In una delle conferenze stampa più attese dell’anno, la dirigenza stabiese al gran completo, espone il quadro futuro dei gialloblu.
Ore 12 – In sala stampa, al gran completo, si presentano loro: Franco Giglio, Franco Manniello, Piero Braglia e Salvatore Di Somma; insomma, tutta la Juve Stabia che conta.
Disponibili, come sempre, a rispondere alle domande della stampa senza mai lesinare battutine stile:”Anche se a volte ci guardiamo in cagnesco è una persona stupenda” (Manniello riferito a Braglia ndr) e con quel pizzico di goliardia che spesso e volentieri contraddistingue le consuete conferenze stampa presidenziali delle Vespe.
Comincia il vulcanico Manniello, esordendo cosi:“Futuro? Niente nomi illustri ma giovani di valore e magari qualche prestito in meno. La nostra politica la conoscete tutti: non ci saranno nomi altisonanti ma giovani di prospettiva. Ovviamente cercheremo di avere qualche prestito in meno e più calciatori in comproprietà. Abbiamo già le indicazioni di mister Braglia e, compatibilmente con il nostro budget, cercheremo di accontentarlo. Devo dire che il Mister ha sempre rispettato le nostre esigenze e non ha mai preteso giocatori fuori dalla nostra portata”.
La parola passa poi al tecnico Piero Braglia, autentico artefice principale del miracolo Juve Stabia che tanta gioia ha regalato a Castellammare, al sodalizio di Via Cosenza ed alla piazza tutta, il quale motiva la sua scelta di restare e parla del futuro: “Sono contento perchè i due presidenti hanno mostrato di voler bene all’ uomo prima ed all’ allenatore poi. Qui mi trovo in una famiglia dove c’è un rapporto bellissimo. Andare via non era facile. Il prossimo anno sarà difficile perchè non saremo più una novità e per questo dovremo attrezzarci per tempo. Non ci sarà lo stesso entusiasmo di quest’anno. I calciatori, magari inconsciamente, crederanno di essere più bravi degli altri. Per questo ho chiesto alla società un gruppo di 23 elementi con alternative valide perchè chi non pedala, non gioca. Saranno poi aggregati elementi della Primavera.”
Poi, sulle proposte ricevute: “C’erano due proposte. La prima da una società di B distante 100 chilometri da casa (Grosseto ndr) e l’ altra da una di Prima Divisione. Riguardo Salerno (sorride ndr) non c’è mai stato nulla, se qualcuno è geloso non ci posso fare niente.”
Per finire, parola all’altro Presidente Franco Giglio che, con il solito entusiasmo di sempre, esordisce soddisfatto sull’andamento annuale e lancia anche una frecciata a qualche elemento della rosa: “Negli occhi ho ancora il primo anno, un’ esperienza traumatica. Oggi possiamo dire di esserci riscattati alla grande! Vogliamo rimarcare che, con grande umiltà e lavoro serio, siamo riusciti a restare in questa serie B. Ringrazio tutte le componenti: dal tifo ai calciatori, Braglia e la stampa. Sotto questo aspetto Castellammare è migliorata tantissimo. Riguardo Alberico Turi (responsabile delle giovanili), ci ha fatto ben figurare a livello giovanile in questa stagione e non era facile visto che la B è stata una novità assoluta per tutti ma il nostro risultato più importante è stato l’aver convinto il Mister a restare. Braglia ha sposato il nostro progetto tecnico; quando c’è competenza e passione c’è tutto e questo, il nostro allenatore l’ha capito. Ci aspettiamo un entusiasmo ancora maggiore per il futuro e cercheremo di migliorarci”.
Frecciatina finale: “Non credo che 20 partite di B fatte ad un certo livello possano valere già la serie A…”
Per Braglia, dunque, l’ ufficialità della riconferma con opzione per il 2°anno ed un cospicuo adeguamento di contratto, assolutamente meritato per quanto espresso in questa annata dei miracoli.
Riconfermato anche il Responsabile dell’area tecnica, ossia Salvatore Di Somma, nonostante nelle ultime settimane ci sia stato un colloquio a Benevento con Vigorito, alla fine però declinato per continuare a lavorare nella sua città; in breve le sue dichiarazioni: “Sono felicissimo di restare alla Juve Stabia e soprattutto di lavorare fianco a fianco con i presidenti Giglio e Manniello ai quali sono legato da un rapporto che va al di là del professionale. Ho ancora tanta voglia di lavorare per portare in alto il nome della mia città. Per quanto ci riguarda, insieme alla dirigenza e a Piero, cominceremo subito a programmare la prossima stagione innanzitutto lavorando sui rinnovi contrattuali di alcuni giocatori che riteniamo qualitativamente validi e meritevoli di restare con la casacca gialloblè, poi passeremo a valutare le varie comproprietà e i prestiti cercando di offrire al nostro tecnico innesti di qualità e spessore. Il sostituto di Sau? Sarà difficile sostituire Marco, ma certamente riusciremo a trovare qualche giocatore in grado di non farlo rimpiangere.”
Mario Miccio