La Corte di Giustizia Federale ha accolto il ricorso della società lariana in merito al tesseramento di Francesco Ripa. Niente da fare per il Foggia
Il Como si riappropria di un punto dei tre che gli erano stati tolti durante la stagione e sale a quota 34 distanziando di ben 7 punti la zona pericolosa. E’ questa la sintesi della disposizione della Corte di Giustizia Federale che ha accolto il ricorso della società lariana contro l’inibizione per tre mesi di Amilcare Rivetti (amministratore unico), di Francesco Maglio (presidente del collegio sindacale) e la penalizzazione di un punto da scontare nella presente stagione oltreché di una ammenda di 10.000€.
Il motivo del contendere era la mancata attestazione dei pagamenti, nei termini stabiliti, della mensilità di settembre 2011 in particolar modo per il calciatore Francesco Ripa “nel maturato convincimento del fatto che la variazione di tesseramento del giocatore Francesco Ripa, già tesserato per la A.S.G. Nocerina, era stata resa esecutiva dalla Lega Pro in data 30.9.2011, con effetto dal 30.8.2011 e che la Calcio Como S.r.l. aveva corrisposto al calciatore anche gli emolumenti relativi al mese di settembre, seppur oltre il termine del 14.11.2011″
Il Como si sarebbe opposto in quanto “il rapporto contrattuale con il calciatore Ripa si sarebbe instaurato solo in data 3.10.2011, a seguito della concessione del visto di esecutività sulla variazione di tesseramento da parte della Lega Pro nel pomeriggio del 30 settembre precedente, con la conseguenza che nessun inadempimento relativo ad obbligazioni contrattuali potrebbe addebitarsi per il periodo luglio-settembre 2011 essendo l’approvazione della Lega Pro condizione di efficacia del negozio sottoscritto il 31.8.2011″.
Niente da fare, invece, per l’altra reclamante Foggia a cui è stato rigettato il ricorso contro la penalizzazione di un punto da scontarsi nella stagione in corso.
Enrico Tassotti