Consueta conferenza stampa della vigilia per il tecnico dell’Avellino, Giovanni Bucaro. Il trainer biancoverde ritorna sulla sconfitta di Foligno e presenta il prossimo impegno di campionato della sua squadra, quello contro il Pisa di Dino Pagliari.
Conferenza stampa della vigilia per il tecnico dell’Avellino, Giovanni Bucaro che, prima dell’ultimo allenamento di rifinitura incontra i giornalisti per ritornare sulla sconfitta del “Blasone” di Foligno (nel turno precedente), ma soprattutto per presentare la prossima sfida che vedrà domani (oggi per chi legge ndr) l’Avellino ospitare il Pisa di Dino Pagliari.
CON IL PISA PER RISCATTARSI E RIPARTIRE – Si parte analizzando la sconfitta contro il Foligno che deve essere da monito per il riscatto:: “La squadra deve crescere, costruire, ha un progetto…bisogna riprendere subito a fare risultati perché nel girone di ritorno i punti contano e contano molto – Continua con questo pensiero, Bucaro, aggiungendo che – La squadra deve avere super motivazioni indipendentemente dalla squadra avversaria. Non è detto che le motivazioni portino alla vittoria, ma devono esserci…giocare a 100 all’ora, avere grandi ritmi, per poter essere una grande squadra”.
LE ASSENZE E IL CAPITOLO MOXEDANO – Si passa poi ad analizzare la formazione (non ancora definita e sempre scelta in base alle caratteristiche dell’avversario). Le assenze di Malaccari e di Millesi per quanto possano <<pesare>> alla squadra, non saranno un deficit , infatti Bucaro è “convinto che chi giocherà, li potrà sostituire alla grande perché daranno tutto e faranno bene”. Proprio l’assenza del capitano poteva essere l’occasione buona per vedere all’opera Moxedano che, per caratteristiche è l’elemento che più si avvicina a quelle di Millesi. Il trainer siciliano nonostante abbia una buona stima dell’ex Neapolis: “è un ragazzo valido, che potrà dare una mano a quest’Avellino” lascia capire che almeno inizialmente contro il Pisa partirà (al massimo) dalla panchina: “Come gli altri due è arrivato da poco. Si deve ancora inserire nel contesto. Ha quelle caratteristiche, magari come le hanno Herrera e Falzerano. Non so domani se giocherà. In caso non giochi è solo perché non lo ritengo ancora pronto e ha bisogno un po’ di inserirsi in questo meccanismo. Anche a livello fisico ha cambiato metodologia e l’ha un po’ pagato”.
I DUBBI E LE SCELTE PER LA FORMAZIONE ANTI-PISA – Come da sua abitudine non scopre le sue carte il tecnico dell’Avellino che, però fa una disamina settore per settore sulle possibili scelte per il match contro i toscani. Sulla difesa (solita pecca su cui si sta lavorando e che per stessa ammissione del tecnico: “pur subendo poco a livello di azioni continua a prendere troppi goal”) l’interrogativo ruota sul dubbio Pezzella–Ricci: “Pezzella ti dà più esperienza, Ricci ti dà più freschezza atletica, inoltre ha anche le qualità per fare il centrocampista”. A proposito di centrocampo, l’assenza di Malaccari apre nuovi scenari, e l’attenzione si concentra su uno degli ultimi arrivi: Massimo, anche se Bucaro non nasconde le sue preoccupazioni(ritmo partita e salto di categoria): “Massimo come caratteristiche e capacità è un centrocampista centrale e, come play-maker è di ruolo, mentre Malaccari è adattato in quella posizione anche se ha sempre fatto bene. Domani sarà la prima(per Massimo ndr), è da 4-5 mesi che non gioca una partita vera. L’anno scorso era in C2. L’effetto C1, l’esordio, una piazza importante come Avellino può avere i suoi pro e i suoi contro quindi non diamogli tante pressioni però secondo me con le qualità che ha può fare bene in quest’Avellino”. In attacco per il gioco degli under se in difesa giocherà uno tra Zappacosta e Ricci(entrambi under), il terzo elemento del tridente d’attacco, largo sulla destra potrebbe essere l’ex Milazzo Lasagna. Bucaro pur elogiando la duttilità del suo calciatore fa capire che la scelta non è cosi scontata: “Lasagna è il giocatore che ho adattato di più. A Pavia giocando da esterno ha cambiato la partita. Non penso sia un problema di ruolo ma più un discorso di indole. Fabrizio è uno che si accontenta un po’, deve migliorare in questo. Comunque non c’è solo lui, abbiamo altri per ricoprire quel ruolo. Ultimamente sia Falzerano che Herrera hanno giocato un po’meno, può darsi che domani hanno la possibilità di far vedere il loro valore. Penso che come assetto sarà quello delle ultime domeniche”.
PRIMA LA SALVEZZA…POI DARE IL MASSIMO PER CENTRARE ALTRI OBIETTIVI – Infine si analizza nuovamente l’obiettivo della squadra. Molti vanno oltre con il pensiero e pensano anche ai play–off, come lo stesso presidente Cipriano. Bucaro però vuole restare con i piedi per terra: “Da allenatore però, è normale che devo guardare alla realtà dei fatti. Magari andassimo in B, sarei la persona più felice e festeggerei per un mese di fila però purtroppo devo guardare la realtà e il progetto iniziale. Non significa che non può cambiare, ma per noi la cosa più importate è fare punti per raggiungere quell’obiettivo. Nel momento in cui, e mi auguro il più presto possibile perché la squadra ha le capacità e si prospetta, è normale che noi faremo di tutto, cioè nessuno qua si tira indietro. E’ giusto che ci siano delle ambizioni. Le ambizioni le ho io, le ha la squadra, le ha la società però purtroppo la realtà in questo momento è questa . Se oggi avessimo 40 punti direi <<Dobbiamo arrivare primi>> però purtroppo la situazione è diversa. Noi dobbiamo fare più punti possibile, dobbiamo combattere per farli perché il girone di ritorno, è un campionato diverso, dove subentrano tanti fattori particolari. Quindi dobbiamo rimanere così, in questo momento il nostro obiettivo è quello e lo dobbiamo raggiungere al più presto possibile anche a calci e morsi perché è troppo importante poter dare un futuro all’Avellino”.
Pietro Esposito