Ecco un bilancio sulle classifiche dei campionati di Prima e Seconda Divisione estrapolato dopo le prime partite giocate.
L’ ex Serie C è diventata da qualche anno la categoria dei giovani. Sono ingenti gli incentivi della Lega alle squadre della terza serie per farli giocare, secondo il motto: ‘più minuti sono in campo, e più soldi arrivano nelle vostre casse’. Se un ragazzo appena uscito dal vivaio è veramente bravo, beh, le società sono a cavallo, otterranno risposte positive sul rettangolo verde e discreti attivi in bilancio.
I calciatori, però, ai primi campionati sono soliti essere discontinui nel rendimento, a intervallare periodi di picchi a domeniche di vertiginose cadute. Questo si ripercuote chiaramente nei risultati delle proprie squadre, ecco perchè la Lega Pro è una categoria impossibile da decifrare fino in fondo, nella quale regna un profondo equilibrio. Dopo le prime partite si possono però fare delle considerazioni su quali formazioni stiano rispettando i pronostici, quali siano le delusioni e quali le sorprese.
Partiamo dal girone A di Prima Divisione. Qui c’è un ospite indesiderato, che è stato inserito nel lotto della partecipanti solo a metà agosto e che con la categoria non ha niente a che fare. E’ il Lecce di Franco Lerda, retrocesso lo scorso anno dalla A alla B e quest’ estate dalla B alla C per le tristi vicende note ormai a tutti. Il parco giocatori figurerebbe bene anche al piano di sopra, l’unica cosa che poteva preoccupare era il possibile ‘non ambientamento’ alla categoria da parte di qualcuno che non aveva mai calcato l’erba della Lega Pro.
E invece i salentini spinti da un pubblico eccezionale sono ripartiti come se nulla fosse accaduto vincendone cinque e pareggiando l’ultima. Probabilmente la presenza dei giallorossi ha tolto il sorriso a qualche compagine che puntava al grande salto. Una di queste è la Cremonese. I lombardi dispongono di calciatori importanti come Marotta, Djuric, Baiocco, Le Noci, avevano grandi ambizioni ma si trovano già a 10 punti dalla vetta, tanto che mister Brevi è stato avvicendato da Scienza. Trapani e Carpi, le due deluse dello scorso anno, sono comunque ancora vive, e danno l’idea di volerci provare. Soprattutto i siciliani, che vantano nelle proprie fila l’italo-tedesco Gambino e l’ex Reggina Giacomo Tedesco. La sorpresa del girone è la Virtus Entella, la squadra di Chiavari che in 3 anni è salita dalla D alla C1. La matricola è partita fortissima ed è quella più vicina alla capolista Lecce. Il faro è Ighli Vannucchi, in difesa spicca l’ex ‘campione’ del Cervia Michele Russo.
Girone B: la classifica è cortissima e la situazione è parecchio ingarbugliata. Per ora comandano le laziali Latina e Frosinone a 12 e, visti gli organici, possono benissimo starci. Con Cottafava il Latina ha blindato la difesa, il Frosinone dispone di gente di categoria vedi Carrus e Santoruvo. Per non parlare poi del Pisa, che occupa il gradino sottostante e che non si vuole nascondere: Sabato, Buscè, Mingazzini non sono giovanissimi ma hanno ancora motivazioni. Sempre a 11 c’è l’ Avellino dei bomber Castaldo–Biancolino, che ha perso l’ultima ma rimane una delle favorite, e la sopresa Viareggio, partito per salvarsi ma che si ritrova in cima. A 10 e 9 punti Gubbio e Benevento, altre due formazioni costruite per viaggiare in alto, mentre il Perugia aveva iniziato alla grande e nelle ultime due ha perso terreno. Ci si aspettava qualche punto in più anche dalla Nocerina di Evacuo e Merino, ferma a 7. La sensazione è che tutte potranno competere per una piazza d’onore. La Carrarese di Gigi Buffon è invece una profonda delusione, nessuno la attendeva dopo 6 partite ancora ferma al palo.
Passiamo alla Seconda Divisione. Il girone A è simile al girone B di Prima, tante squadre al comando con 13 punti. La vetta è divisa da una conferma, la Pro Patria, che senza la penalizzazione l’anno scorso avrebbe vinto il campionato, e punta tutto sui gol di Serafini (famoso per la tripletta che realizzò a Buffon quando la Juve era in serie B e lui vestiva la maglia del Brescia) e due sorprese: il neopromosso Forlì e il Savona che pochi mesi fa si salvò per il rotto della cuffia. L’ Alessandria a 12 sarà un osso duro per tutti. E’ triste trovare nelle retrovie Rimini e Casale, reduci entrambe da una stagione super culminata coi play-off, mentre era lecito attendersi qualcosa in più dal blasonato Venezia.
Nel girone B in pole c’è l’ Aprilia che si sta riproponendo sui livelli dell’anno passato in cui raggiunse i play off. A -3 c’è il Pontedera che viene da un campionato di Interregionale stravinto e che non sta soffrendo il cambio di categoria. Adattamento non problematico nemmeno per le altre matricole Teramo e Martina Franca, che stanziano in alta classifica a 11 punti. Anche il Chieti a 12, ha assorbito la delusione della finale play-off persa contro la Paganese e vuole riprovarci pur se con una squadra giovanissima. Delusioni inaspettate la Vigor Lamezia, ma soprattutto la Salernitana di Lotito, che arranca a centroclassifica. I granata hanno in rosa calciatori come Molinari e Ginestra che non hanno bisogno di presentazioni. Intanto è stato silurato Galderisi ed è stato richiamato Perrone.
Lorenzo Attorresi