Allo stadio “Blasone” di Foligno, Guidone (12′) confeziona e Zandrini conserva per il terzo successo consecutivo tra le mura amiche dei falchetti di Pagliari. Avellino di Bucaro, arruffone e poco cinico nel primo tempo, scialbo e impalpabile nella ripresa, inizia il nuovo anno con una pesante sconfitta.Espulso Malaccari al 82′. Foligno-Avellino 1-0.

Panettone indigesto per i lupi. Foligno batte Avellino 1-0

Panettone indigesto per i lupi. Foligno batte Avellino 1-0

Riprende il campionato di Prima Divisione Girone A con la prima giornata del girone di ritorno (18/a in totale). Allo stadio “Blasone” di Foligno va in scena la sfida tra i falchetti (padroni di casa) allenati da Giovanni Pagliari e l’Avellino di Giovanni Bucaro. Entrambe le contendenti provengono da sconfitte esterne: gli irpini a Taranto per 2-0 e gli umbri sconfitti nello scontro diretto di Ferrara con la Spal per 3-2. All’andata, nel posticipo della prima giornata di campionato, l’Avellino ebbe la meglio per 2-0 con le reti di De Angelis e D’Angelo nella ripresa. Il Foligno in casa viene da due vittorie consecutive entrambe per 1 a 0 contro Monza e Carpi. L’Avellino formato trasferta invece ha uno score di 2 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte.

LE FORMAZIONI – In casa Avellino mister Bucaro alla vigilia aveva qualche dubbio sull’undici da mandare in campo dal primo minuto. Il più importante riguardava le condizioni di Millesi: il capitano ce la fa e prende regolarmente il suo posto nella formazione titolare, nella posizione di esterno destro dell’attacco biancoverde. Il secondo dubbio riguardava la maglia numero 3, nella sfida tra Ricci e Pezzella. La spunta l’ex difensore della Juve Stabia, al suo esordio in maglia biancoverde. Il difensore partenopeo nonostante non abbia i 90 minuti nelle gambe  viene preferito al calciatore caudino che addirittura finisce in tribuna. Sull’out basso di destra invece vince il ballottaggio ancora una volta Zammuto su Zappacosta. L’ultimo dubbio era riferito al terzo elemento di centrocampo: la scelta tra il rientrante Arcuri e l’altro neo arrivato Massimo vede l’ex stabiese spuntarla. Per il resto confermate le indiscrezioni della vigilia. Con il 4-3-3 in porta Fumagalli, difesa a 4 con la coppia centrale PuleoCardinale, Zammuto sull’out basso di destra e Pezzella su quello opposto. Linea mediana a 3 con Malaccari playmaker e il duo D’AngeloArcuri rispettivamente interno destro e sinistro. Tridente d’attacco con il cobra Zigoni ariete centrale supportato da De Angelis a sinistra e Millesi a destra. Sul versante umbro, Pagliari alla vigilia riceve il regalo che si aspettava: il visto per schierare l’ultimo arrivato Rizzo che, insieme all’altro neo acquisto Padoin, viene subito buttato nella mischia dal tecnico del Foligno. Scendono in campo con il classico 4-4-2 i falchetti. Davanti all’estremo difensore Zandrini difesa a 4 composta dai centrali GaluppoCotroneo, terzino destro Stoppini a sinistra invece agisce Tuia. Centrocampo a 4 con coppia centrale formata da Padoin e Papa, esterno destro l’ex blucerchiato Rizzo, a sinistra Coresi. Tandem d’attacco GuidoneTattini.


PRIMO TEMPO – Dopo un breve inizio di studio la partita entra subito nel vivo. 3’ il primo affondo è dei padroni di casa con i due neo acquisti subito in evidenza. Padoin s’invola sulla destra e mette dentro un pallone d’oro per l’accorrente Rizzo che chiama Fumagalli ad una prodigiosa respinta in calcio d’angolo. La risposta dell’Avellino non si fa attendere. 5’, Arcuri per 2 volte alla conclusione: nella prima Zadrini non corre grossi pericoli, nella seconda sugli sviluppi di una rovesciata di Zigoni la palla dopo un rimpallo arriva all’ex Juve Stabia che in tuffo di testa non riesce a mettere la stessa in fondo al sacco ma l’appoggia debolmente tra le braccia dell’estremo difensore umbro.  L’Avellino gioca bene in questo frangente e prova a prendere in mano il pallino del gioco. 12’ VANTAGGIO DEL FOLIGNO CON GUIDONE: anno nuovo vecchi mali per l’Avellino che al secondo affondo dei padroni di casa commette il solito e immancabile errore. Lancio lungo della difesa umbra, Puleo cerca l’anticipo su Guidone ma non trova l’impatto con la palla che, invece è preda dell’ex attaccante del Grosseto. Guidone si presenta solo davanti a Fumagalli beffandolo con un’imparabile diagonale per l’1a0 a sorpresa dei padroni di casa. 17’ risposta dell’Avellino con una magistrale punizione calciata da capitan Millesi disinnescata in angolo da uno strepitoso intervento del portiere biancazzurro Zandrini. 21’ altra punizione per i lupi in zona pericolosa. Alla battuta va De Angelis, stavolta si preferisce lo schema alla soluzione diretta. Il “Reverendo” mette una palla dentro per Millesi, assist del capitano per l’accorrente D’Angelo che al momento della battuta viene fermato in maniera dubbia dalla difesa di casa. L’Avellino crea, ma è il Foligno a portare i pericoli maggiori: ogni volta che i falchetti si affacciano dalle parti di Fumagalli sono dolori per l’Avellino. La mossa vincente degli umbri è senz’altro l’asfissiante pressing sul playmaker biancoverde Malaccari che bissa la pessima prova di Taranto. Al 30’ un grande Zigoni riesce a recuperare un pallone difficile e mette in mezzo un assist d’oro per De Angelis che all’altezza del dischetto del rigore si divora la rete del pareggio. 10 minuti dopo(40’) è ancora De Angelis a sprecare una buona occasione per gli ospiti. E’ l’ultima azione degna di nota, i lupi non riescono a rimontare il passivo e il tempo si chiude con i padroni di casa in vantaggio per una rete a zero.

Avellino ancora una volta sprecone e arruffone sotto porta, tante azioni create concluse in maniera pessima. Il Foligno si affida spesso  ai lanci lunghi e diverse volte sorprende la distratta retroguardia biancoverde. Nel primo tempo discrete le prestazioni di Pezzella e Arcuri, sembra non in giornata il bomber De Angelis mentre per Malaccari confermata l’involuzione vista a Taranto.

SECONDO TEMPO – Bucaro capisce che nel suo Avellino qualcosa non va e senza perdere tempo, come d’abitudine ad inizio ripresa, apporta i primi correttivi.  Fuori un Millesi poco incisivo, non al meglio della condizione e dentro l’ex Milazzo Lasagna che prende il posto del capitano largo sulla destra dell’attacco biancoverde.  In casa Foligno invece nessun cambio, i falchetti riprendono con lo stesso undici che ha chiuso la prima frazione. La prima azione del secondo tempo è di marca biancazzurra. 48’ Guidone spalle alla porta difende palla al limite dell’area e serve l’accorrente Coresi che conclude a botta sicura ma trova un grande Fumagalli a dirgli di no e a salvare l’Avellino. Sulla respinta dell’estremo difensore biancoverde, il tap-in vincente è di Guidone ma nello sviluppo dell’azione l’attaccante umbro era finito in offside e la rete viene annullata per fuorigioco.Ti aspetti un Avellino arrabbiato, votato all’arrembaggio nella ripresa, ma ti accorgi che non è cosi. I lupi vengono imbrigliati bene dai falchetti che nella seconda frazione sono molto ordinati e giocano in maniera accorta lasciando pochissimo spazio per le avanzate biancoverdi.  60’ Bucaro cambia ancora e alza notevolmente il baricentro della squadra. Fuori, nonostante lo svantaggio, un positivo Zammuto(uno dei pochi a salvarsi nella pessima prestazione biancoverde) e dentro Zappacosta. Il trainer siciliano si affida alla spinta dell’ex Isola Liri per scardinare la retroguardia umbra che nel secondo tempo non ha concesso ancora nulla alla formazione irpina. Ma neanche l’ingresso di Zappacosta sembra cambiare le sorti del match, il Foligno controlla con attenzione e appena può crea grossi pericoli alla retroguardia biancoverde. 67’ cross di Coresi e testa di Tattini che anticipa Cardinale, per fortuna dei lupi il colpo di testa del calciatore umbro finisce alto sulla traversa.

70’ Pagliari si gioca la carta Petti(difensore) che rileva il neo arrivato Rizzo(centrocampista). La mossa del tecnico umbro è chiara: chiudersi a difesa del prezioso ed esiguo vantaggio, passando dal 4-4-2 al 5-3-2. La contromossa di Bucaro non si fa attendere: 71’ fuori uno stanchissimo Pezzella(che aveva accusato qualche problemino fisico negli ultimi minuti prima del cambio) e dentro Thiam. Avellino che passa dal 4-3-3 allo spregiudicato 3-3-4. Al 75’ è proprio il senegalese dell’Avellino ad andare vicino al pari, ma Zandrini gli dice no con un altro prodigioso intervento. L’Avellino trova coraggio e prova a chiudere il Foligno nella propria metà campo alla ricerca del pareggio. 78’ è Zappacosta a bucare la difesa umbra sulla destra e crossare dentro per la testa di Zigoni che non inquadra la porta avversaria.

82’ MALACCARI RIMEDIA IL SECONDO GIALLO E VIENE ESPULSO: la partita si mette male per l’Avellino. Malaccari, inguardabile quest’oggi, perde ingenuamente palla a metà campo e, per evitare la ripartenza dei falchetti, stende Coresi. Secondo giallo per il playmaker biancoverde che chiude la pessima prestazione di Foligno andando sotto la doccia con largo anticipo. L’Avellino sotto di un goal si ritrova anche con un uomo in meno e le poche residue speranze di rimonta si affievoliscono sempre di più. Il Foligno prova ad approfittare del momento di stordimento della formazione ospite per chiudere il match. 83’ il neo entrato Cardarelli(al 77’ aveva rilevato Tattini), approfittando di una dormita generale della formazione biancoverde, si presenta solo a tu per tu con Fumagalli ma colpisce incredibilmente il palo, sulla respinta il più lesto di tutti è il solito Guidone che però conclude clamorosamente fuori. La partita si avvia verso la fine con l’Avellino sparita dal campo dopo il rosso rimediato da Malaccari. L’unico sussulto nel finale è quello di Arcuri che al 92’ con una pericolosa conclusione dal limite chiama Zandrini all’ennessimo miracolo di giornata.  La partita finisce dopo 4 minuti di recupero senza che l’Avellino riesca a trovare il pari.


TITOLI DI CODA – Clamoroso al Blasone di Foligno: l’ex fanalino di coda Foligno batte  per 1 a 0 l’Avellino e conquista, tra le mura amiche, la terza vittoria consecutiva che le permette di agganciare il Pavia(9) sconfitto al Giglio di Reggio Emilia per 2-1 dalla Reggiana(19). L’Avellino(25) è alla seconda sconfitta consecutiva dopo quella di Taranto e per i lupi l’anno nuovo si apre nella stessa(brutta) maniera con cui si era chiuso il vecchio, con una sconfitta. Seconda gara consecutiva con almeno un goal al passivo e zero all’attivo. Per l’Avellino al Blasone di Foligno viene rispettato anche il trend negativo che vede i lupi negli ultimi 12 anni vincenti alla prima partita dell’anno nuovo solo in 2 occasioni(in serie B con Modena e Bari); 5 pareggi e con quella odierna 5 sono anche le sconfitte. Brutto passo falso degli uomini di Bucaro che vedono ridursi a 9 i punti di vantaggio sulla Spal(16) quint’ultima e corsara in quel di Pisa(26) per 2-1 grazie alla doppietta del bomber Arma. Per fortuna dei lupi perdono oltre al Pavia(9) anche il Viareggio(11) che rimedia un secco 3 a 0 in casa dalla capolista Ternana(40) e il Monza(13) che invece perde a Sorrento(29) per 2-0.

Brutta prestazione generale della formazione biancoverde che anche a Foligno conferma i progressi in negativo evidenziati a Taranto. Il riassunto della prestazione biancoverde è nell’espulsione di uno dei peggiori in campo, quel Malaccari che fino alla prova contro i pugliesi era stato un arma in più dello scacchiere biancoverde. Per il playmaker biancoverde altra giornata da incubo con l’asfissiante marcatura studiata per lui dal tecnico biancazzurro Pagliari. DISASTROSO. Altro elemento sul banco degli imputati è il bomber De Angelis, per il “Reverendo” la sfida del Blasone è stato un’autentica “partitaccia”, errori su errori con un paio di goal mangiati incredibilmente. LUNA STORTA. Uno dei pochi a salvarsi invece l’estremo difensore Fumagalli, autore di almeno 3 interventi che hanno evitato un passivo peggiore. MIRACOLOSO. Da segnalare soprattutto nella prima frazione le discrete prove di Arcuri, Pezzella e Zammuto. Con il primo impalpabile per lunga parte della ripresa e il secondo che non aveva i 90 minuti nelle gambe ed è calato alla distanza. C’è molto da lavorare per questo Avellino, il campionato è ancora tortuoso e lungi dall’essere concluso, altri obiettivi diversi dalla SALVEZZA rischiano di far deragliare il treno Avellino in prossimità della prima curva…PANETTONE INDIGESTO PER I LUPI, CHE ESCONO DAL BLASONE CON UNA SALUTARE SCONFITTA CHE DEVE ESSERE DA MONITO PER IL PROSIEGUO DELLA STAGIONE…

IL TABELLINO:
FOLIGNO vs AVELLINO 1-0
Marcatore: Guidone(F)  al 12’

FOLIGNO (4-4-2): Zandrini; Stoppini, Galuppo, Cotroneo, Tuia; Rizzo (70’ Petti), Padoin, Papa (80’ Menchinella), Coresi; Guidone, Tattini (77’ Cardarelli). A disp.: Mazzoni, Tabacco, Fedeli, Brunori Sandri. All.: Giovanni Pagliari.

AVELLINO (4-3-3): Fumagalli; Zammuto (60’ Zappacosta), Puleo, Cardinale, Pezzella (71’ Thiam); D’Angelo, Malaccari, Arcuri; Millesi (46’ Lasagna) Zigoni De Angelis. A disp.: Fortunato, Labriola, Massimo, Falzerano. All.: Giovanni Bucaro.

ARBITRO: Albertini di Ascoli Piceno.

Guardalinee: Di Salvo ed Agostini.

ESPULSO: 82’ Malaccari (A) per doppia ammonizione.
AMMONITO: Tuia (F).

NOTE:

Spettatori 1000 circa, di cui un centinaio gli ospiti.

Angoli: 5 per il Foligno e 8 per l’Avellino

Recuperi:0’ pt e 4’ st.

Pietro Esposito