Ultras del Verona infangano la memoria del calciatore durante Livorno-Verona. Un giornalista piemontese, invece, è protagonista di una battuta infelice nei confronti dei partenopei. Il VIDEO.

Morosini

Piermario Morosini (tratta dalla rete)

Un week-end calcistico disgustoso quello appena trascorso. Il lunedì sarebbe bello poter parlare delle gesta dei nostri beniamini, dei goal spettacolari dei bomber, delle parate miracolose dei portieri, eppure spesso capita di doversi soffermare su fatti spregevoli, che con il gioco del calcio c’entrano ben poco. Anche stavolta siamo costretti a fare luce su alcuni episodi vergognosi, e se qualcuno crede sia meglio chiudere gli occhi, evitare di parlarne, per non dar importanza a coloro che ne sono stati i deplorevoli protagonisti, noi crediamo invece che tutti gli sportivi debbano sapere cosa sia successo.

Durante LivornoVerona, partita di Serie B valevole per le prime posizioni, un gruppo di supporters scaligeri si è macchiato di un’ azione indecorosa. Ad un certo punto del match dalla curva veronese, storicamente sempre molto ‘agitata’, si è levato un coro offensivo nei confronti di Piermario Morosini. Morosini lo scorso aprile è deceduto su un campo di calcio, in seguito ad arresto cardiaco, onorando fino alla fine la maglia amaranto livornese. La storia di Piermario ha colpito tutti i tifosi italiani e non solo, era un ragazzo giovane che sorrideva alla vita pur se la sua esistenza gli aveva regalato più d’una sofferenza. Non si può permettere che un branco di ‘pseudo tifosi’ possa infangare il suo ricordo. D’altronde la stessa frangia del tifo veronese è stata in precedenza autrice di altri episodi sconsiderati.

Nel 2008, nel corso della gara Manfredonia-Verona (si giocava in Serie C) aveva apostrofato in maniera irrispettosa addirittura il Santo Padre Pio, frate cattolico nato e vissuto in Puglia nel secolo scorso. Davvero inaccettabile. Tifosi schifati chiedono per il Verona tolleranza zero, da rendere con una lunga squalifica del campo e una forte penalizzazione in classifica. La società dell’Hellas ha, dal canto suo, preso immediatamente le distanze dagli autori del folle coro su Morosini, pubblicando una nota sul proprio sito ufficiale per mezzo della quale si porgono le più sentite scuse. Chissà se questo centinaio di vigliacchi si sentirà protetto, in qualche modo fomentato dall’allenatore Mandorlini, un trainer sì preparato, ma che va troppo spesso fuori dai gangheri. Proprio Mandorlini nei giorni precedenti al match aveva dichiarato: ‘Sono orgoglioso di essere uno dei nemici giurati del Livorno‘, e questa affermazione ha caricato ulteriormente gli animi dei suoi esagitati seguaci veronesi. Il mister dovrebbe mostrare intelligenza ed evitare di aizzare la folla, stemperando i toni invece di amplificarli.


Altro fatto sconcertante si è verificato sabato pomeriggio su Tg Regione Piemonte, che ha mandato in onda un servizio contenente espressioni di cattivo gusto nei confronti del popolo napoletano e che poi ha fatto il giro del web. Un giornalista ha realizzato tale servizio fuori dallo Juventus Stadium che avrebbe ospitato la partita tra Juve e Napoli, con la collaborazione dei tifosi dell’una e dell’altra squadra che si prestavano a rispondere alla solite domande: ‘Secondo voi chi vince? Chi segna? Chi è la più forte?‘. Fin qui nulla di strano, se non che nel pezzo siano stati montati stralci che il giornalista avrebbe fatto meglio a tralasciare.

Ad un certo punto tra un’intervista e l’altra spiccava il coro di due tifosi bianconeri compiaciuti che intonavano: ‘Oh Vesuvio lavali tu!’, poi era lo stesso giornalista a pronunciare una battuta molto infelice, inserendosi nel discorso di un altro fan juventino. Questi diceva: ‘I napoletani sono al sud, centro, nord, un pò come i Cinesi’, l’inviato completava il pensiero in questo modo: ‘Li distinguete dalla puzza con grande signorilità’, provocando lo sconcerto di tutti.  Il presidente dell’Ordine dei giornalisti, Enzo Iacopino, non poteva rimanere indifferente ed ha chiesto l’apertura di un procedimento disciplinare alla sede piemontese dell’Ordine nei confronti dello sciagurato giornalista, autore di una ironia non ben riuscita.

Ecco il video incriminato nella sua versione integrale:

Servizio TG3 Piemonte

Lorenzo Attorresi