Il tecnico della Juventus Antonio Conte torna a parlare alla vigilia della gara di Coppa Italia contro il Cagliari.

Antonio Conte

Antonio Conte, tecnico della Juventus (foto dalla rete)

Vigilia di Coppa per la Juventus, ma non di Champions bensì di Coppa Italia, sicuramente meno affascinante dalla coppa dalle grandi orecchie ma pur sempre un obiettivo da portare a casa a fine stagione. I bianconeri lo scorso anno persero la finale contro il Napoli mancando il decimo sigillo in questa competizione. Dopo la vittoria di Palermo, passata in secondo piano rispetto al ritorno in panchina di mister Antonio Conte, è lo stesso tecnico che vuole esprimere tutta la sua gioia per il ritorno a bordo campo e ringrazia anche i tifosi.

“Un grazie speciale – attacca Conte – per tutto quello che hanno fatto e mi hanno dimostrato in questi mesi lo rivolgo ai nostri tifosi. Sono stati fondamentali nei momenti di scoramento e rabbia, mi hanno sempre spinto a non mollare, hanno capito il mio dramma sportivo. A Palermo c’é stata un’attenzione mediatica normale su di me, spropositata quando era in negativo e nessuno l’ha sottolineato; altri, furbi e astuti, hanno fatto notare che c’é stato un eccessivo aspetto mediatico sulla persona. O c’é sempre mediaticità o mai”.


Il tecnico poi sposta l’attenzione sulla squadra e suoi suoi calciatori che anche quest’anno stanno facendo bene: “Vogliamo riconfermarci in Italia per proseguire il progetto iniziato l’anno scorso. rivincere sarebbe il massimo, ma riconfermarsi significa anche essere in pianta stabile in Champions League. Vincere una volta può succedere a tutti ma quando succede due volte di seguito vuol dire che c’é alla base qualcosa di vero. Noi abbiamo vinto fuori da ogni pronostico, senza avere giocatori da 40-50 milioni e questo è stato possibile perché ho grandi calciatori i quali sono stati i veri artifici del miracolo scudetto, frutto del lavoro”.