Nella consueta conferenza stampa del martedi ha incontrato i giornalisti il centrocampista dell’Avellino, Angelo DAngelo, per analizzare gli errori di Foligno e presentare il prossimo match contro il Pisa

Angelo D'Angelo

(Foto Archivio) Il centrocampista dell'Avellino - ANGELO D'ANGELO

Al termine della seduta di allenamento, con cui è ripresa la preparazione dell’Avellino in vista del prossimo impegno di campionato contro il Pisa, ad incontrare la stampa per la consueta conferenza stampa del martedì è stato il centrocampista Angelo DAngelo. Il vice capitano dell’Avellino (17 presenze e 3 goal in stagione) tra i protagonisti dell’esaltante seconda parte del girone di andata è tornato sul brutto momento che stanno vivendo i lupi culminato con la seconda sconfitta consecutiva a Foligno e ha presentato la prossima gara che dovrà affrontare la formazione biancoverde.

<<ABBIAMO SBAGLIATO PARTITA>> – La conferenza stampa parte con l’analizzare la brutta sconfitta di Foligno: “Diciamo che è la classica partita dopo le feste che è andata male. Penso che i primi minuti si è visto un buon Avellino anche se la manovra era un po’ lenta e macchinosa. – esordisce cosi il centrocampista biancoverde – Si prospettava un esito positivo per noi. Purtroppo loro alla prima occasione hanno fatto goal e questo ci ha tagliato le gambe. Abbiamo sbagliato partita, cerchiamo di metterla subito da parte e di guardare già alla prossima gara. Pensiamo subito al Pisa perché dobbiamo dare una svolta e dobbiamo continuare a vincere.

METTERE DA PARTE IL FIORETTO E PREPARASI ALLA BATTAGLIA – Al calciatore biancoverde, una delle anime dello spogliatoio irpino, si chiede da dove ripartire dopo una sconfitta come quella rimediata al Blasone di Foligno: “Noi guardiamo sempre partita dopo partita. Sappiamo che è un Avellino in salute anche se non l’abbiamo dimostrato. Dobbiamo capire che ci sono delle partite dove dobbiamo fare la guerra e non magari provare a giocare perché questo girone di ritorno sarà tutt’altra storia. Ci sono squadre che si devono salvare e quindi fanno dell’agonismo, la loro arma migliore. Dobbiamo prepararci alla battaglia in ogni partita e non solo…bisogna mettere da parte anche il fioretto. – continua la sua disamina il centrocampista di Ascea – Diciamo che, se contro il Pisa sarà l’Avellino di Foligno, comincio gia a preoccuparmi, però penso che faremo comunque una grossa prova, una prova di carattere per vendicare anche quel 3-0 rimediato a Pisa. Dobbiamo dimostrare di essere in salute perché noi vogliamo vincere, vogliamo salvarci il prima possibile. Poi ci tengo a precisare comunque che Foligno è la classica partita dopo le vacanze che sfortunatamente è andata così”.

UNA SQUADRA CHE SI SPECCHIA CON IL CARATTERE DEL PROPRIO MISTER – Un’Avellino apparso decisamente appagato nelle ultime uscite, con l’obiettivo salvezza considerato oramai quasi una formalità. La domanda sorge spontanea: può la mancanza di un obiettivo reale incidere negativamente sul prosieguo della stagione biancoverde? D’Angelo non è d’accordo e spiega il perché:  “Penso che questa squadra si specchia con il carattere del mister, duro e tanta voglia di mettersi in discussione e di fare, quindi penso che ricomincerà a farlo come ha fatto nelle ultime partite. Ora veniamo da due sconfitte consecutive e questo brucia ma penso che il mister ci metterà in riga e di conseguenza risponderemo sul campo.

Quanto all’obiettivo, noi ce lo abbiamo ed è  la salvezza, anche se siamo in vantaggio di tanti punti. Nonostante il vantaggio vogliamo vincerle tutte perché penso che questa squadra con il carattere che ha, può farlo, però può farlo solo se dimostra sempre di aver carattere. Se poi magari viene meno, questa mancanza di carattere, come sottolineava anche Fumagalli, faremo fatica a fare punti; nell’ultima parte di questo campionato dobbiamo dimostrare il carattere con cui abbiamo finito il girone di andata, quella voglia di recuperare, quella voglia di correre…la fame soprattutto: se l’Avellino avrà fame ci toglieremo parecchie soddisfazioni”.


<<CHI HA FAME GIOCA, DIMOSTRA E VA AVANTI>> – Ovviamente, Gennaio è periodo di calciomercato e le continue voci di mercato possono disturbare e distrarre lo spogliatoio biancoverde. Il centrocampista biancoverde è concorde: “Un po’ comunque il calcio mercato disturba perché comunque abbiamo in squadra parecchi giovani che si fanno prendere dai giornali, tv ecc, però sono indottrinati bene perché comunque bisogna guardare il campo, bisogna allenarsi perché in queste categorie il talento viene messo da parte. Chi ha fame gioca, chi ha fame dimostra, chi ha fame può andare avanti. La verità è che io penso alla salvezza perché l’obiettivo primario è la salvezza. A mio avviso punto a vincere tutte le partite. Penso al Pisa e a vincerla, poi si pensa alle altre. Alla fine sommando il tutto possiamo anche arrivare in alto ma adesso punto a vincerle tutte. Anche a Taranto sono andato per vincere. Purtroppo è andata male. Pensiamo a vincere, poi alla fine facciamo i conti”.

UN GIRONE DI RITORNO TUTTALTRO CHE FACILE – Il girone di ritorno non sarà una passeggiata, D’Angelo ne è consapevole: “Per me sarà tutto diverso perché squadre che sono con l’acqua alla gola, danno il tutto per tutto. Sarà battaglia già nel sottopassaggio e negli spogliatoi, anche se giocheremo parecchie partite al nord, sarà una guerra, ma noi siamo abituati a questo. Noi pensiamo di fare bene. Dobbiamo cominciare a capire che il gioco bisogna metterlo da parte, bisogna fare la guerra, perché in campi ostici, anche se magari vai al Nord, squadre come il Carpi ecc, squadre blasonate usano non solo il gioco ma anche l’arma migliore: quella del campo. Ci vogliono 11 guerrieri sempre!!!

LOBIETTIVO RESTA LA SALVEZZA – Nonostante le due sconfitte consecutive, la classifica positiva e l’entusiasmante cavalcata della seconda parte del girone di andata fanno pensare che l’Avellino possa ambire a ben altri traguardi al di là del discorso salvezza. D’Angelo ci tiene a precisare: “Allora precisiamo una cosa: i sognatori devono stare con l’anima in pace: il nostro obiettivo è la salvezza. Sappiamo il valore della nostra forza e quindi l’obiettivo, che è la salvezza, viene prima di tutto. Però è normale che guardando il nostro valore, non andiamo mai in campo per difenderci, noi andiamo sempre per vincere. Quindi ora pensiamo a Pisa, vediamo come va, dobbiamo dimostrare che questo Avellino c’è. Vogliamo dimostrare sempre di più. Vogliamo portare i nostri tifosi allo stadio perché ne abbiamo bisogno, poi quest’anno mi ritrovo in C1…guardo sugli spalti e c’è poca gente”.

LAMORE VERSO LA MAGLIA E UNA PASSIONE – E si chiude la conferenza stampa proprio affrontando una delle note poco felici dell’Avellino del 2011: il poco tifo sugli spalti. La media spettatori bassa si può giustificare con gli obiettivi poco stimolanti fissati da tecnico e società, D’Angelo esprime il proprio giudizio sulla questione tifosi:  “Penso che l’amore verso la maglia è un’altra cosa. È una passione. Penso che il vero tifoso anche nei momenti di difficoltà deve sempre esserci, non è che ora, vinciamo le partite, va bene e tutti vogliono salire sul carro. Da tre anni a questa parte, so le facce di quelli che ci supportano sempre. Sta venendo meno la Curva Sud fuori casa, che ci manca tanto; purtroppo la tessera non permette agli ultras di seguirci e sostenerci anche fuori casa. Però, ripeto, la maglia è un amore, una passione quindi vorrei tanto che la città e anche la provincia si mobilitasse e venisse comunque allo stadio perché noi ne abbiamo bisogno e poi è come un investimento <<Chissà se va bene?, la gente perché non viene allo stadio? Ci da quella spinta in più>> e magari saliamo”.

Pietro Esposito