Segnare dagli undici metri con lo ‘scavino’ è da fuoriclasse del calcio. Attenzione però, se il portiere non si butta si rischiano figuracce…

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Francesco Totti ha brevettato il cucchiaio moderno (foto dal web)

Solo gli artisti possono permettersi certe pennellate. Quel tocco di classe è un dono di natura, ma per sfoggiarlo ci vuole una gran dose di incoscienza. Se non sei pazzo non lo fai, se non ti senti sicuro miri un angolo, chiudi gli occhi e tiri più forte che puoi. Se invece guardi il portiere, aspetti che si allunghi sulla linea di porta e poi lo beffi con una conclusione morbida, allora hai la saggezza nei piedi e delle rotelle in meno nel cervello.

Dopo il cucchiaio di Di Natale, che nel posticipo dell’ultima giornata di campionato ha scherzato in un colpo solo Stekelenburg e la Roma, TuttoCalciatori.Net vi propone due classifiche: una riguardo i cucchiai d’argento più entusiasmanti, presi dai più prestigiosi servizi di posate, l’altra riguardo quelli di legno, che ogni fantasista farebbe a meno di collezionare in credenza.

CUCCHIAI D’ARGENTO
5 – Posizione numero 5 per il fantasista ex Catania Giuseppe Mascara. Nel 2010 contro l’Inter di Mourinho, che pochi mesi dopo avrebbe vinto tutto, si esibì in questo modo davanti a un certo Julio Cesar. La partita giocata al ‘Massimino’ terminò 3 a 1 per i Siciliani. Il video amatoriale rende l’idea di come gli spettatori abbiano vissuto quel momento.

4 – In quarta posizioniamo Sebastian Abreu, calciatore uruguagio non a caso soprannominato ‘il pazzo’. Tra le sue stravaganze spicca una ‘scucchiaiata’ in un momento delicatissimo di Sudafrica 2010. I rigori avrebbero sancito chi tra Uruguay e Ghana si sarebbe giocato la semifinale mondiale. Il ‘Loco’ calciò il quinto penalty che proiettò la sua Nazione tra le prime quattro del mondo. Alla fine la ‘Celeste’ si classificò proprio quarta, dietro a Spagna, Olanda e Germania.

3 – Sul podio come non mettere Andrea Pirlo, il fuoriclasse del centrocampo juventino e prima ancora milanista. Il ricordo di un suo cucchiaio è freschissimo, lo utilizzò durante il quarto di finale di Euro 2012 tra Italia e Inghilterra. ‘Ho visto il portiere molto carico ed ho voluto mettergli paura‘, così rispondeva Pirlo ai giornalisti che nel dopo partita gli chiedevano da dove avesse trovato l’ispirazione per quel gesto. L’Italia passò il turno e arrivò in finale, persa poi contro la grande Spagna.

2 – Argento per l’eleganza in persona Zinedine Zidane. Non tutti hanno il coraggio di scavare il pallone dal dischetto durante una finale mondiale, davanti agli occhi di milioni di persone, faccia a faccia con Gigi Buffon. Era il 2006, Francia-Italia. Era la partita in cui il francese perse il lume della ragione e colpì con una testata Materazzi. Un campione tradito dalla stessa ‘testa’ che poco prima gli aveva permesso di pensare a quello straordinario gesto tecnico, con cui portò avanti la Francia dopo una manciata di minuti di gioco. L’Italia comunque riagguantò la partita e vinse la coppa ai rigori.

1 – Stravince colui che ribrevettò il cucchiaio in tempi moderni, Francesco Totti. I diritti d’autore appartengono al cecoslovacco Panenka, che lo mostrò nell’Europeo del 1976 ma il Pupone lo rispolverò dopo tanti anni durante i quali il cucchiaio era rimasto nel cassetto. “‘Mò je faccio er cucchiaio” disse ai suoi compagni prima di incamminarsi dal centrocampo verso il dischetto. Era la semifinale di Euro 2000. Francesco prese il pallone, lo sistemò, guardò il gigante olandese Van Der Saar e come se nulla fosse accarezzò la sfera da sotto. La palla s’impennò leggermente, sembrava non entrare mai. Insieme alle parate di Toldo, quella prodezza ci portò in finale, che perdemmo però contro la Francia a causa del celebre GoldenGol di Trezeguet.


CUCCHIAI DI LEGNO
3 – Nella classifica dei Flop trova posto il ‘Romario del Salento’ Fabrizio Miccoli, che in un PalermoBari del maggio 2011 fece una figuraccia facendosi ipnotizzare senza troppe difficoltà dal portiere Padelli. Con quel rigore Miccoli fece inconsapevolmente saltare la scommessa concordata tra il discusso calciatore del Bari Masiello e gente poco raccomandabile che prevedeva la segnatura di più di tre gol. La partita finì infatti solo 2 a 1 per i Siciliani

2 – Secondo uno che di rigori se ne intende: Daniele De Rossi. Eppure quella volta a San Siro contro il Milan diede troppo forza allo scavetto e la palla si alzò sopra la traversa. Era la stagione 2007/2008, MilanRoma terminò comunque con la vittoria dei giallorossi.

1 – Primo incontrastato il neo acquisto dell’Udinese Maicosuel. O’Mago si è presentato ai nuovi tifosi come peggio non poteva. Durante la lotteria dei rigori che sarebbe valsa l’accesso alla fase finale della Champions League ha consegnato letteralmente il pallone nelle mani del portiere del Braga, decretando l’eliminazione della sua squadra. Ieri sera all’Olimpico, Di Natale da buon compagno di squadra e capitano, gli ha dato le necessarie ripetizioni, sperando che Maicosuel abbia fatto attenzione!

Lorenzo Attorresi