Le due società stanno imbastendo una trattativa molto articolata e complessa. Nel mese di gennaio è prevista l’accelerata finale.
Soccorso reciproco. Se l’indiscrezione emersa in questi ultimi giorni venisse confermata, allora ci troveremmo di fronte ad uno scenario di mercato veramente importante, da non sottovalutare. Chievo Verona e Bologna stanno, da tempo, cercando di “mettere in piedi” una trattativa non facile, che però potrebbe apportare considerevoli benefici ad entrambe.
Partiamo analizzando i presupposti principali che hanno indotto le due società ad intavolare tale, ipotetico, scambio futuro. Come ben sappiamo, entrambe le compagini non stanno attraversando un periodo felice, anzi. Gli emiliani stanno riscontrando, tra gli atri problemi, anche quello di una mancanza di affidabilità in entrambi i portieri della rosa: sia Agliardi che Curci non soddisfano e non trasmettono la necessaria sicurezza alla squadra.
Gli scaligeri dalla loro, si stanno imbattendo anche quest’anno nelle solite lacune in zona gol che ormai rappresentano un problema irrisolvibile per la compagine gialloblu. Nonostante l’adozione di un modulo più portato all’attacco e l’aggiunta di interpreti offensivi, ad oggi mister Corini non è ancora riuscito a cambiare volto ai suoi. Senza andare troppo indietro nel tempo, basta ripensare all’impalpabile prestazione delle punte clivensi nell’ultima gara di campionato contro il Siena, una diretta concorrente per la salvezza e non certamente uno squadrone di primissimo piano.
Ecco, compresi i motivi delle difficoltà delle due formazioni, andiamo a spiegare cosa potrebbe accadere nel mercato di gennaio: i giocatori oggetto di cambi di maglia sono Stefano Sorrentino, portiere dei gialloblu, e Robert Acquafresca, centravanti del Bologna. Le loro situazioni sono diverse: il primo è da anni titolare fisso e perno imprescindibile della rosa; il giocatore però, che tra l’altro è stimato moltissimo dall’allenatore dei rosso-blu Stefano Pioli, in passato ha più volte palesato il desiderio di cambiare aria per poter approdare in società da ambizioni di medio-alta classifica. Ci sentiamo in dovere di sottolineare come tali sue aspirazioni siano pienamente legittime e giustificabili: Sorrentino infatti, da quando veste la maglia gialloblu, ha sempre mostrato una professionalità e delle qualità fuori dal comune e forse, per questi ed altri motivi, meriterebbe anche una chance in un palcoscenico diverso e di maggior prestigio.
Il secondo invece sta vivendo un periodo non facile a Bologna, dove, tra infortuni, concorrenza e mancanza di fiducia da parte del mister, la panchina o la tribuna sono ormai diventate delle “perfide” consuetudini. Nonostante tutto le sue qualità non possono essere messe in discussione: parliamo infatti di un attaccante che ha solo bisogno di ritrovarsi, di percepire nuovamente la vicinanza e l’affetto di una piazza che lo sostenga; un ragazzo giovane che solo qualche anno fa veniva considerato come uno dei maggiori talenti del panorama calcistico italiano. Siamo convinti che, qualora la trattativa andasse a buon fine, al Chievo potrà fare bene.
Proprio in questi giorni il noto giornalista esperto di calciomercato Alfredo Pedullà ha buttato lì la notizia: Sorrentino piace molto agli emiliani e il Chievo, che deve considerare da un lato le volontà del suo portiere e dall’altro i suoi costanti limiti offensivi, propone uno scambio con Acquafresca (parlare adesso di eventuali conguagli economici è ancora prematuro). Ora non resterà che capire se i discorsi proseguiranno oppure se il tutto si dissolverà in un “fuoco di paglia”: ipotesi difficile quest’ultima, considerando che eventuali ostacoli all’operazione sembrerebbero tutti agevolmente superabili (vedi il cospicuo ingaggio dell’attaccante o l’eventuale ricerca di un nuovo portiere da parte del Chievo che, comunque, con il secondo Puggioni dispone già di un’ottima alternativa). Le due società quindi continuano a parlarsi e a riflettere, a vedere se esistono concretamente i presupposti per impostare uno scambio che, verosimilmente, appagherebbe tutti.
Nicola Ledri