L’attaccante ucraino Andriy Shevchenko annuncia il suo ritiro sul sito della Dinamo Kievtramite un comunicato rivolto ai suoi innumerevoli sostenitori.

Andriy Shevchenko

Andriy Shevchenko (foto dalla rete)

Altro addio nel mondo del calcio. Ad appendere gli scarpini al chiodo, questa volta, è Andriy Shevchenko. L’usignolo di Kiev ha deciso di entrare in politica. Grande tecnica, fiuto del gol, cinismo, velocità, forza fisica, abile nel colpo di testa come nei tiri da fuori area sono tutte quelle caratteristiche che gli hanno permesso di farsi notare agli appassionati di calcio.

La sua professionalità, la sua riservatezza, la sua serietà, invece, sono quelle qualità che fanno di Shevchenko un campione dentro e fuori dal terreno di gioco. Appena un mese fa, nell’ultimo europeo, la stella dell’Est ha continuato a strappare applausi ai suoi tanti ammiratori, ora l’annuncio di voler dedicare il suo tempo e tutte le sue energie al popolo ucraino, a quella gente che lo considera un vero e proprio eroe nazionale.


Aderirà al partito «Avanti Ucraina!» guidato da Nataliya Korolevska, uscita dal partito di opposizione dell’ex primo ministro Yulia Tymoshenko. Nato il 29 settembre del 1976 a Dvirkiyshchyna nella provincia di Kiev il fuoriclasse ucraino viene notato già all’età di nove anni. Così, entrato a far parte del settore giovanile della Dinamo Kiev si fa subito notare per il suo innato fiuto del gol divenendo più volte il migliore marcatore dei tornei under 14.

Nel 1993 approda in seconda squadra. Le 12 realizzate gli permettono di vincere il titolo di capocannoniere e di conquistare la convocazione nella nazionale olimpica. L’8 novembre del 1994 l’esordio con la maglia della Dinamo Kiev, il 1 dicembre dello stesso anno il primo gol. Una stagione magica per Sheva che esordisce anche in Champions  League e viene chiamato in Nazionale. Quella Nazionale di cui diventerà grande capitano. I cinque campionati consecutivi vinti, le tre coppe d’Ucraina, ma soprattutto la media gol straordinaria (26 gol in 28 partite in Champions League) fanno si che l’attaccante diventi oggetto del desiderio dei più prestigiosi club d’Europa.

E’ il Milan ad aggiudicarsi il gioiello dell’Est. Un affare che costò ben 45 milioni delle vecchie lire. Una cifra che Shevchenko ripaga a suon di gol per la gioia dei tifosi rossoneri. Nell’esordio nel campionato italiano il 28 agosto 1999 realizza la prima rete, la prima di una lunga serie. Nel suo primo anno in Italia diviene, infatti, capocannoniere con 24 gol in 32 partite. Non delude nei due anni successivi, anche se non riesce a regalare al Milan nessun trofeo. La conquista di un qualcosa d’importante è solo rimandata. Dopo un brutto infortunio che lo tiene lontano dal campo di gioco per diversi mesi, le due stagioni successive saranno quelle della consacrazione.

E’ il campione ucraino a realizzare il rigore decisivo che permette al Milan nel maggio del 2003 di conquistare la Champions contro la Juventus, Tre giorni dopo si aggiudica anche la Coppa Italia e in agosto la Supercoppa Uefa (suo il gol del definito 1-0 contro il Porto). L’anno successivo va a segno 24 volte in campionato, il Milan festeggia lo scudetto, Sheva si candida alla vittoria del Pallone D’Oro. Il premio più prestigioso per un calciatore arriva nel dicembre del 2004. Nello stesso anno, nella propria Nazione gli viene concessa la più alta onorificenza: il titolo di Eroe di Ucraina.


Le soddisfazioni con la maglia rossonera non hanno seguito. Nel 2005 Il Milan perde clamorosamente la Champions League in finale contro il Liverpool. Sempre Shevchenko ad incaricarsi della battuta del rigore decisivo, ma questa volta non ha la stessa fortuna del 2003. L’amore dei tifosi rossoneri verso il talentuoso calciatore ucraino non diminuisce. La media gol dell’attaccante è sempre impressionante. Diventa, infatti, il secondo marcatore della storia del Milan dietro a Gunnar Nordahl. Nel 2006 il suo trasferimento al Chelsea. Con la maglia dei Blues non vive, però, un periodo propriamente brillante, tanto da essere oggetto degli attacchi dei sempre taglienti tabloid inglesi. Nel 2008 ritorna al Milan in prestito. Una stagione sottotono, la squadra del Presidente Berlusconi non lo riscatta.

Shevchenko torna al Chelsea, ma dopo appena un incontro, si ritrasferisca alla Dinamo Kiev, maglia con la quale ha iniziato e chiuderà la sua stagione calcistica.

Vanessa Paola