Il protagonista è un attaccante della squadra di eccellenza veneta del Gruaro che è stato espulso anche dall’arbitro.

Pallone

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E’ una storia che ha veramente dell’incredibile. Non sono passate molte settimane dall’increscioso fatto accaduto a Busto Arsizio dove alcuni tifosi della Pro Patria hanno rivolto insulti razzisti ai calciatori del Milan provocando la reazione di Boateng e la sospensione dell’amichevole. Questa volta la storia si ripete ma in modo più grave in quanto ad insultare non è il pubblico ma un compagno di squadra, uno con cui dividi le gioie e le delusioni del campo, uno con cui ti alleni ogni giorno.

Protagonista del fattaccio è l’attaccante del Gruaro Michielet che al termine di una gara del campionato di Eccellenza Veneto contro l’Ardita QdP Moriago, persa per 3-0, evidentemente nervoso per la difficile situazione della squadra, ha rivolto un insulto razzista al suo compagno di colore Ekwalla, camerunense, arrivato da poche settimane in squadra. Lo stesso Ekwalla non ha sentito in quanto si stava allontanando dal terreno di gioco ma la cosa non è sfuggita all’arbitro che gli ha mostrato il cartellino rosso.


All’episodio ha assistito anche anche il team manager del Gruaro che ha riferito alla dirigenza la quale ha, con effetto immediato, messo fuori rosa Michielet a tempo indeterminato dando un segnale di condanna e fermezza rispetto all’accaduto. Il tutto è arrivato in anticipo rispetto alla giustizia sportiva che ha squalificato per cinque turni il calciatore per “offese per motivi di razza a un giocatore”. Ekwalla ha deciso di non lasciare la squadra e di continuare ad allenarsi senza alcun problema con i compagni.

Enrico Tassotti