Settima puntata della rubrica “LO SVINCOLATO” dedicata ai calciatori in cerca di una sistemazione.
Tanta esperienza ma nessuna squadra: Federico Nicastro, portiere fiorentino classe ’81, è attualmente svincolato dopo il fallimento dell’Ebolitana, ripartita dalla Prima Categoria, squadra con cui ha disputato nella scorsa stagione il campionato di II Divisione. Dopo dieci anni in terza serie, Nicastro è in cerca di sistemazione e ci ha concesso un’intervista esclusiva.
Salve Nicastro. Come mai un calciatore esperto come Lei non riesce a trovare squadra?
“La regola degli under ha reso la vita difficile ai portieri over. Molte squadre hanno preferito portieri giovani, ma piano piano anche estremi difensori più esperti si sono piazzati. Io negli ultimi tre anni ho vinto un campionato (Lucchese), in un altro sono arrivato quarto in classifica (Savona) e l’anno scorso sono retrocesso (Ebolitana). La retrocessione l’ho pagata cara in fase di mercato. E’ stato un mercato orribile, non ho ricevuto proposte decenti”.
Attualmente si sta allenando con qualche squadra?
“Sì, mi sto allenando vicino casa mia, in provincia di Firenze, con una squadra di Promozione di cui preferisco non fare il nome. Mi tengo in forma in attesa di una chiamata, spero che a dicembre si muova qualcosa”.
Nell’ultimo periodo ha ricevuto qualche proposta, anche da categorie inferiori?
“Poche, pochissime. C’è stato un mezzo discorso con una squadra Argentina, però non c’erano le garanzie economiche per muoversi. Non è facile qui in Italia assicurarsi uno stipendio, figuriamoci lontano dal nostro Paese. In caso di problemi avrei dovuto rivolgermi alla Fifa a Ginevra, e questa sarebbe stata una spesa insostenibile. Ho preferito non rischiare non vedendo, ripeto, le giuste garanzie”.
Un calciatore esperto come Lei, come vede la regola degli under?
“Penso che sia stato detto tutto a tal proposito. Secondo me i giovani hanno sempre giocato, anche quando non c’erano queste regole. Quelli bravi troveranno sempre spazio! Ho molti amici ventenni che hanno dovuto smettere perché considerati vecchi dalle società. Se io avessi vissuto dieci anni fa questo tipo di regola, sicuramente non avrei fatto dieci anni di carriera in Serie C in quanto quasi tutti preferiscono utilizzare un under in porta. Secondo me tutto questo è assurdo. Va bene valorizzare i ragazzi, ma senza un obbligo stabilito”.
Ha giocato sia al Sud che al Nord, che al Centro vicino casa. Ha qualche preferenza in tal senso?
“No, nessuna preferenza. Mi sono trovato bene dappertutto. Al Sud c’è ancora una certa vivacità a livello di pubblico. Al Nord e al Centro noto che la passione sta scemando”.
Perché secondo Lei la passione sta scemando?
“Perché con l’avvento delle pay-tv molte persone preferiscono restare a casa, al caldo, e vedere una partita di Serie A a poco prezzo piuttosto che pagare tanti soldi per vedere una partita di Lega Pro dove tra l’altro il livello tecnico non è altissimo. Negli altri campionati europei però non è così. In Germania gli stadi sono pieni in tutte le categorie, ma probabilmente quella è un’altra cultura sportiva”.
Perché una squadra dovrebbe puntare su di Lei?
“Penso di avere a 31 anni l’esperienza giusta per aiutare a crescere i più giovani e dare una mano negli spogliatoi, oltre a dare qualità e sicurezza tra i pali”.
Ringraziamo Federico Nicastro per la sua disponibilità e gli auguriamo di tornare presto ad essere protagonista su un rettangolo verde.
Gianluca Pepe