Dopo 17 anni è stato sottoscritto un nuovo Accordo Collettivo tra Assocalciatori e la Lega Pro di validità triennale.

Acccordo Collettivo Aic_Lega Pro

Tommasi, Abete e Macalli firmano l'accordo (foto:assocalciatori.it)

Finalmente dopo 17 anni è stato sottoscritto un nuovo Accordo Collettivo tra l’Associazione calciatori e la Lega Pro che partirà dalla prossima stagione e avrà la valenza di tre anni. L’Accordo si caratterizza anche per l’impegno condiviso dalle parti alla lotta ai fenomeni di alterazione dei risultati sportivi mediante pratiche illecite, in particolare per doping e per scommesse sportive, nonché per l’impegno a sostenere l’approvazione di norme legislative che introducano la figura giuridica dell’apprendistato sportivo. Questo per dare vantaggi sia per le società che per i calciatori per effetto dell’estensione all’impiego dei calciatori in formazione dei vantaggi economico-normativi previsti dalla disciplina giuridica statale.

Mario Macalli, presidente della Lega Pro, commenta così la firma dell’accordo: “Oggi è stato sottoscritto un accordoche tiene presente il difficile contesto economico-finanziario attuale. Abbiamo, inoltre, inserito l’impegno condiviso sulle azioni di lotta alle frodi sportive e l’approvazione di una norma per l’apprendistato sportivo”.


Particolarmente soddisfatto è il presidente dell’Associazione calciatori Damiano Tommasi che ha fortemente voluto che si raggiungesse ad un accordo vincolante: “C’è grande soddisfazione per l’intesa raggiunta. Abbiamo lavorato con grande collaborazione raggiungendo in pochi mesi un Accordo di durata triennale che è assolutamente in linea sia con il difficile momento economico del Paese sia con la situazione delicata che sta attraversando il nostro calcio in tema di legalità”.

Come si legge nella nota diffusa dall’Assocalciatori, il contratto prevede anche nuove procedure per la sottoscrizione di contratti sportivi, con obbligo di specificare – in caso di pluralità di contratti nella stessa stagione sportiva – se si tratti di contratti che integrano o meno gli accordi precedenti, con il fine di assicurare la certezza della datazione delle sottoscrizioni e l’entità degli impegni economici assunti. È contemplata la possibilità per i contratti con corrispettivi superiori a €.120.000,00 di prevedere forme di retribuzione mista, con parte variabile sino ad un massimo del 50% rispetto alla parte fissa, legata a risultati sportivi. È fissata la modulazione dei minimi retributivi, in funzione dell’età dei calciatori, per favorire l’impiego dei giovani in ottica di formazione.
Tra i punti salienti c’è anche la stipula di polizze infortunistiche integrative a tutela della salute dei calciatori.