Terza puntata della rubrica di TuttoCalciatori.Net “LO SVINCOLATO” dedicata ai calciatori in cerca di una sistemazione.

Giorgio Bellucci

Giorgio Bellucci (foto: virtuslanciano.it)

Per il terzo appuntamento della nostra rubrica “LO SVINCOLATO” abbiamo intervistato un giovane portiere, Giorgio Bellucci, classe 1992, attualmente svincolato e alla ricerca di una squadra tra 2^ Divisione e Serie D per mettere in mostra le proprie qualità. L’estremo difensore nativo di Roma ha una voglia matta di tornare a parare  ma sa anche che ha una età che lo penalizza.

Ciao Giorgio, si presenti ai nostri lettori: come si è svolta la sua carriera?

“A 15 anni sono stato acquistato dal Lanciano, dove sono rimasto per due anni partendo dagli Allievi Nazionali ed arrivando fino in prima squadra. Non ho avuto l’opportunità di scendere in campo, ma ho collezionato 13 panchine a 17 anni. In seguito sono stato al Rovigo, in Serie D, in prestito. Siccome la società fallì, a dicembre andai a Canistro, dove rimasi fino a marzo. Anche lì trovai problemi societari, per cui andai all’Atletico Roma ma sfortunatamente anche il club capitolino fallì. Ero ancora di proprietà del Lanciano, volevano mandarmi in prestito in una squadra della zona in Serie D ma io rifiutai. Mi feci ridare il cartellino e ad ottobre dello scorso anno sono andato a Salerno, dove sono stato tutto l’anno”.

A Salerno, però, non ha mai assaggiato il campo.

“Sono arrivato con qualche problema fisico. Mi allenavo bene e venivo pagato, a differenza degli anni precedenti, per cui ho deciso di restare coi granata e vincere il campionato. A fine anno c’è stato lo svincolo, e adesso sono senza squadra”.

Attualmente si sta allenando con qualche squadra?


“Mi sono allenato con l’Ostiamare fino ad un mese fa. Ho lasciato perché per me che sono di Roma centro era grande spesa arrivare fino ad Ostia e tornare a casa”.

In quale categoria sta cercando una sistemazione?

“Mi va bene tutto dalla Serie D in su. Non vorrei scendere perché renderei inutili tutti gli sforzi del passato”.

Come prosegue la ricerca di una squadra?

“E’ abbastanza difficile, perché sono del 1992 e in Serie D cercano tutti un ’93 o un ’94. L’età mi sfavorisce, nonostante io abbia solo 20 anni. Diverse squadre mi hanno detto di essere più bravo del loro portiere, ma non sono un under e quindi non faccio al loro caso”.

Che tipo di portiere è?

“Ho molta personalità e me la cavo abbastanza bene fuori dai pali. Sono reattivo. Riconosco di non avere grande tecnica coi piedi, anche se i rinvii non li sbaglio quasi mai”.

Chi è il suo idolo?

“Risposta secca: Buffon. E poi Totti: sono di Roma… (ride, ndr)”.

Fuori dal campo che ragazzo è?

“Sono un ragazzo tranquillo, frequento l’università e mi ritengo socievole”.

Perché una squadra dovrebbe puntare su di Lei?

“Perché sono molto affidabile e perché sono bravo (ride, ndr). Fino ad ora non ho avuto grandi chances perché non ho grandi conoscenze e, come ho detto, l’età mi penalizza”.

Gianluca Pepe

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