Il secondo round dell’incontro sospeso lo scorso 14 gennaio non cambia il punteggio: al Massimino finisce 1-1 tra etnei e giallorossi.

Luis Enrique

Luis Enrique - foto dalla rete

Questa sera è finalmente terminato il match tra Catania e Roma, sospeso quasi un mese fa a causa di condizioni atmosferiche avverse. Sono stati giocati gli ultimi 25 minuti (30 comprendendo anche il recupero), ma il risultato non si è spostato dall’1-1 su cui era stata interrotta la gara il 14 gennaio scorso. L’occasione più grande di questa mezzora è capitata agli ospiti, precisamente a Fabio Borini, grande protagonista del netto successo romanista sull’Inter di domenica. Ma la conclusione da distanza ravvicinata dell’attaccante ex Chelsea è stata disinnescata in maniera splendida dal portiere rossazzurro Kosicky, chiamato a difendere i pali etnei dopo oltre un anno di lontananza dai campi. Per i padroni di casa interessanti le opportunità capitate ad Almiron e Llama: imprecisa la conclusione del primo, deviata da Stekelenburg quella del secondo.


Un punto ciascuno, quindi, al termine di un incontro che nonostante i ritmi molto alti, quasi frenetici, non ha trovato un vincitore. Il Catania, che dovrà recuperare altre due partite, sale così a quota 24, a +7 dal terzultimo posto: una posizione piuttosto tranquilla. La Roma, invece, rosicchia ancora qualcosina al gruppo di testa e alla zona Champions League, anche se quella di stasera può essere considerata una grande occasione sprecata per lanciare l’offensiva finale alle posizioni nobili del campionato.

Tuttavia, Luis Enrique è sembrato soddisfatto al termine del match: “Tutte e due le squadre hanno fatto il massimo, partita trepidante. In mezzora era difficile fare di più. Ho scelto Piscitella (il giovane classe 1993 schierato dal tecnico asturiano, ndr) non al posto di Bojan ma come punta esterna. Lui ha qualità, salta l’uomo. Non c’è il posto assicurato per nessuno, ognuno se lo deve guadagnare giorno per giorno.“. Piuttosto soddisfatto anche il tecnico degli etnei, Vincenzo Montella: “Siamo tutti contenti, ce lo prendiamo il punto: abbiamo giocato su ritmi alti, le due squadre volevano vincere. Siamo stati un attimino frenetici proprio perchè si voleva mettere intensità”.

Emanuele Mastrangeli