Il trainer toscano: “Loro dov’erano quando le cose al ragazzo non andavano bene?”
A parole, si sa, tutti son capaci a riempirsi la bocca.
Questo, in sintesi, il messaggio che l’allenatore della Juve Stabia, Piero Braglia, ha mandato al suo attaccante Jerry Mbakogu, balzato agli onori della cronaca grazie alle sue sfavillanti prestazioni che lo stanno consacrando sia a livello personale che a livello di club a suon di reti.
Nella conferenza stampa pre Ascoli, il trainer nativo di Grosseto, ha mandato un input forte, chiaro ma soprattutto inequivocabile al suo giovane attaccante di colore:
“Per il ragazzo ora viene il difficile, deve imparare a gestirsi ma soprattutto deve capire che chi gli sta intorno non sono persone affidabili. Quelle persone li vogliono solo lucrare su di lui. Dov’erano i procuratori di Mbakogu quando le cose al ragazzo non andavano bene? Adesso tutti lo osannano e tutti lo vogliono perchè è sulla cresta dell’onda ma è lui il solo padrone del proprio destino. Se si ferma ora in futuro nessuno si ricorderà di lui.”
Anche il Presidente delle Vespe, Franco Manniello, ha espresso la sua sul momento della giovane punta colored:
“Jerry resterà a Castellammare fino a giugno. Sto leggendo di vari interessamenti più o meno importanti su di lui ma non lo scopriamo certo ora. Io l’ho sempre detto che è un grande giocatore e resto della mia idea, credo lo dimostri l’importante investimento fatto in estate su di lui; non dimentichiamoci che è un classe ’92 che ha compiuto 20 anni da pochissimo. Più degli interessamenti delle altre società, mi fa enormemente piacere la reazione di carattere che ha avuto il ragazzo ai tanti fischi di inizio stagione.”
Insomma, Mbakogu-Castellammare può considerarsi un feeling ritrovato a tutti gli effetti e chissà che possa essere proprio il giovane attaccante la punta di riferimento, imprescindibile per il gioco di Braglia, da qui alla fine del campionato nonostante sabato, ad Ascoli, rientri un certo Cellini dalla squalifica.
Mario Miccio