Il neo-rossonero, classe ’94, fa parlare di sè per le vicende che lo vedono protagonista fuori dal campo.

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La presentazione di Niang (foto tratta dal sito ufficiale del Milan)

M’baye Niang è un giovane calciatore francese, di ruolo attaccante. Durante gli ultimi giorni di mercato Adriano Galliani è riuscito a portarlo al Milan acquistandolo dal Caen, squadra di Ligue1 che ne deteneva il cartellino, e  promettendo al giocatore 1,7 milioni di euro a stagione per i prossimi tre anni.

Francamente troppo per un ragazzo che non ha ancora compiuto diciotto anni, e che sul campo ha dimostrato poco. Di lui i tifosi milanisti hanno perso subito le tracce, pochi secondi contro il Bologna alla seconda giornata sul risultato già acquisito e un match con la Primavera peraltro giocato male.

Ci si aspettava qualcosa in più da questo pseudo talento, accostato prematuramente a campioni quali Henry, e di cui si ricorda solo l’originale look sfoggiato al suo arrivo in Italia. Lungi da noi esser troppo ingenerosi col giocatore, appena arrivato nel nostro paese, e a cui va dato il tempo di adattarsi. Se non fosse che il suo comportamente non si addica molto a quello di un calciatore giovane che vuole migliorare per sfondare in un calcio difficile. Fuori dal campo sembra fin troppo a suo agio, tanto da commettere leggerezze in serie.

Non aveva fatto in tempo a disfare le valigie che già il 9 settembre si era cacciato nei guai. Al volante di un’auto del parco-macchine del Milan (pare che l’anno scorso fosse utilizzata da Gattuso) è stato fermato dai vigili in zona Piazza della Repubblica. Peccato che Niang sia diciassettenne e quando le forze dell’ordine gli hanno chiesto la patente, la giovane punta non sapendo quale spiegazione fornire ha dichiarato di aver dimenticato i documenti in albergo. “Sono Traorè (altro nuovo acquisto rossonero di cui non si hanno notizie) ha poi aggiunto per tentare convincere i vigili, che irremovibili hanno voluto vedere i documenti. Quando Niang, rientrato in albergo per recuperarli dalla reception, ha presentato i suoi lo scherzetto è stato presto smascherato. Il Francese non ha potuto far altro che chiedere scusa, sfruttando il proprio profilo Twitter, per mezzo del quale scriveva: “Chiedo scusa a tutti i tifosi, a Galliani, ad Allegri e al mio magnifico club“.


Una piccola ‘Balotellata’, che sarà mai, una sciocchezza e niente più. Solo che Niang qualche giorno fa ne ha combinata un’altra delle sue. Stavolta è finito in mezzo allo scandalo dell’Under 21 francese che ha coinvolto comunque altri giocatori. Tutta colpa di una fuga non autorizzata dal ritiro e rientro all’alba dopo una nottata trascorsa in una discoteca di Parigi. Per di più la Francia è uscita sconfitta dal playoff che la vedeva contrapposta alla Norvegia, perdendo il diritto di partecipare ai prossimi Europei di categoria in Israele. Balotelli-Niang, un paragone che, purtroppo per Adriani Galliani e Massimiliano Allegri, si regge solo fuori dal rettangolo verde, perchè SuperMario almeno ha dimostrato in campo di saperci fare, e quando fai la differenza il tuo datore di lavoro può anche perdonarti qualche marachella. Se in campo non rendi nemmeno, beh, è impossibile chiudere gli occhi.

Lorenzo Attorresi