Il Tribunale di Ascoli Piceno ha dato ragione all’ex calciatore bianconero che chiedeva il pagamento degli stipendi anche durante il periodo della squalifica per il calcioscommesse
Una vicenda che ha dell’incredibile: l’Ascoli Calcio dovrà pagare le mensilità fino a maggio 2012 a Vincenzo Sommese, ex calciatore bianconero, squalificato per 5 anni nella vicenda Calcioscommesse. A decretarlo è stato il Tribunale di Ascoli Piceno presso il quale il calciatore aveva depositato la richiesta di corresponsione degli stipendi che, invece, la società bianconera gli aveva giustamente bloccato. La società del Presidente Benigni si è detta indignata e sorpresa per questa decisione in quanto già pesantemente penalizzata nel campionato appena terminato, penalizzazione e che ha fatto rischiare la retrocessione in Lega Pro. Ha già preannunciato che eserciterà nelle opportune sedi ogni azione di opposizione e richiederà il risarcimento per i danni a livello di immagine subìti. Questa vicenda ci fa capire che al peggio non c’è mai limite…
Ecco il comunicato apparso sul portale ufficiale dell’Ascoli:
“L’Ascoli Calcio 1898 S.p.A. informa di aver ricevuto in data odierna (19 giugno), presso gli uffici di Corso Vittorio Emanuele, la notifica del decreto ingiuntivo del Signor Vincenzo Sommese che, paradossalmente, ha avuto, da parte del Tribunale di Ascoli, l’immediata esecuzione, a differenza di quanto avvenuto nel caso del Sig. Micolucci. Nel decreto di cui sopra si ingiunge assurdamente all’Ascoli Calcio il pagamento delle prestazioni del calciatore fino a maggio 2012, calciatore che nella sua richiesta ha omesso in modo censurabile tutta la vicenda del “calcio scommesse”, che lo ha visto pesantemente coinvolto: l’ex centrocampista bianconero fu arrestato il 1° giugno 2011 e nel successivo processo sportivo fu condannato a cinque anni di squalifica più preclusione.
Lo sgomento e l’incredulità dell’Ascoli Calcio nel ricevere detto decreto sono inimmaginabili: l’Ascoli, i suoi tifosi, la Città tutta stanno ancora pagando l’incommensurabile danno di immagine derivante dalla vicenda calcio scommesse, che ha leso la credibilità, l’onestà, la dignità, l’incorruttibilità e la rettitudine della Società bianconera. L’Ascoli Calcio, nel considerare la richiesta offensiva e immorale, comunica che eserciterà tutte le azioni di opposizione necessarie e di risarcimento per tutti i gravi danni subiti, non solo a livello di penalizzazioni inferte nel campionato scorso a causa della condotta illecita di Sommese, ma anche per i danni di immagine che resteranno un’indelebile macchia nella gloriosa storia dell’Ascoli”.
Enrico Tassotti