Il calciatore del Lecce racconta la sua esperienza in mano ai rapitori che avevano deciso di ucciderlo. Ora per fortuna è libero.
E’ una storia a lieto fine ma poteva avere anche un epilogo drammatico quella accaduta al calciatore di proprietà dell’Udinese e che nell’ultima stagione ha giocato nel Lecce, Christian Obodo. Il centrocampista nigeriano era stato rapito nel proprio paese e proprio oggi è ha riconquistato la libertà.
Drammarico è il racconto di Obodo: “Quando ho sentito che l’unica persona che mi controllava doveva ammazzarmi allora a questa ho dato una spinta e sono scappato”. Il giocatore del Lecce e’ stato raggiunto telefonicamente dall’ANSA in un albergo. “Sono fuggito e da una foresta sono arrivato in un piccolo villaggio – continua Obodo che rientrerà nel nostro paese tra meno di due settimane -, la gente mi ha riconosciuto e ha chiamato la polizia. Ringrazio Dio, è andata bene ma sono sotto choc”.
Enrico Tassotti