Resta invariata la distanza in classifica tra Teramo e Samb. Avanza l’Isernia che ora vede i play -off
C’era grande attesa allo “Stadio Piano d’Accio” per assistere al big–match tra Teramo e Sambenedettese, che metteva di fronte prima e seconda in classifica. La contesa è terminata sull’ 1–1 e, a dir la verità, non è stata una partita entusiasmante. I gol sono arrivati nella ripresa. Il Teramo passava in vantaggio con il “solito” Bucchi che da pochi passi trafiggeva il portiere ospite Di Vincenzo. Da quel momento in poi la Samb si gettava in avanti alla ricerca del pareggio che arrivava al minuto 77 grazie ad un calcio di rigore trasformato da Giorgio Di Vicino. In graduatoria dunque non è cambiato nulla. Il Teramo mantiene la vetta con 4 punti di vantaggio sulla Samb che resta seconda.
Si avvicina, rafforzando il proprio terzo, posto l’Ancona che tra le mura amiche liquida 3–1 il Real Rimini ultimo in classifica. Il risultato può trarre in inganno, visto che la formazione dorica ha faticato più del previsto. Addirittura i romagnoli passavano in vantaggio grazie alla rete di Zandoli. Poi Genchi(doppietta) e Ambrosini regalavano ai biancorossi tre punti d’oro. Buona la prima duqnue per il nuovo tecnico anconetano Sauro Trillini.
Delude la Civitanovese. I rossoblù infatti, non vanno oltre lo 0 – 0 interno contro una modesta Renato Curi Angolana. La formazione guidata da Cornacchini rimane al quarto posto in classifica, gettando così un’occasione più unica che rara.
Inizia a credere sempre più nei play–off l’Isernia. La squadra molisana ha schiantato 3–0 la Santegidiese, dando una grande dimostrazione di forza. Le reti sono state messe a segno da Covelli, Panico e Vano. Isernia sempre più quinta in graduatoria, a +7 sull’Atletico Trivento sesto.
A chiudere questa giornata – spezzatino il colpaccio esterno della Jesina. I leoncelli vanno ad imporsi sul campo del Riccione per 1 – 0. A decidere il match ci ha pensato Negro dopo appena 6 minuti di gioco. Ben quattro sono state le gare rinviate per il maltempo che non ha permesso di liberare i campi di gioco dalla neve.
Alessandro Mannocchi