Non terminano le polemiche dopo il gestaccio di Pepe nel Clasico di mercoledì. Intanto Mourinho difende il suo calciatore:”Io gli credo”

Josè Mourinho

Josè Mourinho

E’ ormai risaputo che tra Real Madrid e Barcellona non corra buon sangue. L’odio calcistico tra le due squadre è stato accentuato nell’ultimo Clasico, disputato mercoledì scorso in Copa del Rey, dove i catalani hanno rimontano l’iniziale vantaggio dei galacticos firmato da Cristiano Ronaldo. Nel mezzo della partita il difensore del Real, Pepe aveva calpestato la mano di Leo Messi. Ancor prima Fabio Coentrao aveva prima abbracciato e poi spintonato la Pulga. Il gestaccio dei due portoghesi ha fatto il giro del web. Wayne Rooney aveva scritto sul suo Twitter “Pepe, che idiota”, riflettendo in pratica il pensiero di milioni di sportivi spagnoli.


Il difensore portoghese si è giustificato dicendo di non averlo fatto di proposito, e Josè Mourinho ha, come spesso succede, provveduto a difendere il suo calciatore: ”Se Pepe dice che non ha pestato di proposito la mano di Messi io gli credo”, ha detto lo Special One. ”Non ho visto che avete dubitato di un giocatore – ha continuato il tecnico portoghese, riferendosi alla Stampa – che aveva rivolto insulti razzisti ad un collega e ha detto che non era vero. Tutti gli hanno creduto”. Il riferimento è a Sergio Busquets, colpevole di aver posto offese razziste a Marcelo. Se Sparta piange, Atene non ride: nelle scorse settimane aveva spopolato su Internet un video con tutte le simulazioni dei calciatori del Barcellona. Insomma, nessuno è perfetto…

Gianluca Pepe