Il giornalista, intervistato dal settimanale Grand Hotel, parla dell’argomento gay nello sport, e racconta la sua presunta storia con un azzurro
Il pettegolezzo sui presunti gay in Nazionale non si ferma ancora. Alessandro Cecchi Paone, che ha lanciato il sasso, ma con coerenza non ha nascosto la mano, tramite le pagine del settimanale milanese Grand Hotel torna senza remore sull’argomento, affermando con tranquillità: «Nella nostra Nazionale di calcio ci sono due giocatori gay, e in passato ho avuto una relazione con uno di loro due».
Le donne italiane (agli uomini poco importa, purché giochino bene) non smettono di riflettere su chi possano essere i due calciatori, e si chiedono se sarà proprio quello che le fa impazzire, quello con cui sognano una scappatella mentre il marito guarda le partite. Cecchi Paone però la mano un pò la ritrae, perché non vuole svelare chi siano: «Non sta a me fare i nomi – spiega il noto conduttore che alcuni anni fa ha ammesso la sua bisessualità. – Non voglio danneggiare il mio ex, un ragazzo tenero e intelligente con il quale ho vissuto una storia molto intensa. È stato lui a dirmi che in squadra c’è un altro gay, i due si sono sempre spalleggiati a vicenda per non essere scoperti. Spero che le mie esternazioni li aiutino a rompere il silenzio, anzi, sono quasi certo che al termine dell’Europeo avremo clamorose rivelazioni».
Cecchi Paone non scende nei dettagli, ma racconta il loro tipo di relazione: «È stata una storia tenera quanto difficile, eravamo costretti a vederci di nascosto, era tutto un sotterfugio. Ci davamo appuntamento in un posto, ma dovevamo arrivare e andarcene in momenti diversi. Guai poi a farsi vedere in giro insieme. Lui è un ragazzo con una mentalità aperta, però paga lo scotto di tutta l’arretratezza culturale che circonda il mondo del calcio».
Alessandro Cecchi Paone ha la bocca cucita sul nome, ma si sbilancia dicendo che non è sposato e non ha figli. Gli si fa presente però che ha citato Giovinco, Montolivo e Abate quando ha parlato di “metrosexual”. «Sono due cose diverse. Il “metrosexual” è uomo etero, che ha particolare cura del suo corpo: frequenta centi estetici, si depila, indossa gioielli e non ha paura di mostrare la sua parte femminile. Il prototipo di metrosexual è David Beckham. Ho fatto questi nomi per dimostrare che nel mondo del calcio è già in atto una rivoluzione sessuale e di costumi. Lo stesso Antonio Cassano, che ha risposto in sala stampa alle domande sulle mie dichiarazioni, pochi anni fa sarebbe stato considerato gay a causa dei suoi orecchini».
Il conduttore parla poi delle ormai trite e ritrite dichiarazioni del bomber barese sull’argomento: «Mi ha offeso, ho trovato gravissima la sua frase “Spero che in Nazionale non ci siano”, e ci tengo a dirgli che i suoi colleghi gay lo hanno aiutato sui campi di calcio a rendere grande la squadra in cui gioca. Ma dopo le sue scuse ho dimenticato ciò che aveva detto, lui è un campione, un esempio per i giovani di oggi, e lui, come gli altri, deve fare attenzione alle parole che dice, perché si rischia di mandare messaggi sbagliati ai ragazzi del futuro».
C’è chi non crede affatto alle parole di Cecchi Paone, anzi lo accusa di aver lanciato una bomba simile solo per pubblicizzare il suo nuovo libro ‘Il campione innamorato’, che guarda caso parla proprio dell’omosessualità nel mondo dello sport: «Non è affatto così – ribatte il giornalista -. Io ho scritto questo libro proprio per abbattere il tabù per cui nello sport non può esserci posto per la diversità sessuale. Mi batto affinché gli sportivi possano vivere alla luce del sole la propria omosessualità, perché la situazione di disagio può essere motivo di prestazioni negative in campo. Il mio libro parla della storia di grandi campioni che hanno sofferto perché hanno taciuto la loro omosessualità, o perché non hanno osato dire quello che alcuni non vorrebbero mai sentire. La prefazione del mio libro è stata scritta proprio dal CT Cesare Prandelli, un uomo illuminato e tollerante, che è a conoscenza dei due nomi».
Si saprà mai chi sono i due presunti gay? Lo scopriremo solo vivendo, per ora conta solo che, etero o omosessuale, i calciatori in campo facciano il loro dovere e arrivino ad alzare la Coppa d’Europa, perché con quella in mano poco importa se la festeggeranno con Alessandro Cecchi Paone o con Manuela Arcuri.
Lara Facchini