Indagato, nell’inchiesta “Last Bet”, Antonio Conte, attuale tecnico della Juventus. Su di lui pesano, come un macigno, le parole di Filippo Carobbio.
Ci risiamo, l’Italia calcistica è di nuovo nella bufera a causa del calcio scommesse. Un mondo, quello pallonaro, scosso da questa “ondata” di veleno, che sicuramente farà parlare per molto tempo. Sei anni dopo lo scandalo “Calciopoli”, alla vigilia di un’altra manifestazione importante come l’Europeo in Polonia e Ucraina, tutta la nazione è concentrata su altre faccende che, con il calcio giocato hanno poco a che fare. Tra gli indagati figura anche il nome di Antonio Conte, “risvegliato” questa mattina dalla Polizia che ha sequestrato il suo cellulare e il pc, riguardo l’operazione denominata “Last Bet”, ormai divenuta tristemente famosa. L’attuale tecnico della Juventus risulta inquisito per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva.
Nel mirino degli investigatori, ricordiamo, c’è il Siena, ex squadra dell’allenatore pugliese, e in particolare la partita dei senesi giocata contro il Novara lo scorso anno. Il provvedimento di questa mattina, “nasce” dalla parole di Filippo Carobbio che, in un interrogatorio di circa un mese fa, accusò Conte riguardo la conoscenza della presunta combine del match Novara-Siena. Una dichiarazione che venne, immediatamente smentita, da Ficagna, Vitiello e Terzi, compagni di squadra dell’ex Albinoleffe, e da Giorgio Perinetti, direttore generale del sodalizio senese. E allora perché condannare una persona, quando tre giocatori e un dirigente affermano il contrario? Si sa, l’Italia è il paese delle condanne facili: basta una voce e tutto diventa certo, e i processi ne solo la prova.
Un dubbio, però, sorge spontaneo: nel 2006 la Juventus vinse, meritatamente, il campionato e scoppiò “Calciopoli”, con la conseguente retrocessione in B della compagine bianconera. A distanza di sei anni, la storia di ripete: Juve Campione d’italia e, il suo attuale allenatore, viene accusato da un giocatore, e ripetiamo uno, riguardo il filone calcio scommesse. Come mai, dal 2007 al 2011, anni in cui la Juventus non ha vinto nulla (eccetto la serie cadetta), non è successo nulla? Non è che si vuole colpire nuovamente la società piemontese? Attendiamo…
Lo stesso ragionamento lo facciamo anche per i calciatori arrestati, Mauri e Milanetto su tutti. E se non fossero colpevoli veramente? Perché vengono già “condannati” dall’Italia, dalla gente, quando l’inchiesta su di loro è appena cominciata? Gente, meditate ed evitate moralismi vari…
Intanto, alle 18.30, il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, e Antonio Conte, terranno una conferenza stampa, presumibilmente per chiarire alcuni aspetti riguardo le notizie di questa mattina.
Matteo Brancati