A breve la Croazia entrerà ufficialmente nell’UE. Diventando comunitari, molti dei suoi calciatori inizieranno a calamitare le attenzioni di club europei.
Giovanni Sartori, direttore sportivo e uomo mercato del Chievo Verona (foto della rete)
Croazia: la nuova frontiera del calciomercato. E anche il Chievo Verona batte un colpo. Infatti, da indiscrezioni raccolte in questi ultimi giorni, è emerso l’interessamento della società della diga nei confronti di due talenti croati, due giovani sui quali comunque la concorrenza è già forte e spietata.
Il primo nome sarebbe quello di Andrej Kramaric, attaccante ambidestro classe 1991 che sta facendo molto bene con la maglia della Lokomotiv Zagabria. Parliamo di un giocatore tatticamente versatile, concreto in zona gol e punto fermo della nazionale croata Under 21. Su di lui hanno già messo gli occhi anche Palermo e Roma.
Il secondo giocatore risponde al nome di Mihael Pongracic, esterno mancino classe 1993 in forza all’NK Osljek. Questo giovane atleta sta cominciando a mettersi in mostra con la prima squadra del proprio club tanto che alcune squadre italiane, tra cui Chievo e Udinese, hanno cominciato a monitorarlo con continuità.
Questo sono solo due dei moltissimi talenti che la nuova frontiera del calciomercato sta sfornando. Altri come Renato Kelic (roccioso difensore centrale classe ’91 dello Slovan Liberec), Josip Radosevic (mediano classe ’94, già titolare nell’Hajduk Spalato) o Alen Halilovic (formidabile trequartista sedicenne della Dinamo Zagabria, in patria già etichettato il “nuovo Modric”. Segnatevi questo nome, ne sentiremo parlare a lungo) sono lì che fremono, e cercano di capire quale sarà il volo che finalmente potrà farli atterrare nella terra del calcio che conta.
Intanto molte società europee cominciano a raccogliere informazioni e a prendere appunti. Tra queste vi è anche il Chievo Verona, una realtà che, approfittando della professionalità e delle competenze del proprio direttore sportivo Giovanni Sartori, da sempre setaccia e passa in rassegna tutti i mercati internazionali. Perché un buon affare ormai lo si può intavolare ovunque.
Nicola Ledri