Bergessio, Marchese e Gomez i marcatori del Catania. Rubino rende meno pesante la sconfitta per il Novara

Emiliano Mondonico

Emiliano Mondonico

Vince e convince il Catania contro il Novara. A prescindere dal rotondo risultato di 3-1 (3-0 già in poco meno di un’ora di gioco), i rossazzurri hanno mostrato i muscoli e offerto una prestazione di assoluto valore al cospetto di un avversario arcigno, quale quello del team guidato da mister Mondonico, che ha però manifestato più di una pecca in fase difensiva. Differenti, naturalmente, gli stati d’animo al triplice fischio: gli etnei guardano adesso la classifica, con una partita in meno dovendo ancora recuperare la partita contro il Cesena, con un occhio rivolto verso le zone medio – alte, mentre il piemontesi sono costretti a fare i conti con l’ultimo posto in graduatoria.

In avvio gli occhi degli oltre 13.000 spettatori presenti sugli spalti sono tutti per lui: Giuseppe Mascara da Caltagirone, ex bandiera del Catania, ex idolo della tifoseria etnea. Già: ex. Il pubblico catanese non gli ha perdonato la sua partenza dalla terra di Sicilia, i fischi che accompagnano ogni sua giocata sono davvero assordanti.


E’ il calcio signori, piaccia o non piaccia. Il tifoso è passionale, ama ed odia con la stessa intensità. I padroni di casa mettono subito paura agli ospiti, Bergessio spedisce sul fondo diversi palloni da buona posizione ma alla mezz’ora centra il bersaglio: troppo ghiotto l’assist servito da Barrientos (buona la sua prova) per non trafiggere Ujkani. 1-0 e strada in discesa per il Catania. Il Novara prova a reagire ma il tridente composto da Mascara, Rigoni e Caracciolo stenta a decollare. Carrizo dorme sogni tranquilli per  tutto il primo tempo, a centrocampo Almiron e Seymour macinano palloni su palloni e annichiliscono sul nascere le velleità di Porcari e Radavanovic.

Nella ripresa il Catania sferra il definitivo ko ai danni di un avversario che mostra tanta buona volontà ma poche idee. A mettere in cassaforte i tre punti ci pensano Marchese e Gomez, il primo con un sinistro al volo di rara bellezza su corner calciato da Lodi, il secondo con un guizzo e susseguente tocco morbido che non lascia scampo al portiere avversario. Autentica prova di forza dei padroni di casa che, scivolone con la Juventus a parte, hanno messo a segno una serie di ottime prestazioni nelle ultime giornate di torneo.

L’ultimo scorcio di partita serve più alle statistiche che alla storia, c’è solo il tempo per ammirare un Carrizo in grande forma che si oppone da campione ai tentativi degli avversari e segnare sul tabellino il goal della bandiera firmato dal nuovo entrato Rubino su passaggio smarcante di Rigoni. Ma il Catania stava già festeggiando la vittoria.

Antonio Longo