L’Avellino conquista il punto decisivo per la matematica salvezza (Zigoni al 5’, Marchi al 71’). Pessima prestazione dei lupi; unico a salvarsi il portiere Fumagalli autore di diversi interventi decisivi. Per i lupi espulso Izzo. Battibecco furioso Bucaro-D’Angelo nei minuti finali del primo tempo. Nella galleria fotografia gli scatti più significativi del match.  

Ermanno Fumagalli

ERMANNO FUMAGALLI - Il migliore in campo nel match Avellino-Pavia 1:1

Onorare la maglia in queste ultime 4 giornate e consolidare il 7° posto utile per accedere al primo turno della Tim Cup stagione 2012/2013 era l’imperativo in casa Avellino alla vigila del match contro il Pavia. Ma come spesso accade tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Cosi le diverse motivazioni, tra un Avellino oramai in vacanza e un Pavia alla ricerca di punti preziosi per allontanare in maniera decisiva l’ultimo posto e cercare di scalare qualche posizione in ottica play out, hanno fatto si che venisse fuori una strana partita dove c’era solo una squadra in campo ed era quella ospite, che ha sbattuto però contro un grande e insuperabile Ermanno Fumagalli estremo difensore dei lupi.

PARTITA CHE INIZIA IN DISCESA PER I LUPI CON IL 9 GOAL STAGIONALE DI ZIGONI – E pensare che il match per la formazione biancoverde era iniziato come meglio non poteva. Minuto 5, grande recupero di Arcuri al limite dell’aria irpina, che poi scarica su De Angelis. L’ex Juve Stabia vede il movimento di Zigoni e lo serve. Il cobra se ne va palla al piede e al limite dell’aria di rigore ospite lascia partire un diagonale preciso che non lascia scampo all’estremo difensore ospite, Facchin. Lupi subito in vantaggio con l’ex Milan al 9° centro stagionale in maglia biancoverde. Ma chi si aspettava di assistere ad una passeggiata si deve ricredere subito: il match dei lupi inizia e finisce qui.

FUMAGALLI NON BASTA, IL PAVIA TROVA UN MERITATO E IMPORTANTE PARI CON MARCHI – Il Pavia non ci sta a perdere e, dopo il goal subito a freddo, gli uomini di Giorgio Roselli si prendono il pallino del gioco. Approfittando di un Avellino scarico e demotivato, i pavesi cingono d’assedio l’aria di rigore biancoverde andando vicino al goal in una miriade di occasioni, trovando in Fumagalli un ostacolo (quasi) insuperabile. Il portiere dei lupi para di tutto, anche l’impossibile, compiendo il vero capolavoro di giornata al 57’ quando neutralizza un calcio di rigore di Falco (ripetendosi poi anche sulla ribattuta) assegnato per il fallo di Izzo (espulso nell’occasione per somma di ammonizioni) su Marchi. Dai e dai però  anche Fumagalli è costretto (incolpevolmente) a capitolare per il meritato pareggio lombardo che arriva al 71’ con Marchi bravo ad approfittare di un errore della retroguardia biancoverde.


BATTIBECCO BUCARO-D’ANGELO E CODA POLEMICA AL TERMINE DI UNA PESSIMA PRESTAZIONE BIANCOVERDE – Per l’Avellino è un punto che porta la matematica salvezza ma al termine del match ci sono solo fischi per i calciatori biancoverdi (eccetto il numero 1 applaudito da tutto lo stadio) e il tecnico Giovanni Bucaro, protagonista, al minuto 41’, di un brutto siparietto sulla panchina biancoverde con il capitano di giornata Angelo D’Angelo ( il capitano Millesi era squalificato). Un minuto prima il numero 8 dell’Avellino fallisce una clamorosa palla goal che fa andare su tutte le furie il tecnico palermitano (non del tutto soddisfatto della prova del centrocampista di Ascea) che decide di punire il capitano dei lupi, richiamandolo in panchina per far entrare il giovane Capua.

D’Angelo non prende bene la sostituzione e al momento dell’uscita dal campo, dove aver risposto con un applauso al saluto del pubblico ha uno scambio di battute poco felice con il tecnico. I due presi dalla trance agonistica sembrano venire quasi alle mani, ma il pronto intervento del difensore Puleo, insieme a qualche altro elemento della panchina biancoverde, riesce a sedare il battibecco capitano-mister e riportare la pace sull’infuocata panchina irpina. Al termine del match il trainer siciliano contestato per tutto l’arco del match da una parte dei tifosi presenti sulle due tribune (Montevergine e Terminio) lascia lo stadio senza rilasciare nessuna dichiarazione né in merito alla pessima prova dei suoi né relativo all’episodio che l’ha visto protagonista insieme a D’Angelo.

FINALE DI STAGIONE POCO SERENO E ESORDIO RIMANDATO PER GUERRIERO – Finale di campionato tutt’altro che sereno in casa Avellino con alcune fratture (sia in seno alla società che nello stesso spogliatoio biancoverde) che rischiano di destabilizzare l’ambiente e far passare in secondo piano la bella stagione (soprattutto nel girone di andata) disputata dai lupi con l’obiettivo salvezza conquistato con abbondante anticipo. C’è rammarico anche per il baby Giliberto Guerriero che sperava di esordire nel match contro il Pavia: per qualche minuto (ad inizio secondo tempo) l’attaccante aveva quasi accarezzato l’idea visto che era stato mandato a scaldarsi da Bucaro deciso a farlo esordire, ma l’espulsione di Izzo ha stravoto i piani del tecnico che ha optato per rafforzare la difesa, costringendo Guerriero a riaccomodarsi in panchina con la speranza di poter esordire nel prossimo match contro il Lumezzane (nel recupero di mercoledì 25 aprile) .

Tabellino del match:

AVELLINO-PAVIA 1-1
Marcatori: 5’ Zigoni(A), 71’ Marchi(P).

AVELLINO (4-3-1-2): Fumagalli; Zappacosta(70’ Zammuto) Cardinale Izzo Pezzella; Malaccari Massimo D’Angelo(41′  Capua); Arcuri; Zigoni De Angelis(58’ Puleo) A disp: Fortunato Labriola Guerriero Thiam
All: Giovanni Bucaro

PAVIA (4-4-2): Facchin; Capogrosso Fissore Meregalli(58’ D’Errico) Fasano; Statella Carotti (84’ Galassi) Meza Colli Cinelli (46’ Verruschi); Falco Marchi. A disp: Cacchioli Gheller Pezzi Galassi Dall’Oglio
All: Giorgio Roselli

Arbitro: Valerio Colarossi di Roma 2
Guardalinee: Nicola Favia di Bari e Giuseppe De Filippis di Vasto

Ammoniti: Izzo, Meza Colli (P)
Espulsi: Izzo(A) per somma di ammonizioni, Gheller (P) per proteste dalla panchina

Note: 57’ Fumagalli para un rigore a Falco.
Spettatori circa 800.
Angoli: Avellino 3 – 6 Pavia.
Recupero: 2′ pt e 5′ st.

Pietro Esposito