All’età di 53 anni è morto l’ex calciatore Moreno Solfrini, da tempo malato di SLA. Claudio Tobia ci lascia un breve ricordo.

Palladini, Solfrini e Manari

Solfrini tra Palladini e Manari ai tempi della Samb (foto dal web)

Non ce l’ha fatta. Moreno Solfrini, classe 1959, è morto nella notte tra venerdi e sabato.
Giocatore combattivo, grintoso, ce l’ha messa tutta per superare l’avversario più duro, quella SLA che mietendo troppe vittime nel nostro calcio.
Ma non è bastato.

Da giocatore aveva indossato le maglie del Barletta, del Teramo, del Rimini e della Sambenedettese.
I tifosi del Teramo lo ricordano per aver realizzato la rete decisiva in una delle vittorie più importanti della loro squadra, quell’1-0 all’Ardenza contro il Livorno il 5 ottobre 1986.


Ma la storia calcistica di Moreno è legata indissolubilmente a quei tre anni trascorsi sulla Riviera delle Palme con la maglia della Sambenedettese, che ha guidato, da vero condottiero, dalla C2 alla C1, portando a casa anche uno storico trionfo nella Coppa Italia di Serie C 1992, battendo nella doppia finale il Siena.

Claudio Tobia, che lo ha allenato a San Benedetto del Tronto, ha rilasciato a noi di TuttoCalciatori.Net un breve pensiero rivolto a Moreno: “Saresti diventato certamente allenatore, e di quelli buoni! Il destino si è dimostrato crudele”.
Il sito della Samb ricorda così il suo capitano: “Ed allora addio capitano, noi ti ricorderemo lì in mezzo al campo con la maglia rossoblù indosso e la consueta grinta che fino a questa notte, siamo certi, non ti aveva abbandonato”. Non servono altre parole.

Emanuele Giulianelli