Focus su Iker Muniain, uno dei massimi talenti offerti dal panorama calcistico europeo. In Spagna già si sprecano gli aggettivi per questo artista del pallone. Della serie “piccoli Messi crescono”……..

Il talentuoso Iker Muniain in azione con la maglia della nazionale spagnola. (foto della rete)

L’Athletic Bilbao club del “loco” Bielsa è sicuramente una delle principali sorprese della stagione calcistica attuale. Questo non tanto per i risultati che i bianco-rossi stanno ottenendo nella Liga (viaggiano stabili intorno a metà classifica; pur essendo, e questo no va assolutamente dimenticato, in semifinale di Europa League), quanto per la qualità di gioco che stanno esprimendo. C’è un altro aspetto che impreziosisce il lavoro del commissario tecnico cileno: il fatto di contare perennemente e senza alcun timore su giovani ragazzi i quali, visto l’importante minutaggio e le positive prestazioni finora accumulate in questa stagione, stanno attirando le attenzioni di tutte le principali squadre europee.

Tutto ciò dovrebbe far riflettere il nostro sistema calcistico: in Italia i giovani promettenti ci sono, il problema è che pochi allenatori hanno il coraggio di lanciarli in prima squadra, proiettandoli celermente il palcoscenici di livello. Stiamo del resto parlando della “malattia” del calcio italiano, la cui “cura” ancora oggi non si riesce ad intravedere). Per citarne alcuni: Javi Martinez, Oscar de Marcos, Jon Aurtenetxe, Ander Herrera ma soprattutto Iker Muniain. Un fenomeno.

Iker Muniain nasce a Pamplona il 19 Dicembre 1992. Prodotto della florida cantera dell’Athletic, ha fatto il suo debutto in prima squadra il 30 Luglio 2009 in una partita di Europa League. Qualche mese dopo, nell’ agosto 2009, esordisce anche nella Liga spagnola diventando il più giovane giocatore ad aver indossato la maglia del club basco in campionato. Da un paio d’anni gioca titolare in prima squadra dimostrando una personalità e delle qualità fuori dal comune. A dimostrazione di ciò, si registrano ormai da molti mesi interessamenti nei suoi confronti di compagini tipo Manchester United, Real Madrid, Liverpool,……Muniain si dice sorpreso e compiaciuto da tali voci di mercato, anche se spesso ammette di essere concentrato unicamente sul suo club. Siamo qui in presenza delle classiche “frasi fatte” dei calciatori, dichiarazioni di circostanza che sicuramente nascondono pensieri, sogni ed aspettative molto, molto diverse.

Ma che giocatore è Iker Muniain?


Il “Messi basco” sa disimpegnarsi su tutto il fronte d’attacco, essendo anche in grado di maneggiare con disinvoltura entrambi i piedi. Riesce a sopperire ad un fisico minuto e snello (1,69 cm x 58 Kg) grazie ad una grinta, una voglia ed una volontà sempre encomiabili, qualità che, spesso, contraddistinguono proprio i ragazzini e i giovani atleti. La posizione che predilige, nella quale riesce a esprimere al meglio tutte le sue enormi potenzialità, è quella di esterno sinistro offensivo. Quando riceve palla in quella zona del campo infatti, Iker diventa devastante: o punta il terzino, sfruttando un cambio di passo, ed una capacità nel dribbling invidiabile che gli permette di saltare sistematicamente l’avversario, oppure si accentra e cerca di dialogare coi compagni centralmente.

Fisicamente, nelle movenze e nelle giocate ricorda molto, come suddetto, “la Pulce” del Barcellona: quando prende palla e parte in progressione è imprendibile, uno spettacolo che però fa venire i brividi a chiunque sia costretto a fronteggiarlo. Nel momento in cui te lo ritrovi davanti non sai mai cosa aspettarti: può dribblarti, fermarsi, cercare un compagno, calciare,…… insomma è capace di tutto, e questo grazie alla doti tecniche che si ritrova. Quello che, comunque, colpisce maggiormente di questo atleta è la sua imprevedibilità e il suo estro da campione: Muniain è infatti capace di giocate “ad effetto”, imprevedibili, illuminanti, giocate a volte irrazionali, giocate di un ventenne per il quale il calcio non è schemi e tatticismi ma semplicemente libertà e istinto.

Insomma, quando questo giocatore parte palla al piede diventa come un poeta: leggendo il verso di una poesia è impossibile già prevedere quello successivo; allo stesso modo quando Muniain tocca la palla è impossibile immaginare quale potrà essere l’esito del tocco successivo. Tutto può succedere. Come quando la palla viene “accarezzata” da Messi, per intenderci.

Nicola Ledri