senso anche positivo per l’Avellino. Le certezze? Quelle le dobbiamo creare domenica a dopo domenica. Diciamo che qualcosa abbiamo perché siamo cresciuti tanto ma altre vanno conquistate partita dopo partita. – esordisce cosi il tecnico siciliano dell’Avellino che poi aggiunge – Ora è normale, inizia un altro girone: il girone di ritorno è sempre diverso quindi si parte tutti da zero punti. Al di la delle due-tre squadre che stanno davanti a tutti, poi per il resto c’è equilibrio quindi si parte da zero. Noi dobbiamo giocare partita dopo partita, pensando di fare il massimo, sarà difficile, sia per noi che per loro. Gia da domani, dopo oltre 20 giorni di sosta, è sempre un rebus all’inizio, la prima partita soprattutto; però dipende da noi: se giochiamo con umiltà e con la voglia che abbiamo avuto nelle ultime partite, allora il traguardo è alla nostra portata e anche di conseguenza la partita di domani, se no diventa difficile perché nei momenti in cui perdiamo umiltà, voglia ed entusiasmo diventiamo una squadra vulnerabile, quindi sarebbe deleterio”.
MILLESI C’E’– In settimana c’era qualche preoccupazione riguardo alle condizioni di Ciccio Millesi che si è fermato nell’allenamento di mercoledì 4 gennaio, per un problema muscolare. Bucaro rassicura tutti sulle condizioni del capitano che sembra possa essere tra i titolari nella gara di Foligno: “Millesi ha recuperato diciamo da quel piccolo problemino che aveva avuto. È normale che non è ancora al 100% però penso che per domani dovrebbe farcela”.
CONVOCATI PEZZELLA E MASSIMO, MOXEDANO RESTA A CASA – Il tecnico irpino spiega anche i motivi che hanno portato all’esclusione del neo arrivato Moxedano che, a differenza degli altri due nuovi, non è stato convocato dal tecnico per la trasferta umbra: “Non è stato convocato perché lui (Moxedano ndr) è arrivato da poco come gli altri due nuovi. Nel ruolo suo siamo in tanti. In questo momento loro (Moxedano, Pezzella e Massimo ndr) devono crescere, si devono abituare a certi meccanismi, quindi ci vorrà un po’ di tempo. Quindi visto che in quel ruolo ho diverse opzioni in questo momento diciamo vado sul sicuro, nel senso che a livello fisico so cosa mi possono dare quelli che ho a disposizione da 5 mesi. Gli altri due invece, Massimo e Pezzella, ricoprono due ruoli dove invece numericamente non siamo in tanti; è stato più facile per loro essere convocati, poi domani vediamo se in campo o in panchina”.
PEZZELLA TITOLARE UNO DEI DUBBI DELLA VIGILIA – Il tecnico dell’Avellino parla anche del possibile impiego dell’ex Juve Stabia dal primo minuto contro il Fologno: “Ho pensato a questa soluzione. Lui (Pezzella ndr) si allena con noi dal 27-28 dicembre quindi da poco, poi c’è stata la sosta. Fisicamente sta bene. È normale che non ha la partita perché non gioca da maggio scorso. La partita è importante: ti può allenare anche tanto, ma quando non hai il ritmo partita rischio di fare fatica. Mi auguro che piano piano riesca a trovare la condizione. Ovvio che per trovare la condizione deve anche giocare però siamo all’inizio e quindi è una scelta che farò domani rapportate ad alcune situazioni, under non under”.
NON BISOGNA GUARDARE LA CLASSIFICA, IL GIRONE DI RITORNO E’ UN ALTRO CAMPIONATO – Il trainer siciliano è conscio delle difficoltà e dei rischi che l’Avellino corre alla ripresa dopo la sosta contro il fanalino di coda del girone: “Il rischio è sempre quello. Se perdiamo umiltà, perdiamo entusiasmo, voglia di crescere, allora diventiamo vulnerabili e diventiamo una squadra debole. Il rischio maggiore è quello di sottovalutare l’avversario, perché si pensa <<vai a Foligno, sono ultimi in classifica>>, anche se in realtà non sono ultimi, ma penultimi perché hanno i quattro punti di penalizzazione e credi che sia tutto facile. Ma non è così. L’ho detto prima, anche perché loro si sono rinforzati e lo hanno fatto anche bene. Hanno l’obiettivo quindi, rispetto a noi, hanno qualcosa i più nel senso che si giocheranno il tutto per tutto perché vogliono agguantare la salvezza diretta, saranno ancora più spregiudicati. Noi abbiamo solo da perdere perché se non siamo bravi rischiamo di fare brutte figure e il problema, è quello di rimanere umili, non guardare la classifica perché inizia un altro campionato, il girone di ritorno è un altro campionato. Quindi l’unico problema può nascere dalla nostra testa”.
8 GARE IN DUE MESI AL TERMINE DELLE QUALI SI TIRERANNO LE PRIME SOMME – Bucaro fa anche un’analisi sul campionato e sulle altre compagini del girone A di Prima Divisione che precedono i lupi: “Taranto e Ternana hanno sicuramente un vantaggio notevole sulle altre, tranne se succede un qualcosa di imponderabile. Ovvio che nel calcio tutto può succedere però credo che il campionato se lo contenderanno loro fino alla fine. Dietro di loro il Carpi si è rinforzato, il Benevento, da quello che leggo, potrebbe rinforzarsi in maniera notevole, è in palla quindi penso che sarà una di quelle squadre che riuscirà a centrare l’obiettivo play off. Poi le altre che sono davanti in questo momento, come lo stesso Pisa, vedo che stanno prendendo giocatori importanti e quindi può diventare una corsa a più squadre. – anche l’Avellino si è rinforzata ma Bucaro non vuole proprio parlare di obiettivi diversi dal discorso salvezza – Noi, lo dico sempre, dobbiamo guardare la partita singola. Il nostro lavoro è quello di migliorare, di cercare di ottenere il massimo, sia magari con il Foligno, ma anche con il Taranto, o la Ternana, nel senso di provare a vincere, poi ci riesci, non ci riesci fa parte del gioco. Non posso dire in questo momento dove può arrivare(l’Avellino ndr), è normale che questi due mesi, gennaio e febbraio, sono due mesi importanti secondo me e ripeto, dipende da noi. Può succedere di tutto. Il nostro obiettivo rimane quello perché il calcio è imprevedibile quindi non bisogna mai pensare o montarsi la testa con dire, faccio…così non va . Ripeto noi dobbiamo giocare partita dopo partita. Abbiamo queste 8 partite in due mesi e poi da li, diciamo, tiriamo un po’ le somme…vediamo dove siamo, mi auguro di stare il più alto possibile ma mi rendo conto che comunque sarà difficile perché comunque nel ritorno i punti contano di più, le partite diventano più equilibrate e quindi non posso dire che l’obiettivo è…ripeto l’obiettivo è quello di migliorare”.
<< MI AUGURO DI OTTENERE IL MASSIMO!>> – Infine Bucaro chiude la conferenza stampa chiedendo ai suoi il massimo in una gara sulla carta facile ma che nasconde numerose insidie: “Mi auguro di avere un Avellino come quello che ha finito il girone di andata, al di la della sconfitta di Taranto. Pimpante, voglioso, umile, questo ci deve essere sempre, perché ripeto domani, diciamo sulla carta, potrebbe essere, vedendo la classifica, una partita abbordabile. Ma non sarà così, nell’ultimo turno casalingo hanno battuto il Carpi(il Foligno ndr). Quindi, ripeto, per me è una gara difficile però dipende sempre da noi. È normale che noi dobbiamo cercare di ottenere il massimo; mi auguro che la squadra ci riesca però per ottenere il massimo ci vuole grande cuore, grande voglia”.
Pietro Esposito