Il presidente federale ha lanciato questa provocazione a Michel Platini per dare maggiore importanza all’ex Coppa Uefa.

Giancarlo Abete

Giancarlo Abete presidente FIGC (foto dalla rete)

Che l’Europa League abbia minore appeal rispetto alla Champions è risaputo, appeal dovuto non solo al minore prestigio della competizione stessa ma anche dal punto di vista economico e allora il presidente della Figc Giancarlo Abete ha lanciato una provocazione verso il presidenre dell’UEFA Michel Platini per valorizzare l’ex Coppa Uefa: “In questo momento – ha spiegato – c’è una notevole sproporzione economica tra Champions League ed Europa League e non è possibile colmarla almeno per ora attraverso la creazione di una competizione unica. La proposta che ho fatto e che Platini sta attentamente valutando è che le società prime classificate in Europa League abbiano accesso l’anno successivo alla Champions League. Per esempio le quattro italiane Inter, Lazio, Udinese e Napoli, oltre che dal campionato, avrebbero la possibilità di andare in Champions anche arrivando in fondo all’Europa League. Credo sia il modo migliore per dare maggior appeal a questa competizione”.

Poi Abete si è soffermato sulla situazione nelle coppe delle squadre italiane: “Per Milan e Juventus in Champions e poi per Inter, Lazio, Udinese e Napoli in Europa League sarà un bel test per misurarsi con le altre squadre d’Europa, con la necessità di fare risultati altrimenti il nostro ranking ne risente”.


Il presidente non ha mancato di sottolineare le problematiche relative all’impiantistica sportiva: “Sulle presenze agli stadi abbiamo avuto una situazione di continuità, non ci sono state delle situazioni particolarmente negative anche se abbiamo degli stadi assolutamente inadeguati. Bisogna fare un lavoro di innovazione e funzionalità degli impianti cercando di capire che c’è una problematica economica. Come alcune squadre hanno avuto meno abbonati e meno appeal perché hanno dovuto rinunciare a giocatori importanti, così anche gli italiani hanno visto diminuire le capacità di spesa e di consumi e questo incide anche sul mondo del calcio. Noi però dobbiamo migliorare la qualità e i comportamenti dei protagonisti del mondo del calcio, migliorare le infrastrutture e creare quelle condizioni di presenza negli stadi più adeguate”.